Parte forte il Toro con uno scatenato Fabio Quagliarella. L’ex Juventus mette al centro subito due palloni per i compagni a rimorchio, trovando attesa la difesa neroazzurra. Al minuto 19 Vidic commette un’ingenuità, stendendo dentro l’area di rigore proprio l’attaccante campano. Dal dischetto Larrondo calcia male e trova pronto Handanovic che è bravo a intuire l’angolo. L’arbitro risparmia Medel a pochi minuti dalla fine per un’entrataccia sempre su Quagliarella, protagonista assoluto di questa prima frazione. Si va all’intervallo con le reti inviolate. Nella ripresa partono forte i granata che vanno vicini alla rete con Quagliarella, pescato da una sponda di Larrondo dopo un cross di Darmian l’attaccante di Castellammare calcia fuori. Mazzarri decide di inserire Osvaldo, che è bravo in due occasioni a sfiorare il gol. Prima colpisce a lato di testa, poi prova il colpo sotto ma è bravo Padelli a negargli la gioia del gol. Arriva a tempo scaduto il rosso per Vidic alla prima in Serie A, reo di aver battuto le mani all’arbitro dopo un fallo a lui fischiato.
Il Toro dimostra di aver superato il colpo delle partenze di Immobile e Cerci. E’ arrivato Quagliarella che può diventare il leader di questa squadra, con la sua qualità e grandissima voglia di tornare protagonista. Bene Darmian sulla corsia mancina. Difesa solida e centrocampo davvero difficile da sorprendere.
I neroazzurri sono sembrati ancora un pò troppo imballati, tra i reparti c’è ancora qualche meccanismo da sistemare. E’ normale dopo aver cambiato tanto.
Assegna un rigore dopo appena venti minuti per un intervento scorretto di Vidic su Quagliarella, scelta esatta. Venti minuti dopo però non ammonisce nemmeno Medel che entra durissimo su Quagliarella, ci poteva stare anche il rosso. Sul finale è molto fiscale quando punisce con il rosso Vidic reo di avergli battuto le mani dopo un fallo a lui fischiato.
Parte forte il Toro con uno scatenato Fabio Quagliarella (7). L’ex Juventus mette al centro subito due palloni per i compagni a rimorchio, trovando attesa la difesa neroazzurra. Al minuto 19 Vidic (5.5) commette un’ingenuità, stendendo dentro l’area di rigore proprio l’attaccante campano. Dal dischetto Larrondo (4) calcia male e trova pronto Handanovic (6) che è bravo a intuire l’angolo. L’arbitro risparmia Medel a pochi minuti dalla fine per un’entrataccia sempre su Quagliarella, protagonista assoluto di questa prima frazione. Si va all’intervallo con le reti inviolate.
Partita che cresce di ritmo e intensità col passare dei minuti, sembra già di essere in una fase avviata del campionato. – I granata sono orfani dei loro migliori giocatori della scorsa stagione, Alessio Cerci e Ciro Immobile. Non sembrano però sentirne la mancanza. Bravi e ordinati in difesa, concreti a centrocampo e veloci davanti stanno mettendo in difficoltà gli avversari; – parte forte mettendo dentro due palloni che però i compagni non sfruttano. Si guadagna al 19mo un calcio di rigore che poi Larrondo spreca. Si muove svariando sulle corsie e venendo a prendersi il pallone. Ottimo ritorno in granata; P- è una legge del calcio, non si può togliere la palla a un compagno che ha segnato un rigore decisivo pochi giorni prima, andare sul dischetto e sbagliare il tiro dagli undici metri. Tanto più non si può sbagliare un tiro dal dischetto calciando in quella maniera. Buio pesto;
i neroazzurri sono un pò imballati nelle gambe e confusi nella costruzione del gioco, che viene proposto sulle corsie alla ricerca di un cross per Icardi. Dietro la difesa balla quando Quagliarella si allarga e la mette dentro. Tanto lavoro da fare; E’ quello che fa più movimento, cercando la porta e i compagni davanti. Buonissimo il suo impatto con i colori neroazzurri; – in mezzo al campo è un pò leggero e lezioso, senza riuscire mai a dare il tempo e il ritmo alla squadra. Per lui è il momento di volare, prendere la squadra in mano e diventare leader e non di giocare così;
Assegna un rigore dopo appena venti minuti per un intervento scorretto di Vidic su Quagliarella, scelta esatta. Venti minuti dopo però non ammonisce nemmeno Medel che entra durissimo su Quagliarella, ci poteva stare anche il rosso;
Padelli 7: decisivo quando prende un colpo sotto di Osvaldo, che tentava di sorprenderlo in uscita. Nel giorno della chiamata in Nazionale da parte di Conte si merita un bel sette pieno;
