Non ha ancora esordito in partite ufficiali con la maglia del Bayern Monaco. Questioni d’ambientamento certo, ma anche qualcosina in più. Le panchine del marocchino hanno motivazioni logiche ma nomi e cognomi precisi, quelli dei giocatori che Guardiola ha schierato in difesa al posto suo, nelle prime partite stagionali. Tra i vari Jerome Boateng, Dante e Badstuber emerge anche Gianluca Gaudino, figlio di Maurizio Gaudino che negli anni ’90 del secolo scorso giocò tra le altre per Stoccarda, Manchester City e Basilea (era un attaccante). Il figlio d’arte è nato l’11 novembre 1996 e deve ancora compiere 18 anni: non ha ancora firmato un contratto da professionista, il Bayern lo retribuisce quasi a gettone, circa 250 euro al mese. Tutto questo non gli ha impedito di ritagliarsi uno spazio tra i colossi della prima squadra: dopo l’esordio da titolare nella Supercoppa di Germania Gaudino ha giocato dall’inizio (e ancora fino alla fine) contro il Wolfsbrug, nell’esordio in Bundesliga vinto per 2-1. Dopo la panchina con lo Schalke ecco il “sacrilegio”: terza giornata, Bayern-Stoccarda. Nei primi minuti della ripresa e sul punteggio di 1-0 si fa male Badstuber, uno dei tre difensori titolari: Guardiola si gira alla ricerca di un sostituto ma non sceglie Benatia, come la logica imporrebbe (un difensore per un altro); bensì punta il dito verso Gaudino, che immagazzina così altri 47 minuti da minorenne nel campionato dei campioni del mondo, per di più contro la squadra del papà. Alcune schede tecniche lo descrivono come un trequartista, sinora però ha speso la maggior parte del suo minutaggio nella metacampo difensiva. Nell’attesa che Benatia recuperi il posto che gli spetta segnamoci questo nome, Gianluca Gaudino: in Germania già ne parlano molto bene, potremmo avere altre sue notizie nel prossimo futuro.
(Carlo Necchi)