E’ finita 0-1 Genoa-Sampdoria: i blucerchiati vincono il derby della Lanterna grazie ad un gol di Manolo Gabbiadini, che calcia una punizione da destra con parabola che inganna tutta la difesa e Perin, che fa entrare il pallone. Partita bruttina: vediamo allora quali sono stati i top e i flop della sfida secondo le pagelle dei vari quotidiani. Degli undici rossoblu è forse l’unico che tiene un livello alto per tutto il tempo; esce stremato dopo aver pressato a tutto campo recuperando un’infinità di palloni. Più continuo di Perotti che si è acceso a intermittenza, o di Kucka che solo a sprazzi si è fatto vedere. Difficile indicare un vero flop; diciamo che nessuno ha particolarmente brillato. Mandato in campo per aumentare il tonnellaggio offensivo, il lodigiano si è nascosto tra le linee senza mai riuscire a incidere a dovere. Condivide questa palma con Gabbiadini, il matchwinner, e Viviano che pur senza strafare ha tenuto a galla la Sampdoria con un paio di parate. Ottima la prova del centrale di proprietà della Roma, che spesso si trova in uno contro uno contro Perotti o Pinilla ma riesce ad arginarli come un veterano. Della Sampdoria è forse l’unico poco brillante; non riesce ad esprimere il suo talento e rimane troppo spesso sullle sue. Non che demeriti del tutto, ma da lui ci saremmo aspettati di più.
C’è poco da raccontare nel primo tempo, quando il Genoa prova a fare la gara e mette dentro molti palloni trovando un Romagnoli titanico e un Silvestre sempre attento. L’unica occasione se la procura Pinilla di testa, ma per Viviano è facile intervenire in presa bassa. La Samp contiene e non riesce a sfondare in avanti. Gara equilibrata e noiosa, tanto agonismo e poche occasioni da rete. Esce dopo appena undici minuti Regini per un problema fisico, al suo posto Mesbah per ora un pò in difficoltà in entrambe le fasi di gioco. Nella ripresa la Samp cerca di cambiare la partita con alcune giocate e tanta voglia di fare bene. Non ci si diverte e le due squadre non creano molto, ma lottano tutti e ventidue in campo. Gasperini si gioca la carta Matri, che inserisce dopo un’ora al posto di Kucka. L’ex attaccante di Juventus e Milan però non riesce a incidere. La gara la decide una punizione di Manolo Gabbiadini, che dopo una partita anonima calcia da fermo con un pallone che taglia tutta l’area di rigore e si infila alla destra di Mattia Perin. Non succederà più nulla anche se il grifone ci proverà fino alla fine.
Partita brutta senza se e senza ma. Certo l’agonismo non manca, ma assistiamo a poche occasioni da gol e a poco spettacolo. L’unico momento in cui la partita si accende è la punizione di Gabbiadini.
Il Genoa gioca un buon primo tempo, intenso e di grande quantità. Mancano le occasioni davanti e la lucidità sotto porta. Nella ripresa la squadra si eclissa e paga dazio pesante.
La gara la decide una magia di Gabbiadini, ma non c’è molto da dire di una partita anonima giocata con grande intensità si ma poca qualità-
E’ bravissimo a gestire la gara, senza sbavature e senza far sì che i momenti difficili si sfoghino in tensione. Gestisce la gara alla perfezione.
C’è poco da raccontare nel primo tempo, quando il Genoa prova a fare la gara e mette dentro molti palloni trovando un Romagnoli (7) titanico e un Silvestre (6.5) sempre attento. L’unica occasione se la procura Pinilla (6) di testa, ma per Viviano (6) è facile intervenire in presa bassa. La Samp contiene e non riesce a sfondare in avanti. Gara equilibrata e noiosa, tanto agonismo e poche occasioni da rete. Esce dopo appena undici minuti Regini (sv) per un problema fisico, al suo posto Mesbah (5.5) per ora un pò in difficoltà in entrambe le fasi di gioco.
– E’ uno dei derby più attesi della giornata, ma assistiamo a molti falli e poco gioco. Prima frazione spezzettata e un solo tiro verso la porta.
– Il Genoa fa la partita, ma arrivati sulla tre quarti si perde senza riuscire mai ad arrivare in maniera pericolosa dalle parti di Viviano; – E’ l’unico che prova a fare qualcosa di tutti i 22 effettivi. Salta l’uomo e mette la palla dentro, anche se è poco fortunato. Prestazione convincente, ma brancola nel buio; – Sulla corsia destra non scende praticamente mai, rimanendo troppo largo e sbagliando molti passaggi;
– la Doria gioca dietro e riparte, ma senza fare male agli avversari. Primo tempo mediocre; – Il Genoa mette dentro all’area di rigore palloni in continuazione, ma lui è sempre preciso, sempre in anticipo e puntuale in chiusura. Non si prende un rischio e alza una barriera davanti a Viviano; – Corre in lungo e in largo, ma senza continuità e con poca precisione. Non riesce a fare la differenza come fa di solito;
– In un paio di occasioni la partita si scalda e si rischia la mischia con agitazione, l’arbitro è bravissimo a gestire la situazione senza tirare fuori cartellini ma con la diplomazia.
