L’addio fra Federica Pellegrini e l’allenatore francese Philippe Lucas porta nel ruolo di guida tecnica della campionessa veneta Matteo Giunta, già preparatore della Pellegrini. Giunta è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport e ha raccontato di avere accettato con entusiasmo la proposta di Federica, culmine di un “avvicinamento graduale” certamente favorito da Filippo Magnini, cugino di Giunta e fidanzato della Pellegrini. “La fiducia è la cosa principale per un atleta. Io l’ho convinta sul campo. Non parto da zero, dopo due anni so come lei reagisce ad ogni situazione, la conosco come atleta e come persona”. Giunta sa che molti temono che passare da preparatore ad allenatore responsabile sia un passo troppo grande, ma sottolinea anche di godere della fiducia di Filippo e Federica e quindi afferma sicuro: “Devo dimostrare solo a me stesso quello che valgo”. Non lo preoccupa nemmeno il gossip: Giunta sottolinea che gli interessa solo l’atleta Pellegrini, e Fede “è un’atleta eccezionale“. L’addio con Lucas è stato amichevole, ma adesso si entra in una fase nuova in cui ci si dedicherà quasi soltanto ai 200 sl: secondo Giunta non ci saranno rivoluzioni nel motodo di allenamento e nella nuotata. Essenzialmente dunque ci sarà una diversa modulazione dei carichi di lavoro, perché a Rio “servirà una Fede molto più veloce”.



Nuovo cambio di allenatore per Federica Pellegrini, la stella del nuoto italiano. Infatti è ormai certa la separazione dal tecnico francese Philippe Lucas, che l’aveva già allenata nel 2011 e poi nelle ultime due stagioni, ma a distanza. Nella quotidianità Federica era seguita dal preparatore atletico Matteo Giunta, guida anche di Filippo Magnini di cui è cugino. Adesso dunque la campionessa veneta ha deciso di affidarsi totalmente a Giunta: una decisione che a dire il vero era nell’aria già dal mese scorso, quando al termine di Europei comunque più che positivi (oro nei 200 sl e nella staffetta 4×200, bronzo nella 4×100) la Pellegrini aveva fatto capire di non volere più gareggiare nei 400 sl, in cui era rimasta giù dal podio. Lucas è un allenatore specialista proprio nel mezzofondo in passato allenava Laure Manaudou mentre Federica vuole concentrarsi soprattutto sulla velocità. Divergenza di vedute che ha portato a questo divorzio consensuale: per gli ultimi grandi eventi della sua carriera, cioè i Mondiali di Kazan 2015 e soprattutto le Olimpiadi di Rio 2016, la nuotatrice veneta vuole puntare tutto sui 200 sl, dove la grande rivale è Missy Franklin ma certamente la Pellegrini resta serissima candidata al successo. Nei 400 invece c’è già stato il sorpasso di Katie Ledecky, che poche settimane fa ha tolto a Federica il record del Mondo, dunque la Pellegrini vuole concentrarsi sulla gara che fin dagli inizi della carriera (l’argento olimpico nel 2004) sente più sua, quella in cui ha vinto l’oro olimpico nel 2008 e di cui ancora detiene il record mondiale, oltre che più utile in ottica staffette. L’obiettivo è dunque concentrarsi sulla gara più veloce: velocizzare la nuotata in modo che un tempo intorno a sia la base di partenza per migliorarsi ulteriormente e lottare con la Franklin e non la punta di rendimento stagionale, che le può bastare per vincere gli Europei ma difficilmente sarebbe sufficiente a Mondiali e Olimpiadi.

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