Inutile girarci intorno: Parma-Roma è stata decisa dalle individualità. Di Totti nel primo tempo (assist al bacio per Ljajic) e di Pjanic nella ripresa (punizione vincente). Nei capitolini il migliore in campo è stato proprio quest’ultimo. Male Torosidis che si fa beffare da De Ceglie in occasione del momentaneo pareggio del Parma. Nei locali bene l’autore del gol, da rivedere Palladino e Lodi, a tratti spenti e anonimi.



E’ già lotta a due. Dopo appena quattro giornate di Serie A, Juventus e Roma sembrano le due squadre più accreditate per contendersi il titolo sino all’ultima giornata. In questo momento sia gli uomini di Garcia che i bianconeri di Allegri si trovano in vetta alla classifica con nove punti. I giallorossi sono ospiti al Tardini del Parma di Roberto Donadoni mentre i campioni d’Italia ospitano il Cesena in quella che sembrerebbe un facile impegno casalingo. Tornando in Emilia, la Roma deve fare i conti con almeno tre assenze importanti che, aggiunte a un minimo di turnover, hanno costretto Garcia ad alcune modifiche sostanziali nell’undici iniziale. Non ci sono Astori e Castan in difesa così come sono indisponibili De Rossi a centrocampo (oltre a Strootman) e Iturbe in attacco. Ecco quindi che Garcia sceglie sì il solito 4-3-3 ma con alcuni nuovi interpreti. Tra i pali spazio a De Sanctis, difesa a quattro con Torosidis e Holebas sugli esterni, Manolas e Yanga-Mbiwa centrali. In mediana Keita sostituisce De Rossi; completano il reparto Nainggolan e Pjanic. In attacco troviamo Gervinho, Totti (preferito a Destro) e Ljajic (titolare al posto di Florenzi). Risponde il Parma con un modulo speculare: in porta Mirante, quindi retroguardia difensiva con Mendes, Felipe, Lucarelli e Gobbi. A centrocampo troviamo Lodi, Acquah e Mauri; in attacco spazio a Palladino, Cassano e De Ceglie. All’esordio nel campionato italiano Holebas si dimostra subito un giocatore interessante; dopo 2′ il greco sfonda sulla sinistra e mette in area un cross tagliato che chiama Mirante all’uscita ad anticipare Gervinho, appostato per il tap-in vincente. Il terzino della Roma si fa rivedere a distanza di 60″ con un tiro debole sul primo palo controllato dall’estremo difensore del Parma. I locali sulla carta schierano un 4-3-3 ma di fatto De Ceglie arretra sulla linea dei centrocampisti con Acquah che si allarga sulla fascia opposta: ecco allora un 4-4-2 difensivo pronto a distendersi in contropiede. Cassano (5) lamenta fin da subito di essere troppo solo e di fatto l’ex di turno non ha praticamente appoggi dai compagni. In ogni caso il Parma prova a farsi vedere intorno al 15′ con un traversone dalla sinistra allontanato con qualche apprensione di troppo da Keita (6).  Prende coraggio la squadra di Donadoni che prova a impensierire gli ospiti con un tiro dalla distanza di Lucarelli (5) deviato da un difensore avversario. L’occasione più ghiotta della Roma arriva intorno alla mezzora con Lodi (5) che sbaglia nel calciare un corner corto: rapidissima la ripartenza dei capitolini con Ljajic (6,5) a lanciare Gervinho (6) sulla destra. L’ivoriano viene però ben contenuto in campo aperto da Mendes (6). Cresce la Roma, presa per mano dal suo capitano Francesco Totti (7). Il numero dieci ha il piede caldo e lo si vede quando cerca Gervinho con un corridoio impossibile: l’ala giallorossa non aggancia l’assist di un niente. Al minuto 27 la squadra di Garcia si porta in vantaggio: l’azione parte da lontano con Totti che sulla trequarti viene lasciato libero di impostare come vuole; il capitano serve Ljajic il quale batte Mirante (5,5) con un tiro centrale. In questo caso disattenzione collettiva della difesa parmense con Lucarelli preso in mezzo dal serbo. Non si vede la reazione dei padroni di casa, incapaci di creare pericoli concreti dalle parti di De Sanctis (sv). Lo stacco di Felipe (5,5) al 31′ non può essere un pericolo per la Roma.  Sussulto finale con un tiro di De Ceglie (6) terminato sul fondo dopo una deviazione della difesa giallorossa. Per gli ospiti, il massimo con il minimo sforzo. Donadoni avrà da rivedere più di un meccanismo per presentare i suoi nella ripresa con una veste decisamente diversa.  La gara non è entusiasmante. Poche le occasioni da gol e parecchia accademia da parte della Roma. Dopo il vantaggio giallorosso, gli ospiti si sono limitati a controllare. Male il Parma che non ha creato uno straccio di azione da sottolineare in zona offensiva.  Prestazione sottotono per un Parma inguardabile. Zero pericoli creati. Donadoni deve fare qualcosa in vista della ripresa. Difficile scegliere il migliore nel Parma dopo un primo tempo giocato male dalla squadra emiliana. Lui è uno dei più positivi. Dovrebbe essere il valore aggiunto per i suoi invece passa la maggior parte del tempo a sbracciarsi e lamentarsi con chiunque. La squadra di Garcia cresce con il passare dei minuti, trova il gol del vantaggio poi continua a dominare in un campo complicato come il Tardini di Parma. Buon primo tempo per i capitolini. Il capitano ci mette almeno una ventina di minuti per carburare ma quando si sveglia regala assist al bacio per i compagni. Suo, fra l’altro, il passaggio per Ljajic in occasione dell’1-0 giallorosso.   In un primo tempo giocato discretamente da tutta la Roma lui sembra giocare con il freno a mano tirato. In ogni caso non demerita affatto e la sua prova è positiva.  In una partita semplice da gestire non commette gravi errori. Unica sbavatura l’ammonizione a Totti: troppo fiscale l’arbitro nel punire il capitano della Roma con un cartellino giallo.



