Partita che regala emozioni subito, dopo dieci minuti infatti i biancorossi rimangono in dieci per l’espulsione di Bremec. Il portiere esce su Paolucci che però accentua molto la caduta e si procura un calcio di rigore che desta ancora diversi dubbi. L’attaccante neroazzurro va dal dischetto e calcia molto male, è comunque bravissimo Vigorito a dirgli di no. Il Latina alza il baricentro, anche perchè il Vicenza è stato costretto a togliere una punta ed è in inferiorità numerica. La squadra di Beretta ci prova senza grandissima continuità, anche se con ottime soluzioni offensive. Non solo Paolucci, ma anche Pettinari delude lì davanti con Sforzini che scalpita in panchina. Si va all’intervallo sullo zero a zero. E’ proprio Sforzini la mossa di Beretta nella ripresa, l’esperto attaccante prende il posto di Paolucci. Nonostante la superiorità numerica è il Vicenza ad avere l’occasione migliore della ripresa, quando Di Gennaro mette una palla in mezzo su calcio di punizione e Brighenti manca di poco il colpo del ko. I biancorossi si chiudono bene e Beretta le prova tutte inserendo anche Sbaffo e Petagna. Alla fine termina con un pareggio per zero a zero che per i padroni di casa suona come una vittoria e per gli ospiti come una sconfitta.



La partita non diverte anche perchè viene rovinata dal rosso, dubbio, al decimo minuto per Bremec. Entra Vigorito e diventa protagonista del match con parate di spessore e grande intensità di gioco. Squadre spezzate che non riescono a tessere una trama decente in una partita che termina con uno scialbo 0-0. 

Coraggio e umiltà, le due caratteristiche con cui si deve affrontare la categoria cadetta e i biancorossi sembrano saperlo bene. La partita porta a un pari che per come si erano messe le cose vale come una vittoria.



Non si vedono i meccanismi oliati del passato anno, anzi qualcosa si è incrinato là davanti. E se nella precedente partita era bastata una zampata di Sforzini, oggi il Latina fallisce l’occasione che il Vicenza gli concede rimanendo in dieci dopo pochissimi minuti. Brutta prestazione, ci sarà molto da lavorare;  

Assegna un rigore che lascia molti dubbi, ma soprattutto poteva risparmiarsi un espulsione su un Bremec uscito di sicuro non a valanga. Se la massima punizione c’era, e rimangono dei dubbi, il rosso è di sicuro esagerato. Tira fuori il cartellino giallo con troppa facilità per interventi che sicuramente andavano puniti ma non con la sanzione. Prestazione deludente di un ottimo arbitro, ma capitano anche a loro le giornate storte.



Partita che regala emozioni subito, dopo dieci minuti infatti i biancorossi rimangono in dieci per l’espulsione di Bremec (5). Il portiere esce su Paolucci (5) che però accentua molto la caduta e si procura un calcio di rigore che desta ancora diversi dubbi. L’attaccante neroazzurro va dal dischetto e calcia molto male, è comunque bravissimo Vigorito (8) a dirgli di no. Il Latina alza il baricentro, anche perchè il Vicenza è stato costretto a togliere una punta ed è in inferiorità numerica. La squadra di Beretta ci prova senza grandissima continuità, anche se con ottime soluzioni offensive. Non solo Paolucci, ma anche Pettinari (5) delude lì davanti con Sforzini che scalpita in panchina. Si va all’intervallo sullo zero a zero.  – Il match si accende nei primi minuti con l’espulsione di Bremec. Non regala grandi emozioni e soprattutto un gioco frammentario e spezzettato dai tanti momenti di tensione e dai molti falli.   – Nonostante l’inferiorità numerica la squadra di Praticò risponde bene e riesce a portarsi all’intervallo sullo zero a zero. Dietro non soffre più di tanto, ma spreca un paio di contropiedi dove avrebbe potuto fare male; – E’ il protagonista assoluto. Entra a freddo dopo dieci minuti e para un calcio di rigore a Paolucci. Subito dopo è bravissimo a parare un tiro casuale ancora dell’attaccante del Latina. Strepitoso anche su un colpo di Cottafava a botta sicura di testa. Da una scossa anche emotiva, tenendo i suoi in partita. – Dovrebbe essere lui quello a dare la scossa con la sua qualità. Non riesce mai a cambiare passo, giocando troppo largo;  – Dopo dieci minuti ha la superiorità numerica e non riesce a farsi pericoloso davanti. I neroazzurri non riescono a sfruttare un vantaggio netto, al di là del rigore sbagliato da Paolucci; – ha grande esperienza e i numeri del giocatore che può fare la differenza in ogni contesto. Bravo nelle due fasi, si supera con un grande recupero su Di Gennaro; – Calcia malissimo un calcio di rigore che si era procurato con l’astuzia del bomber di razza. Ha un paio di altre occasioni che non concretizza, risultando evanescente e poco preciso;   assegna un rigore che lascia molti dubbi, ma soprattutto poteva risparmiarsi un espulsione su un Bremec uscito di sicuro non a valanga. Se la massima punizione c’era, e rimangono dei dubbi, il rosso è di sicuro esagerato.

