Dopo il convincente esordio in Serie A del 30 agosto contro la Lazio, perr il Milan era importante riconfermarsi. La trasferta di Parma (4-5) doveva essere vista come una sorta di esame di ammissione, un banco di prova, che avrebbe dovuto collocare gli uomini di Inzaghi fra le squadre candidate a giocarsi un posto in Champions League. ancora presto per tirare somme azzardate, guai a deprimersi o esaltarsi dopo appena due partite però in 180′ di gioco si può dire che il Milan si è lasciato alle spalle i momenti bui della passata stagione. Al Tardini i locali devono riscattare il brutto passo falso di due settimane fa quando uscirono sconfitti nel confronto con la neo promossa Cesena. Iniziamo col dire che la gara del Tardini non è per cuori deboli: 9 reti, 2 espulsioni ed errori clamorosi da una parte e dall’altra. La danza del gol viene aperta dal Milan con Bonaventura. Honda recupera palla e assiste l’ex Atalanta, bravo a superare con una finta di corpo Ristovsky e freddare Mirante sul proprio palo. Passano pochi minuti e il Parma pareggia con un colpo di testa di Cassano, lasciato liberissimo in area rossonera. Nell’occasione da rivedere assolutamente il posizionamento collettivo dell’intero reparto milanista. Prima dell’intervallo il Diavolo si riporta in vantaggio grazie a un’incornata di Honda su cross morbido di Abate e arrotonda sul 3-1 con Menez. Il francese nel finale di frazione se ne va in contropiede e in piena area viene affondato da Lucarelli: rigore guadagnato e trasformato dallo stesso ex Psg e Roma. Nella ripresa al Milan basterebbe controllare la gara ma accade che su un tiro sbilenco di Jorquera, Felipe anticipa Bonera e riporta i suoi in scia dei rossoneri. Poco dopo Bonera viene ammonito per la seconda volta e la squadra di Inzaghi è costretta a giocare in dieci quasi tutto il secondo tempo. Non ne approfitta il Parma che viene trafitto ancora una volta dal Milan; errore fra Felipe e Cassano, ne approfitta De Jong che se ne va in campo aperto fino a trafiggere Mirante. Tutto finito? Nemmeno per idea perchè Lucarelli insacca il 3-4 con un perfetto stacco di testa sugli sviluppi di un corner. Nel finale Ristovsky regala a Menez un facile pallone per il 5-3 ma quando tutto sembrava ormai archiviato ci pensano De Sciglio e Diego Lopez a risvegliare il Parma; retropassaggio velenoso del terzino rossonero e papera dello spagnolo. Ne esce un’autorete che rimette in gara per l’ennesima volta i locali. Dopo 6′ di recupero il Milan gioisce. Ma quanti errori da una parte e dell’altra! Analizzando i dati otteniamo dei numeri impressionanti: oltre ai 9 gol, meritano mensione i 22 tiri totali (11 per parte), i 4 cartellini gialli (3 per il Milan, 1 per il Parma) e le due espulsioni (Bonera per gli ospiti e Felipe per i locali). Nel possesso palla leggermente meglio il Milan: 50,1% contro il 49,9% dei ducali.
Ecco adesso le dichiarazioni di alcuni dei protagonisti della serata. Iniziamo con le parole di Donadoni ai microfoni di Sky Sport: ‘Menez? Gli spazi si aprivano perchè dovevamo recuperare il risultato. Se sei sotto qualcosa devi concedere all’avversario. Al di là di tutto siamo stati ingenui in diverse circostanze. Questa gara non va dimenticata perché il Milan non ci ha surclassato, ci deve dare orgoglio, non la cancello. Ci sono state letture individuali errate, forse anche da parte dell’arbitro. Certi episodi cambiano l’andamento della partita. Nel caso dell’espulsione di Felipe mi sembra che lui non abbia fatto nulla. Ci ha penalizzato ulteriormente l’espulsione, dovevamo recuperare la gara in quel momento. Ma anche nel caso della prima ammonizione: è incredibile. Sono errori clamorosi, c’è molta rabbia. Belfodil sulla sinistra? Sappiamo che Belfodil predilige gli spazi, qui si è trovato spesso a dover rincorrere Abate, si è sacrificato bene. Il ragazzo può fare molto meglio, bisogna dargli tempo per crescere. Questo vale anche per gli altri. L’espulsione di Bonera forse era dentro l’area di rigore, probabilmente c’era anche il penalty. Possiamo fare un campionato all’altezza, avevamo assenze importanti, avere fuori Paletta, Cassani e Biabiany nell’economia della rosa ha un certo peso. Ci deve servire per ripartire con più determinazione’. Nel Milan ecco quanto dichiarato a Mediaset Premium dal man of the match rossonero della serata Menez: ‘ stata una gara incredibile, i tifosi oggi hanno visto una bella partita. Non abbiamo mai mollato, nel calcio conta fare un gol in più. Il gruppo sta diventando forte. Il mio ruolo? Mi sento bene, posso giocare ovunque ma la squadra mi sta dando una grande mano. Torres? un grande calciatore, c’è un posto per tutti. La sfida con la Juve? Dobbiamo riposare, abbiamo sofferto tanto oggi. Ci penseremo tra qualche ora”.
