La Fiorentina coglie il primo gol stagionale e la prima vittoria del campionato 2014-2015 battendo l’Atalanta per 1-0: decide una rete di Jasmin Kurtic nel secondo tempo, gli orobici escono sconfitti ma certamente hanno poco da recriminare dopo una prestazione vivace e nella quale avrebbero meritato sicuramente il pareggio per le tante occasioni avute. Partita molto divertente e intensa con la fiorentina che vince di misura interrompendo il digiuno di gol con un missile di Kurtic. LAtalanta si dispera per aver perso una partita dove ha dato tutto e nellunica disattenzione si è fatta soprendere. Partita coraggiosa e sfortunata della squadra di Colantuono che esce dal campo rammaricata per aver perso una partita in cui ogni uomo ha dato il massimo e che alla prima disattenzione è stato punito.   Cinica e letale. Segna un gol nel secondo tempo nel miglior momento della formazione bergamasca e lo difende facendosi aiutare dai pali (due colpiti da Boakye e Gomez). Il gioco espresso è lontano anni luce da quello spumeggiante dellanno scorso.  Gestisce senza troppi problemi la partita dosando bene il numero di cartelli estratti. Giusto non assegnare i rigore reclamati dalla fiorentina sullatterramento di Aquilani in area.



Il primo tempo tra Atalanta e Fiorentina finisce 0 a 0 allo stadio Atleti Azzurri dItalia. Partita vivace e ricca di emozioni in cui è mancato solamente il gol; entrambe giocano allattacco non avendo paura dellavversario. Le due formazioni si schierano così in campo dal primo minuto: Colantuono conferma la squadra che settimana scorsa ha battuto il Cagliari per 1-2,  4-4-1-1, con Boakye a supportare Denis che fa reparto da solo; Montella con il solito modulo, 3-5-2, fa turnover e lascia in panchina Borja Valero e Pizarro, al loro posto Badelj e Pasqual. Già dai primi minuti la partita è piacevole e dal ritmo acceso. A fare il gioco è la squadra di Montella che con le solite trame di passaggi cerca di schiacciare lavversario nella sua metà campo. Ma le occassioni migliori sono tutte per la squadra di casa che sfrutta i velocissimi esterni, Estigarribia e DAlessandro,  che come concord impensieriscono la retroguardia viola. Loccasione più nitida è appunto per i bergamaschi che a metà del primo tempo con DAlessandro mandano in porta Boakye che a tu per tu con Neto colpisce il palo a pochi passi. La reazione viola arriva ma solo su calcio piazzato, nei quali i centrali neroazzurri arrivano sempre in anticipo rispetto agli statici Ilicic e Gomez. Continua dunque il digiuno della viola che non riesce a segnare in questo campionato. Peggiori: Atalanta, Carmona 5 Ammonito e disattento sulle ripartenze viola. In confusione nella fitta ragnatela di passaggi ospiti. Fiorentina, Mario Gomez 4,5: Lo staticismo fatto persona. Non si fa trovare libero in area di rigore, non gioca mai di sponda. Un peso più che una risorsa Migliori: Atalanta, DAlessandro 7 Larma in più per Colantuono. Le sue accelerazioni creano sempre pericoli e palle gol per gli attaccanti. Fiorentina, Mati Fernandez 6,5 Ogni azione passa dai suoi piedi, letteralmente il metronomo della squadra. Cerca di essere pericoloso anche con qualche tiro dalla distanza ma non è fortunato



Sportiello 6,5: il giovanissimo portiere si conferma ancora una vota a suo agio tra i legni. Per suo sfortuna subisce solo un gol su cui non ha colpe che sarà decisivo alla fine della partita

Dramè 5: si limita a compiere il suo compitino rischiando in più occasioni su D’Alessandro e Denis. Se prendesse più fiducia riuscirebbe bene anche in fase di spinta.

Biava 6,5: tutte le palle alte sono di sua proprietà. Colantuono può star tranquillo con un gigante del genere.