Maksimovic 5: bravo in fase di proposizione, in difficoltà quando Dodò viene giù. Viene saltato e costringe il centrale dalla sua parte a scalare sull’esterna. Esce al settantesimo per una brutta botta al ginocchio; (70′ Molinaro sv)
Glik 6: roccioso e arcigno al centro della difesa, gioca una partita concreta e senza sbavature anche se Osvaldo lo anticipa appena entrato e può fare male;
Bovo 6.5: ha grande piede oltre che il fisico del difensore centrale. Può essere pericoloso anche davanti;
Darmian 6.5: sono continui i progressi di questo ragazzo che sulla corsia è bravo sia in fase offensiva che difensiva. Pericolose le palle che mette in mezzo;
Nocerino 5: tanta corsa, ma poca qualità oggi in mezzo al campo. Sbaglia un paio di controlli che avrebbero potuto regalare qualcosa di importante;
Gazzi 6.5: al centro del campo ha tanta voglia di mettersi in mostra dopo le chiacchiere di mercato che lo volevano partire verso Spezia. Ha fisico e grande qualità in fase di interdizione;
El Kaddouri 6: ha grande qualità e i piedi del fuoriclasse, ma deve trovare la continuità durante la gara. Alterna cose pregevoli ad altre di minor rilievo. Ventura lo cambia a un’ora di gioco perchè lo vede stanco e lui non gradisce; (55′ Sanchez Mino 6.5): impatto importante sulla gara per il ragazzo che arriva dal Boca Juniors. Dimostra di avere piede e grandissimo spessore tecnico. Ne sentiremo parlare;
Moretti 6: sulla corsia mancina non ha spunto offensivo e si limita a controllare;
Quagliarella 7 – parte forte mettendo dentro due palloni che però i compagni non sfruttano. Si guadagna al 19mo un calcio di rigore che poi Larrondo spreca. Bellissimo il gesto che fa per rincuorare il compagno dopo l’errore. Si muove svariando sulle corsie e venendo a prendersi il pallone. Nella ripresa va vicino al gol in un paio di occasioni. E’ letale da fuori quando ci prova. Ottimo ritorno in granata;
Larrondo 5: è una legge del calcio, non si può togliere la palla a un compagno che ha segnato un rigore decisivo pochi giorni prima, andare sul dischetto e sbagliare il tiro dagli undici metri. Tanto più non si può sbagliare un tiro dal dischetto calciando in quella maniera. Nella ripresa si mette a disposizione della squadra, aiutando molto il reparto quando serve un giocatore lungo nei colpi di testa. Bellissima una sponda per Quaglia che non riesce a colpire;
All. Ventura 7: ha perso Immobile e Cerci, ma ha costruito un gruppo. Questo Toro farà ancora grandi cose;
Handanovic 6.5: bravo a parare il calcio di rigore, anche se Larrondo lo calcia davvero male. Poco altro da raccontare;
Ranocchia 6: bravo a tenere alta la tensione quando aggredisce il Toro. Certo Quagliarella stasera è difficile da prendere;
Vidic 4: commette un’ingenuità quando atterra in area di rigore Quagliarella al minuto 19. Ne compie un’altra a tempo scaduto andando a provocare l’arbitro battendogli le mani. Da un giocatore della sua esperienza ci aspettiamo altro;
Juan Jesus 5.5: va in difficoltà quando viene aggredito da Quagliarella, che è bravo a saltare l’uomo e a farsi trovare pronto;
Jonathan 6: non riesce a trovare lo spunto giusto, ma corre e si mette al servizio della squadra sulla corsia esterna, giocando una partita di buona volontà; (84′ Nagatomo sv)
Medel 5.5: fa tanto movimento, ma è ancora lento e involuto. Un intervento duro gli poteva costare il rosso;
M’Vila 6 – E’ quello che fa più movimento, cercando la porta e i compagni davanti. Buonissimo il suo impatto con i colori neroazzurri. Esce per fare spazio a una punta in più; (56′ Osvaldo 6.5): impatto molto positivo davanti, sfiora il gol in due occasioni;
Dodò 6.5: con la maglia dell’Inter sta dimostrando che giocare qualche passo più in avanti di sicuro è positivo per le sue prestazioni. Anche oggi passo e gamba, bravo a metterla dentro quando c’è la possibilità. Cala nella ripresa; (79′ D’Ambrosio sv)
Kovacic 5: in mezzo al campo è un pò leggero e lezioso, senza riuscire mai a dare il tempo e il ritmo alla squadra. Per lui è il momento di volare, prendere la squadra in mano e diventare leader e non di giocare così;
Hernanes 6: male nel primo tempo, cresce nella ripresa venendo fuori e provando anche a calciare da fuori. Muove bene il baricentro basso, quando si muove fuori dall’area di rigore e non ha mai paura di calciare;
Icardi 5: rimane troppo schiacciato tra i centrali avversari, senza riuscire mai a trovare il pallone;
All. Mazzarri 6: l’Inter ha molto da fare ancora per arrivare a livello delle altre big. Si è cambiato molto ed è normale che ci voglia ancora un pò di tempo.