All’89’ minuto di gioco il match si riapre ancora una volta. De Sciglio viene pressato da due avversari sulla fascia destra e si vede costretto a retrocedere; il terzino decide di scaricare all’indietro sul portiere Diego Lopez, che però non aggancia il passaggio e successivamente si fa male ad una coscia (sospetto stiramento): il retropassaggio rimbalza incredibilmente in rete rianimando il Tardini per l’ultimo assalto.
Partita ricca di colpi di scena, dopo l’espulsione al 77′ del parmense Felipe (somma di ammonizioni) il Milan realizza un altro gol. Poli allunga per Menez che però viene anticipato da Ristovski, che chiude nel lato destro ella sua area; il macedone appoggia però un pallone corto all’indietro, verso il portiere Mirante: Menez ne approfitta aggirando l’estremo difensore gialloblù con un tocco rasoterra ed insaccando con uno spettacolare colpo di tacco.
Ma il Parma non ne vuol sapere di mollare e al 73′ minuto torna a farsi sotto. Calcio d’angolo dalla bandierina di destra, cross sul primo palo dove Alessandro Lucarelli gira di testa alla sua maniera infilando la palla vicino all’incrocio dei pali.
Al 68′ minuto di gioco il Milan rimette due gol di vantaggio tra sè e il Parma. L’autore del poker è Nigel De Jong: il centrocampista olandese vince il contrasto con Cassano e scopre la metacampo del Parma completamente scoperta; si invola allora sino all’era di rigore in cui riesce a mantenere la freddezza per battere Mirante con un tiro basso di interno destro.
Al 51′ minuto il Parma riapre i giochi. Azione che porta la palla nel lato sinistro dell’area milanista, Jorquera prova il tiro d’esterno destro ma la traiettoria ad uscire si trasforma in un cross per Felipe, che mette dentro in scivolata dal limite dell’area piccola.
Al 45′ minuto di gioco il Milan va in rete per la terza volta. Fuga di Jeremy Menez che sfugge in velocità a Lucarelli, il difensore del Parma si aggrappa con un braccio causando un contatto sufficiente al calcio di rigore. Dal dischetto si presenta lo stesso Menez che come contro la Lazio non fallisce: destro a spiazzare Mirante, Parma 1 Milan 3.
Secondo gol in due partite per Keisuke Honda. Il giapponese è bravo a sfruttare lo spazio che si crea sul bel lancio in verticale di Menez, che sulla trequarti pesca il taglio di Abate che percorre la corsia destra. Il pallone sembra lungo ma il numero 20 rossonero lo crossa al volo in mezzo allarea, dove Honda sbuca senza la marcatura di alcun difensore del Parma e di testa fa 1-2, per il nuovo vantaggio del Milan.
Al 27′ minuto di gioco il Parma ristabilisce la parità. Azione notevole della squadra emiliana che con una serie di passaggi sposta la palla dalla fascia destra al lato sinistro dell’area di rigore; il cileno Jorquera pennella un bel cross in mezzo dove Cassano stacca indisturbato ed incorna in rete, con il portiere Diego Lopez che riesce solo a deviare. Come nella passata stagione (in Udinese-Parma 3-1) l’attaccante gialloblù si sblocca di testa alla seconda giornata.
Il Milan passa in vantaggio al 25 miunuto. E unazione in velocità: Honda sfonda sulla destra accentrandosi, attira su di sè due uomini e poi scarica molto bene alla sua sinistra per Bonaventura, che porta palla allargandosi sul piede preferito. A seguirlo è Ristovski, che scivola nel momento decisivo: conclusione a incrociare dellex Atalanta, Mirante dà limpressione di essere leggermente in ritardo nellintervento e quando reagisce il pallone è già in fondo al sacco.
Alle ore 20.45 di questa sera si gioca il posticipo domenicale della seconda giornata di Serie A 2014-2015: Parma-Milan. Lo scorso anno i ducali erano riusciti a vincere entrambe le sfide di campionato, due belle partite con undici gol complessivi. Al Tardini si era giocato a fine ottobre: i gialloblu avevano dominato il primo tempo e in particolare Jonathan Biabiany – proprio lui, già acquistato dai rossoneri prima che saltasse lo scambio con Zaccardo lo scorso primo settembre – aveva triturato gli avversari sulla fascia destra, propiziando i gol di Marco Parolo e Antonio Cassano (altro ex). I rossoneri però erano riusciti per un pomeriggio a superare le loro difficoltà e in pochi minuti della ripresa erano giunti al pareggio: sia per Alessandro Matri che per Matias Silvestre si era trattato del primo gol con la maglia del Milan. Ma non era finita lì: negli ultimi minuti infatti il Parma era riuscito a prendersi i tre punti grazie a una punizione di Parolo con traiettoria letta male dal giovane Gabriel. A San Siro sarebbe finita 4-2 per la squadra di Roberto Donadoni; le due formazioni si sarebbero date battaglia fino allultimo per il sesto posto e laccesso in Europa League. Lavrebbero spuntata gli emiliani, ma pochi giorni dopo la fine del campionato la UEFA li avrebbe esclusi per il ritardo nei pagamenti IRPEF, a vantaggio del Torino. Per il Milan prima stagione senza le coppe dal 1998.
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