Bremec 5: punito col cartellino rosso per l’uscita su Paolucci che costa anche il calcio di rigore contro il Vicenza. Dai replay non si capisce bene se c’era la massima punizione, anche perchè Bremec era stato piuttosto prudente tirandosi indietro con le braccia di fronte all’attaccante neroazzurro;
Brighenti 6: buona partita del laterale, che ha sui suoi piedi una grande occasione da rete, mancando il pallone che gli lancia Di Gennaro dentro;
Camisa 6: in fase difensiva non sbaglia un intervento, giocando sempre a testa alta e andando sempre in anticipo;
Gentili 7: intraprende un duello rusticano con Sforzini che nonostante i centimetri di meno vince ampiamente. Bravissimo a marcarlo e a tenerlo calmo all’interno dell’area. Non sbaglia un intervento;
Laverone 5: Dovrebbe essere lui quello a dare la scossa con la sua qualità. Non riesce mai a cambiare passo, giocando troppo largo. Nella ripresa non cambia il trend, toccando pochi palloni;
Sbrissa 5.5: sbaglia molto di rimessa quando prova a ripartire, è volenteroso ma frettoloso. Oggi manca in precisione;
Di Gennaro 6.5: gioca con grande qualità tra i reparti, con le caratteristiche del grandissimo giocatore. Esperienza da vendere e numeri importanti, uno di prestigio che costa il giallo a Valiani in ritardo per fermarlo. Esce sfinito dopo un’ora e i suoi nuovi tifosi gli battono le mani perchè ha davvero dato tutto; (66′ Alhassan 5.5): entra in campo per dare una scossa sulla corsia, senza però riuscire a incidere;
Cinelli 6: ha passo e grande intelligenza al centro del campo, dove è bravo a gestire le difficoltà;
D’Elia 6: largo a sinistra è bravo a fare le due fasi questo ragazzo scuola Juve che il Vicenza sta mettendo in grande mostra;
Cocco 6.5: è bravissimo a tenere palla la davanti, anche se dopo dieci minuti rimane da solo nell’attacco biancorosso. Difficile da gestire la situazione, ma lo fa con grande maturità. Bravo a vincere contrasti e tenere la squadra alta; (76′ Maritato sv)
Spiridonovic sv
: esce dopo dieci minuti per il rosso a Bremec; (10′ Vigorito 8): E’ il protagonista assoluto. Entra a freddo dopo dieci minuti e para un calcio di rigore a Paolucci. Subito dopo è bravissimo a parare un tiro casuale ancora dell’attaccante del Latina. Strepitoso anche su un colpo di Cottafava a botta sicura di testa. Da una scossa anche emotiva, tenendo i suoi in partita. 

All. Praticò 7: si ritrova dopo appena dieci minuti in inferiorità numerica e con un rigore contro. Vigorito lo aiuta, ma la partita di sacrificio dei suoi è gestita davvero bene;

Farelli 6.5: viene chiamato in causa solo in un’occasione quando Di Gennaro calcia una punizione verso di lui. Ci mette i pugni ed è bravo nella reazione;
Brosco 6: tiene a bada Cocco col fisico, anche se spesso si trova di fronte un giocatore bravo a tenere palla. Non passa nessuno;
Cottafava 6.5: grande esperienza e ottima tenuta. Ha sulla sua testa una grandissima occasione per sbloccare la partita sulla quale però è bravo Vigorito; (80′ Petagna sv)
Dellafiore 6: bravissimo a far ripartire l’azione, i piedi migliori della retroguardia sono suoi;
Angelo 6.5: sulla destra ha passo e grande fisicità, bravo a saltare l’uomo e ad andare sul fondo per il cross;
Crimi 6.5: ha grande forza fisica e resistenza, corre per due. In mezzo al campo è uno di quelli che ogni allenatore vorrebbe. Bravo a inizio ripresa ad allargarsi, saltare due uomini e servire una palla deliziosa a Valiani che viene anticipato dentro l’area piccola. Esce quando è finito il fiato; (68′ Sbaffo 6): ha fantasia e grande fisico, entra forse troppo tardi quando il Vicenza è un fortino invalicabile;
Bruno 6.5: al centro del campo ha esperienza e grande fisico, riesce a tenere alta la squadra per provare l’assalto;
Valiani 6: ha grande esperienza e i numeri del giocatore che può fare la differenza in ogni contesto. Bravo nelle due fasi, si supera con un grande recupero su Di Gennaro. Cala alla lunga quando finisce la benzina;
Rossi 5.5: sulla corsia esterna non è al livello di Angelo, non riesce mai ad arrivare sul fondo giocando una partita insufficiente;
Pettinari 5: là davanti ha una serie di palloni da poter capitalizzare ma li sbaglia tutti. Nella ripresa si muove anche bene, ma è davvero evanescente;
Paolucci 5: Calcia malissimo un calcio di rigore che si era procurato con l’astuzia del bomber di razza. Ha un paio di altre occasioni che non concretizza, risultando evanescente e poco preciso. Beretta decide di lasciarlo negli spogliatoi per dare spazio a una punta più di peso; (45′ Sforzini 5.5): ha fisico e grande esperienza, ma perde lo scontro con Gentili su tutti i fronti;

All. Beretta 5: con l’organico che ha a disposizione e la superiorità numerica per ottanta minuti, vincere era praticamente un obbligo. Prova a cambiare in continuazione il modulo inserendo giocatori offensivi, ma non riesce a sbloccare la gara. Deve lavorare sulla fase offensiva.