Lultima era stata Anna Kournikova, che aveva un paio di mesi in meno sulla carta d’identità. A 15 anni non capita troppo spesso di vincere un incontro di un torneo dello Slam; e infatti sono passati 18 anni. Catherine Cartan Bellis è la nuova sensazione del tennis femminile: nel pomeriggio newyorchese di ieri ha eliminato al primo turno la testa di serie numero 12 Dominika Cibulkova che, tanto per dire, è stata finalista agli ultimi Australian Open. Il punteggio recita e quello che stupisce di più, al di là del clamoroso inizio, è il fatto che nel terzo e decisivo set si è trovata sotto di un break ma ha rimontato con una veemenza straordinaria e poi dal 4-4 ha accelerato per prendersi il match. Dal 1996 al 2014: la Kournikova entrò nella Top Ten, fece una semifinale a Wimbledon e ottenne qualche vittoria in doppio ma nulla più. Cosa sarà di Cici, come viene chiamata in America (anche ufficialmente, nei tabelloni del torneo), è ancora presto per dirlo; ma improvvisamente sembra di essere tornati ad unepoca in cui le teenager dominavano il circuito. Dagli anni Settanta di Chris Evert (che qui fece una semifinale a 16 anni), Tracy Austin (campionessa alla stessa età) e Andrea Jaeger (agli Sweet Sixteen, più due mesi, era in Top Ten) passando per i Novanta di Monica Seles (a 18 anni aveva vinto 8 Major) e Martina Hingis, la più giovane numero 1 di sempre. Ecco: quelle sono mostri sacri che al momento è ancora bene non scomodare, ma come si fa a non parlare di questo incredibile upset? A oggi la Bellis è numero 1208 al mondo: come ci è arrivata al tabellone principale di Flushing Meadows? Ci è arrivata con una wild card ottenuta vincendo il titolo nazionale Under 18, battendo la connazionale Tornado Alicia Black; che lo scorso anno su questi campi aveva raggiunto la finale juniores. Un torneo nel quale Catherine gioca ancora: a dire il vero i suoi risultati non sono eccezionali, se è vero che al Roland Garros è stata eliminata agli ottavi (ha però giocato la finale del doppio) e a Wimbledon addirittura al primo turno. Però ha vinto il Trofeo Bonfiglio e lEaster Bowl Championship, poi si è presa gli Internazionali di Primavera organizzati dalla USTA, quindi il Coffee Bowl di San José (in Costarica) e lEvert American di Boca Raton, oltre a giocare un paio di finali. In più ha vinto a Orlando (nel doppio), un torneo che oggi è di categoria ITF: ecco, la città della Florida è lo stesso luogo in cui una diciassettenne Martina Navratilova vinceva il suo primo titolo WTA. Con questo score è salita fino al numero 2 del ranking juniores, attualmente alle spalle della serba Ivana Jorovic che però può agevolmente superare entro la fine dellanno. Avendo fatto fuori una testa di serie, il secondo turno può essere abbordabile: certo Zarina Diyas ha classifica (48) ed esperienza tremendamente superiori alle sue; ma la favola può ben continuare, perchè gli Us Open sono un posto dove tante storie sono state scritte. Noi tifiamo per lei, e per tutte le giovani promesse che si affacciano al mondo WTA; oggi in campo per il secondo turno cè Belinda Bencic, destinata secondo i pronostici a essere la numero 1 molto presto. L’ultimo dato: la Bellis è di San Francisco, California. Uno stato che ha prodotto, per gradire, giocatrici come Helen Wills, la già menzionata Tracy Austin e Lindsay Davenport (anche se Catherine afferma di avere avuto un solo idolo, e non era americana: Kim Clijsters). Meglio di così…
(Claudio Franceschini)