Benaluane 5,5: gioca a livelli alti fino al gol, dopo di che si fa predere dalla frenesia. Ogni palla alta è sua, ma su quelle basse non si fa sorprendere.



Zappacosta 6,5: Giovane da tenere sotto osservazione per le sue abilità. Non si fa spaventare dall’avversario di livello e cerca addirittura la discesa palla al piede.

Cigarini 6: sfiora il gol su un bello scambio con Denis poi si mette in mezzo al campo a fare il metronomo. Demiurgo del tiki taka bergamasco.

Carmona 6: gioca come se avesse tre polmoni. Non smette un secondo di pressare e dar fastidio alla manovra neroazzurra anche se senza un ordine preciso. Fatica nella fase di impostazione

Estigarriba 6,5: Sprint da centometrista, esplosivo e dinamico. Quando corre palla al piede non perde mai velocità creando scompigli nella difesa di Montella. Sfiora anche il gol da cineteca.

D’Alessandro 6: Partita a livelli alti. Altr’ego di Estigarribia sulla fascia sinistra. Esce nella ripresa sremato dalle sgaloppate.

Denis 6: tiene a bada la difesa fiorentina da solo giocando come al solito di sponda per i centrocampisti che si inseriscono. Questa sera non è molto in forma. (Rolando Bianchi s.v.)

Boakye 5: non conferma l’ottima prestazione di Cagliari. Supporta malamente prima Denis e poi Rolando Bianchi giocando lontano dalla porta.

Neto 7: Portiere ritrovato oggi in versione superman. Tre parate super che salvano il risultato. E quando lui non ci arriva si fa aiutare dai pali. 

Gonzalo Rodriguez 6,5: non trovando spazi in avanti ci pensa lui a smuovere le acque della difesa avversaria con penetrazioni palla al piede. Tiene bene Denis lasciandogli sui piedi poche occasioni.

Savic 6: fin quando è in campo la difesa regge; leader difensivo che meriterebbe di giocare in una squadra di livello più alto. Sicurezza e calma al centro della difesa.

Marcos Alonso 6: poche disattenzioni e partita pulita del terzino spagnolo. Fatica nel primo tempo su Estigarribia, ma nella ripresa chiude ogni spazio. Cerca spesso il gol con sassate da lontano.

Pasqual 5,5: il capitano viola si limita al compito di coprire D’Alessandro piuttosto che spingere e riversarsi in attacco. Esce a metà della ripresa perché non ancora in forma.

Mati Fernandez 7,5 (il migliore): suo è l’assist per il gol di Kurtic con un delizione passaggio fra le linee. Per tutti i novanta minuti tiene alto il ritmo del match e prende responsabilmente l’eredità lasciata questa sera da Valero e Pizarro.

Badelj 5: esordio assoluto per l’ex amburgo. Spaventato dall’irruenza del calcio italiano si tira spesso indietro ed è contro producente per la sua squadra. Timido e impaurito. (Kurtic 7: entra e decide la partita con un missile rasoterra sul palo opposto. Aiuta anche a centrocampo a coprire ogni buco. Cambio decisivo di Montella.)

Aquilani 6: Palleggiatore e creatore di gioco nei tre di centrocampo. Questa sera cerca ripetutamente il gol con penetrazioni sui calci da fermo.

Cuadrado 5: dopo le tante parole dette quest’estate sul giocatore colombiano il suo rendimento è iniziato a calare. Oggi, causa turnover, non aveva un centrocampo che lo servisse con i tempi giusti, ma gli spunti rimangono comunque pochi.

Mario Gomez 5: lo staticismo fatto persona. Non si fa trovare libero in area di rigore, non gioca mai di sponda. Un peso più che una risorsa.

Ilicic 5,5: gioca ad intermittenza; le sue giocate, anche di un certo tasso tecnico, sono discontinue nei novanta minuti e non riesce mai  a prendere la squadra per mano.

(Francesco Ballerini)