Lamichevole Italia-Olanda, in programma domani sera al San Nicola di Bari, è anche la sfida tra due Commissari Tecnici che hanno ereditato la panchina della rispettiva nazionale dopo i Mondiali. Dopo aver presentato le probabili formazioni, andiamo a conoscere chi sono i selezionatori che metteranno in campo i loro uomini. Luomo che ha riportato la Juventus sul tetto dItalia. Da giocatore 13 stagioni in bianconero vincendo tutto; da allenatore ha iniziato con lArezzo sfiorando una salvezza nonostante la penalizzazione, poi ha riportato il Bari in Seire A facendo lo stesso con il Siena (in mezzo un esonero con lAtalanta, periodo nero). Chiamato dalla Juventus, ha vinto subito migliorandosi in ogni stagione: nel 2013-2014 ha centrato il record di punti in Serie A (102) il record di vittorie interne (19 su 19) e lasciato le briciole agli avversari. Ha però fallito in Europa: dopo aver raggiunto i quarti di finale in Champions League è stato eliminato nel girone per poi uscire in semifinale di Europa League. Lo scorso 15 luglio, al secondo giorno di ritiro estivo, ha clamorosamente rassegnato le dimissioni: motivazione ufficiale, mancanza di stimoli dopo un triennio intensissimo. Carlo Tavecchio, neo presidente della FIGC, non ha esitato a dargli la panchina della Nazionale; saprà essere un ottimo selezionatore dopo essere stato un ottimo allenatore? Uno dei grandi santoni del calcio mondiale, ha fatto benissimo ovunque sia andato. Con il PSV Eindhoven ha vinto tre campionati, tre coppe dOlanda e soprattutto la Coppa dei Campioni; poi è tornato nel primo decennio dei Duemila, centrando altri tre titoli nazionali e una semifinale di Champions League. Al Real Madrid ha vinto la Coppa Intercontinentale, al Chelsea la FA Cup venendo eliminato in semifinale di Champions da un gol di Iniesta al 93 minuto. E però con le nazionali che ha lasciato il segno: ha guidato lOlanda al quarto posto mondiale nel 1998, la Corea del Sud (pur favorita da un arbitraggio fin troppo casalingo) allo stesso risultato eliminando Italia e Spagna (ma qui epocale) e quattro anni più tardi ha portato lAustralia agli ottavi che ha perso contro di noi a un centimetro dai calci di rigore. Nel 2008 ha condotto la Russia sul podio europeo rifilando tre gol alla sua Olanda; dopo un breve periodo con lAnzhi, allora ambizioso ma poi in crisi economica, ha deciso di tornare ad allenare gli orange.



Sarà Salvatore Sirigu a difendere i pali della nostra Nazionale in Italiaq-Olanda, partita amichevole che si gioca questa sera allo stadio San Nicola di Bari. Dalle probabili formazioni esce dunque lui come titolare, e non Gigi Buffon che ha qualche problemino fisico; Sirigu al momento ha 9 presenze con la maglia azzurra. Il suo grande momento è arrivato ai Mondiali dello scorso giugno: il numero 1 e capitano Buffon era acciaccato e per lesordio contro lInghilterra Cesare Prandelli si  affidato al portiere del Paris Saint Germain. Venendo ripagato in pieno: Sirigu ha effettuato ottime parate e permesso allItalia di vincere 2-1, un risultato che purtroppo non è servito per qualificarsi agli ottavi di finale. Non è servito nemmeno a Sirigu, che dalla partita successiva (contro la Costa Rica) è tornato in panchina. Questa sera potrebbe arrivare il suo rilancio: Buffon non è eterno, ha già 36 anni e presto potrebbe appendere i guanti al chiodo, almeno per le gare internazionali. E Salvatore deve dimostrare ad Antonio Conte che il successore è lui.

