Seconda giornata al Wuhan Open 2014: il nuovo torneo di tennis WTA, categoria Premier V, si sta giocando in Cina nella provincia dellHubei, quasi al centro del Paese. E la città natale di Na Li, che avrebbe tanto voluto giocare qui ma ha dovuto alzare bandiera bianca appena prima, ritirandosi ufficialmente dallattività e dovendosi accontentare di vedere il grande tennis sbarcare nel mio cortile, come lei stessa ha detto con orgoglio nel suo commiato. Si è completato oggi il primo turno: in campo cerano tre italiane e il bilancio è purtroppo negativo, una vittoria e due sconfitte. Ha vinto Sara Errani, che è testa di serie numero 11 e coltiva ancora qualche speranza di qualificarsi per il Master di fine anno; per lei vittoria agevole in unora e 29 minuti su Heather Watson, battuta con il punteggio di . E invece crollata Flavia Pennetta, che a questo punto vede sfumare le sue possibilità di andare a Singapore: il suo match non era particolarmente difficile, eppure Jarmila Gajdosova (che arriva dalle qualificazioni) ha avuto la meglio con un netto . Cancellando così la possibilità di un derby azzurro ai quarti di finale. Ha perso anche Roberta Vinci, e sempre contro unaustraliana: Casey Dellacqua, in netta crescita, ha ottenuto un 7-5 7-5 in relativamente poco tempo e ha confermato il calo di Roberta, lontana dalla sua forma migliore e alle prese con una stagione senza acuti. Domani è invece il giorno di Serena Williams. Che torna in campo per la prima volta dopo aver sbancato New York per la terza volta consecutiva, e gioca domani contro Alize Cornet, ovvero la giocatrice che lha eliminata al terzo turno di Wimbledon; qui però siamo sul cemento e lamericana nella seconda parte di stagione solitamente è un fiume in piena che spazza via tutti. Unaltra che sta benissimo è Caroline Garcia: la francese del 93 si era un po persa dopo aver trionfato a Bogotà la scorsa primavera, ma qui a Wuhan sta stupendo e confermando il suo valore. Ieri aveva eliminato Venus Williams, oggi si è ripetuta – in rimonta – contro Agnieszka Radwanska, che al contrario non si ritrova dopo la vittoria alla Rogers Cup. Bellissimo match, durato due ore e 42 minuti: nel terzo set la Garcia è salita 5-4 e poteva chiudere, si è fatta riprendere e superare ma ha rimontato, infine ha vinto 9-7 al tie break guadagnando laccesso al terzo turno (). Fuori invece Ana Ivanovic, apparsa provata dalla vittoria a Tokyo (quarto titolo nel 2014): la serba, attualmente la giocatrice con il maggior numero di vittorie in stagione, ha perso il primo set contro Anastasia Pavlyuchenkova, è andata sotto di un break nel secondo, ha recuperato sul 5-5 ma nuovamente subito il break, infine un problema alla gamba che si spera di poco conto lha costretta al ritiro mettendo un dubbio sulla sua partecipazione al Master. Bella vittoria di Sabine Lisicki su Lucie Safarova, che era testa di serie numero 14: la tedesca oggi compie 25 anni, e dalle tribune è partito un Happy birthday che evidentemente le ha dato la carica (Sabine ha poi postato il video degli auguri sullaccount di Facebook). Altri risultati: Garbine Muguruza, salita al numero 22 del ranking mondiale, vince in rimonta il derby spagnolo contro Maria-Teresa Torro-Flor e incrocia ora Simona Halep, che tutti stiamo aspettando dopo i problemi fisici post-Us Open; Mona Barthel batte in due agevoli set una delle tante padrone di casa e cioè Shuai Peng, semifinalista a Flushing Meadows ma evidentemente non del tutto ripresasi fisicamente (ricorderete come aveva abbandonato il campo centrale); Coco Vandeweghe si sbarazza di Annika Beck, la lucky loser che nel tabellone ha preso il posto di Victoria Azarenka. Infine, nellultimo incontro del giorno, Maria Sharapova ha avuto i soliti problemi al servizio (9 doppi falli) ma ha comunque superato il derby russo contro Svetlana Kuznetsova (anche qui in rimonta: ). Vince anche Karolina Pliskova, che ha trionfato lo scorso weekend a Seul: attenzione a questa ceca del 92 che con facilità quasi irrisoria ha spinto fuori dal torneo Samantha Stosur e si candida a un grande 2015. Per quello, però, cè ancora tempo.
(Claudio Franceschini)