Disattento in occasione del gol di Ljajic. Il tiro dell’avversario è centrale e per giunta non appare irresistibile. Risultato: pallone sotto le gambe e 1-0 Roma. Può solo applaudire sulla pennellata di Pjanic.

Uno dei più positivi nella difesa del Parma. Bravo a contenere Gervinho in campo aperto. Non si scompone neppure nella ripresa.

Qualche sbavatura di troppo nel cuore della difesa gialloblu. Lascia solo il proprio partner in occasione del vantaggio giallorosso. Commette il fallo dal quale nasce il decisivo 2-1 della Roma ma in precedenza era stato bravissimo a salvare su Florenzi.



Ha la sfortuna di trovarsi coinvolto nell’azione del gol di Ljajic. L’esperto difensore viene ‘bucato’ inesorabilmente dall’assist di Totti.

Uno dei più continui. Spinge moderatamente ma offre una prestazione ordinata senza gravi errori.

Ammonito nel primo tempo per un fallo sciocco. Resta penalizzato dal giallo e nel resto della gara deve far attenzione ai suoi interventi. Tanta corsa ma a vuoto.

Prestazione anonima per quello che avrebbe dovuto essere il regista della squadra. Si sveglia parzialmente nella ripresa.

Il migliore dei centrocampisti. Non fa cose eccezionali ma nel complesso è quello he ha convinto di più (dall’82’ GALLOPPA – SV).

Gara sconcertante. Non si nota mai se non per un assolo individuale verso la fine del primo tempo. Sostituito nella ripresa (dal 57′ BELFODIL 5 – Esattamente come il compagno. Di lui non si vede neppure l’ombra in qualche azione pericolosa).

Gara dai due volti. Male nel primo tempo dove si dimostra troppo nervoso; meglio nella ripresa dove sfiora il gol e si fa vedere con più continuità.

Il suo gol arriva in modo casuale nel senso che prima dello stacco vincente non si nota più di tanto. Ha il merito di far patire la Roma fino al 89′. (dal 72′ COSTA 6  – Effettua senza errori il suo compito nel finale di gara).

Il Parma ci ricasca. Dopo la vittoria contro il chievo per i ducali ecco un’altra sconfitta. La piazza inizia a bollorare…

Per larghi tratti di gara spettatore non pagante poi decisivo nella ripresa sul tiro di Cassano. Nulla può sullo stacco di De Ceglie.

Stava giocando una partita sufficiente fino a quando si perde De Ceglie in occasione del pareggio del Parma (dal 68′ MAICON 6 – Regala maggiore spinta alla Roma nell’ultima parte di gara. Buoni alcuni suggerimenti per i compagni).

Usa il fisico quando non può sbrogliare le situazioni pericolose con l’eleganza. Ammonito per un fallo su Cassano. 

 Nulla da segnalare sul suo conto. Titolare per l’indisponibilità di Castan e Astori: non fa demeritare i titolari.

Prova convincente de terzino greco. Inizia spingendo molto poi nella ripresa si preoccupa di difendere. Esordio positivo.

Un voto in più per il grandissimo gol che nel finale ha regalato i tre punti alla Roma. La punizione con cui supera Mirante è fantastica: da vedere e rivedere. 

Tanto lavoro sporco in mezzo al campo ma qualche imprecisione di troppo.

L’ex Cagliari è uno che non molla mai e anche questa sera riesce ad arrivare alla sufficienza piena. Cuore e grinta non mancano mai. 

La Freccia Nera potrebbe far male in almeno un paio di circostanze ma non è la serata giusta. Sfiora il gol nella ripresa.

Suo l’assist per l’1-0 iniziale di Ljajic, suoi altri spunti interessanti nel primo tempo. Cala lentamente nella ripresa. (dall’82’ DESTRO 6 – Si conquista un paio di punizioni interessanti fra cui quella per il 2-1 finale).

Prestazione in chiaroscuro. Segna il gol dell’1-0 ma poi non partecipa in modo continuo al gioco proposto dalla squadra. (dal 73′ FLORENZI S.V.)

Porta a casa tre punti e continua la sfida a distanza contro la Juventus. Unico appunto: sarebbe servito maggiore cinismo sotto porta per chiudere prima il match.

Tutto fila liscio come l’olio. Non ci sono episodi dubbi o errori da segnalare.

(Federico Giuliani)