Genoa
Perin 5.5: un pò sbadato non riesce a tenere alta la concentrazione in una partita che avrebbe meritato più attenzione. Sul gol ha le sue responsabilità;
Roncaglia 5.5: fa a sportellate con Okaka tutta la gara, ma spesso i confronti con l’attaccante li perde;
De Maio 5.5: compie qualche disattenzione di troppo, senza riuscire a giocare ad alto livello nella ripresa. Poco cattivo in occasione del gol;
Burdisso 5.5: la sua grande esperienza non contribuisce a giocare ad alto livello in fase difensiva per i blucerchiati; (70′ Bertolacci sv)
Edenilson 5.5: male sulla corsia destra, dove non riesce mai a saltare l’uomo e a creare superiorità numerica. Difficile la sua gara;
Rincon 6: ha fisico e grande ritmo in mezzo al campo, gioca con spirito e tenacia; (81′ Iago sv)
Sturaro 6: ha fisico e grande qualità, anche se è un pò discontinuo lungo l’arco di questa gara;Antonelli 6: nel primo tempo è bravo sulla corsia a saltare l’uomo e a mettere diversi palloni in mezzo, nella ripresa cala e sbaglia qualcosa anche in fase difensiva;
Perotti 5: ha qualità e numeri, ma non si vede quasi mai. Prestazione negativa;
Pinilla 6: ha fisico e grande intelligenza tattica. E’ l’unico a creare qualche problema dalle parti di Viviano;
Kucka 6.5: Nel primo tempo è l’unico che prova a fare qualcosa di tutti i 22 effettivi. Salta l’uomo e mette la palla dentro, anche se è poco fortunato. Prestazione convincente, ma brancola nel buio. Nella ripresa viene sacrificato per fare spazio a una punta; (60′ Matri 5): entra e non ha un buon impatto sulla gara, rimane troppo tra le linee nascosto e non si va a cercare il pallone;
All. Gasperini 6: le prova tutte, ma alla fine non riesce a cambiare la gara. Male i suoi soprattutto davanti.
Sampdoria
Viviano 6: una parata nel primo tempo su un colpo di testa di Pinilla e poco più;
De Silvestri 6: sulla corsia ha fisico e grande rapidità, non sempre però è preciso soprattutto nei cross al centro;
Silvestre 6.5: ha fisico e grande determinazione. Tiene alta la testa e contrasta prima Pinilla e poi Matri. Partita ordinata;
Romagnoli 7: Il Genoa mette dentro all’area di rigore palloni in continuazione, ma lui è sempre preciso, sempre in anticipo e puntuale in chiusura. Non si prende un rischio e alza una barriera davanti a Viviano. Nella ripresa si vede di meno perchè la Samp attacca, ma è determinante;
Regini sv: sfortunatissimo esce subito per un problema fisico; (11′ Mesbah 6): parte male con un paio di errori, quando perde palla e si fa superare sulla corsia. Nella ripresa è bravo in un paio di diagonali Cresce nel finale;
Soriano 6: ha grandi mezzi tecnici e fisici, anche se oggi va a ritmo alternato. Bravo a tenere però la squadra larga a centrocampo;Palombo 6: perno davanti alla difesa, ha fisico e grande esperienza. Motivatore del gruppo, riesce a tenere i suoi in partita fino alla fine;
Obiang 5.5: non riesce nelle sue solite incursioni, prestazione al di sotto delle sue possibilità; (90′ Krsticic sv): storia bellissima la sua, diventato papà è andato dal bimbo e poi è tornato per mettersi a disposizione perchè anni fa la Samp curò un suo brutto problema di salute;
Gabbiadini 6: prestazione negativa fino al gol, che però decide la gara e fa vincere alla Samp il derby della lanterna; (85′ Sansone sv)
Okaka 6: vince tutti i confronti fisici con Roncaglia, giocando una partita di grande intensità anche se con poche occasioni;
Eder 5.5: Corre in lungo e in largo, ma senza continuità e con poca precisione. Non riesce a fare la differenza come fa di solito;
All. Mihajlovic 6.5: la sua squadra sa soffrire e colpire quando serve. Bravo a tenere alta la tensione fino alla fine. Decide un episodio, ma è bravo a gestire i suoi.