Inter e Atalanta scenderanno in campo domani sera alle ore 20.45 a San Siro nella quarta giornata di Serie A dopo il pareggio di Palermo per la squadra di Walter Mazzarri e la sconfitta in casa contro la Fiorentina per la squadra di Stefano Colantuono. Risultati non esaltanti, in particolare ora i nerazzurri di Milano sono chiamati alla vittoria per rilanciare una classifica per ora anonima e sfatare il tabù degli ultimi anni contro i cugini bergamaschi, magari grazie ad un Mateo Kovacic davvero scatenato in questo inizio di stagione. Per presentare quest’incontro abbiamo sentito il giornalista di 7Gold Filippo Tramontana. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Un passo indietro a Palermo per l’Inter? Sì, dopo la bella prova col Sassuolo l’Inter è tornata indietro. Si è rivisto quello che era già successo col Torino.

Come giocherà la squadra di Mazzarri con l’Atalanta? Non penso che conterà molto il modulo, ma quel gioco che l’Inter non sta dimostrando di avere. Io mi chiedo cosa stia facendo Mazzarri, che ha da un anno in mano l’Inter e dice ancora che la formazione nerazzurra è un cantiere aperto…



Sarà la stagione dell’esplosione di Kovacic? Ho sempre creduto in lui, anche nei suoi momenti peggiori. E’ un giocatore pieno di talento e potrebbe veramente dimostrarlo in questa stagione.

Bergamaschi in cerca di riscatto dopo la sconfitta con la Fiorentina? Vorranno vincere ma vorremmo vincere anche noi dopo gli ultimi scontri diretti. Le due squadre scenderanno in campo molto motivate!

Si sente l’assenza di un giocatore come Bonaventura nell’Atalanta? E’ stato importante in questi anni, credo però che l’Atalanta possa farne anche a meno. Piuttosto attenzione a Denis, che è sempre ilpunto di riferimento dell’attacco di Colantuono e all’Inter ha già segnato molti gol.



Il suo pronostico? Non ne faccio, vorrei soltanto che Mazzarri mettesse in campo una bella Inter. Sinceramente mi sarei aspettato di più da lui, non può continuare a dire che ci vuole tempo e che bisogna avere pazienza. (Franco Vittadini)