Mancano poche ore alla partita tra Italia e Olanda  e gli allenatori stanno apportando le ultime modifiche alle formazioni che prendereanno parte alla sfida. Antonio Conte al suo debutto sulla panchina della Nazionale Italiana dovrà fare i conti con la possibile defezione di El Shaarawy, infatti la punta del Milan accusa un fastidio alla caviglia e rischia di saltare la partita. Al suo posto di scalda Zaza apparso in ottima forma alla prima di campionato.

lamichevole che si gioca questa sera allo stadio San Nicola di Bari. Avendo presentato le probabili formazioni, andiamo a scoprire i possibili protagonisti della sfida; ne scegliamo come sempre uno per squadra, osservati speciali o comunque papabili per una grande partita. Ecco chi sono. Se, come sembra, Antonio Conte farà a meno di Mario Balotelli nel corso del suo mandato (o almeno inizialmente), Ciro Immobile potrebbe diventare il nostro uomo di punta (in tutti i sensi) in vista dellEuropeo e del Mondiale 2018. Per ora ha messo insieme 4 apparizioni, giocando anche in Brasile; dopo i 28 gol di Pescara in Serie B ha vissuto un anno difficile a Genova – sponda rossoblu – ma a Torino è esploso con 22 reti e il titolo di capocannoniere del campionato. La Juventus lo ha riscattato, ma poi lha venduto al Borussia Dortmund per 19 milioni; in giallonero deve dimostrare di essere bomber da grande squadra, lazzurro può farlo decollare. Se funziona – lui come i compagni di reparto – siamo a posto per una decina danni. Tra due anni il padre, il mitico Danny, sarà il suo CT; lo ha già avuto come vice durante la gestione Van Gaal. Può essere il simbolo di questa Olanda che affronta la fase di transizione tra il vecchio e il nuovo corso e ha giovani più o meno pronti; a 24 anni Blind ha messo insieme 19 presenze. Van Gaal lo ha voluto al Manchester United e ha sborsato 17,5 milioni di euro per strapparlo allAjax; è un terzino sinistro che può giocare centrale in una difesa a tre o, meglio ancora, da mediano davanti alla difesa. Duttile e bravo con i piedi, rappresenta la gioventù orange che andrà a caccia tra quattro anni del primo alloro iridato dopo tre finali perse.

Italia-Olanda inizia tra poco; grande sfida allo stadio San Nicola di Bari dove le due nazionali si sfidano in una partita amichevole che non vale nulla in termini di trofei o risultati ma che certamente porta prestigio e fiducia. Tra le probabili formazioni siamo andati alla ricerca del giocatore più giovane di ciascuna rosa, perchè le due nazionali hanno unetà media bassa e stanno rinnovando rispetto alle ultime uscite, provando a ricostruire un ciclo vincente. Batte di soli cinque giorni Marco Verratti, che però a differenza sua in nazionale ha già giocato (8 presenze). Perin rappresenta, insieme ai vari Scuffet, Bardi e Leali, il nuovo che avanza tra i pali: per anni si è detto che la nostra scuola di portieri fosse in calo, ora abbiamo almeno quattro-cinque elementi (cè anche Alessio Cragno) pronti alla bisogna (se si avrà il coraggio di farli giocare con costanza). Nato a Latina, Mattia è arrivato nemmeno sedicenne al Genoa; dopo una sola partita in Serie A (vittoria 3-2 contro il Cesena) è andato in Serie B a farsi le ossa, nel Padova; si è alternato con Ivan Pelizzoli giocando leggermente di più (25 partite), poi ha fatto lo stesso a Pescara (29 presenze) perdendo il posto nel finale di stagione. Il Genoa lo ha richiamato e ne ha fatto il suo titolare: 38 partite su 38 e una crescita esponenziale che gli è valsa la grande soddisfazione della chiamata in nazionale per andare ai Mondiali come terzo. Il futuro è suo. E il simbolo dellOlanda che punta sul settore giovanile. Classe 94, ha già 10 presenze in nazionale; non è ancora titolare perchè nel suo ruolo cè concorrenza, ma lo sarà tra poco. Esterno sinistro, ha iniziato nel Moordrecht (dove è nato) ma già a 9 anni era nello Sparta Rotterdam, che gli ha fornito le ali per decollare; nel 2006 il passaggio al PSV Eindhoven (a 12 anni), cinque stagioni nelle giovanili e poi lesordio in prima squadra, dove in tre anni ha collezionato 61 partite (e 19 gol) nella Eredivisie. Ai Mondiali ha giocato: Louis Van Gaal lha messo in campo contro Australia e Cile nel primo turno e lui, guarda un po, lo ha ripagato con un gol a gara. Ecco il segreto dellOlanda: i giovani bravi giocano sempre e comunque. Magari fanno gavetta e apprendistato, ma se meritano il posto vanno in campo.

