Federica Pellegrini abbandona i 400 stile libero e si separa anche dal suo allenatore Philippe Lucas. La seguirà d’ora in poi Matteo Giunta, già secondo di Lucas e suo attuale preparatore atletico (clicca qui per leggere di più). Una decisione sofferta ma comprensibile da parte dell’atleta veneziana, che punta a vincere la sua gara preferita ai Mondiali di Kazan in Russia del 2015 e alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016 rivaleggiando con atlete più giovani come la grande rivale Missy Franklin. Per commentare questa sua decisione abbiamo sentito Giorgio Lamberti. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Come giudica la scelta di Federica Pellegrini di rinunciare ai 400 stile libero? Rispetto la sua scelta, dico che dopo una carriera con tanti risultati di prestigio ma dispendiosa Federica può aver deciso di abbassare un po’ i ritmi.

Ci sono stati problemi con Lucas? Non lo so, posso solo dire che con la perdita di un allenatore come Castagnetti che per lei era anche un padre, Federica ha perso un grande allenatore dal punto di vista sia tecnico sia umano.



Le sembra una decisione ragionevole? Sì, come ho detto prima c’è un logorio fisico e anche mentale negli allenamenti necessari per fare i 200, i 400 e le staffette tutti ad alto livello.

Ora si concentrerà sui 200 stile libero, cosa potrà fare? Potrà fare molto bene, ma dovrà migliorare il tempo di passaggio sui cento e lavorare molto sulla tecnica di base.

Scelta obbligata per contrastare la Franklin? Sì, bisogna tenere conto che gareggerà con molte atlete più giovani di lei anche se è ancora molto esplosiva. Federica nuota con una grande potenza di base, è eccezionale in questo senso.



Non è un rischio affidarsi al preparatore come allenatore? Diciamo che Matteo Giunta conosce molto bene Federica e questo è un grande vantaggio per l’atleta veneziana.

Se vincesse ancora entrerà nella leggenda dello sport? Federica per quello che ha fatto è già entrata nella storia dello sport italiano. Certo se si confermasse ai Mondiali di Kazan e alle Olimpiadi di Rio farebbe qualcosa di straordinario. Solo Valentina Vezzali nella scherma ha una longevità sportiva superiore a Federica, che da dieci anni si ripropone ad alti livelli con record e successi uno dietro l’altro. (Franco Vittadini)