Nellamichevole del San Nicola di Bari, Italia-Olanda, vedremo allopera due nazionali nuove; se gli orange avevano già in Brasile un gruppo giovane e proiettato al futuro, Antonio Conte per la sua prima partita ha cambiato più di mezza rosa rispetto alla spedizione mondiale di Prandelli; nelle due probabili formazioni troviamo anche alcuni giocatori che non hanno mai vestito la maglia della rispettiva nazionale. Tra gli Azzurri anche i due portieri che danno da riserva a Gigi Buffon, ovvero Mattia Perin (già convocato però) e Daniele Padelli. Ha 23 anni e Cesare Prandelli lo aveva già convocato per i test fisici in primavera, scegliendo però di non portarlo in Brasile. Cresciuto nel vivaio dellAtalanta, quasi una certezza, ha fatto anche un anno di giovanili con la Sampdoria che detenendone il cartellino lo ha mandato in prestito in tre occasioni: con la Juve Stabia ha giocato poco, con il Viareggio sotto la guida di Stefano Cuoghi ha fatto bene (9 gol in 16 partite), nellAscoli pur retrocesso dalla Serie B è esploso (18 reti in un campionato). La Juventus ci ha messo gli occhi sopra, comprandolo e girandone la metà al Sassuolo, compresi i diritti sportivi per la stagione 2013-2014. Qui Zaza ha confermato le attese con 9 gol in 33 partite, che gli sono valse le attenzioni azzurre; i neroverdi lo hanno riscattato dai campioni dItalia per 7,5 milioni di euro e ora cè la sensazione che il suo momento possa essere arrivato. Difficile che giocherà questa sera: è un portiere, e davanti a lui ci sono Cillessen e Krul. Tuttavia Zoet è lunico tra i convocati di Guus Hiddink a non aver ancora giocato una partita con la nazionale, pur avendo 9 presenze nellUnder 19 e 13 nellUnder 21. Un passo avanti lha già fatto: il CT lo ha preferito non solo a Vorm, che era il terzo ai Mondiali, ma anche a Vermeer che in nazionale ha già giocato. Avendo davanti a sè portieri ancora giovani (Cillessen ha 25 anni, Krul 26) dovrà sgomitare per il posto; intanto su di lui ha messo gli occhi il PSV Eindhoven che lo ha acquistato nel 2008 dalle giovanili del Veendam, quando ancora aveva 17 anni. Non trovandogli spazio lo ha mandato in prestito biennale allRKC Waalwijk; qui ha Zoet ha avuto continuità e si è meritato il ritorno a casa. In questa stagione sarà titolare in una squadra che punta il titolo dellEredivisie; se farà il suo potrebbe scalare le gerarchie anche in maglia orange.

Tanti assenti nelle probabili formazioni di Italia-Olanda; alcuni forzati a causa di infortuni (è il caso tra gli altri di Pirlo, Barzagli, Robben e Van der Vaart) ma altri per precisa scelta dei due Commissari Tecnici. Andiamo allora a vedere chi possiamo annoverare tra gli esclusi di lusso. Antonio Conte lha detto subito: Tra un ottimo giocatore ma uomo medio e un buon giocatore ma uomo ottimo scelgo sempre il secondo Tutti hanno capito a chi fosse indirizzato il pensiero: la conferma è arrivata quando Mario Balotelli non è stato chiamato per il doppio impegno di inizio settembre. Doveva essere il grande trascinatore non solo dei Mondiali, ma anche del ciclo futuro azzurro: su di lui Cesare Prandelli aveva costruito il suo attacco. Non è andata così: SuperMario ha steccato e, al di là del campo, ha mostrato un atteggiamento poco consono al momento. E allora Conte, sergente di ferro, ha deciso che per ora può farne a meno. Potrà tornare, Balotelli; del resto ha pur sempre segnato 13 gol in 33 partite con la maglia della nazionale. Tuttavia, dovrà dimostrare non solo di essere un giocatore su cui si può contare, ma anche di aver svoltato a livello caratteriale. Storie diverse. Il primo, appena acquistato dal Napoli, lo ha lanciato Louis Van Gaal: 13 presenze dal febbraio 2013, comprese tre ai Mondiali (da titolare). Tuttavia non ha mai avuto troppo pedigree internazionale e con il nuovo corso ci può stare che sia stato – almeno per ora – accantonato. Il secondo resta un mistero: lo abbiamo visto giocare in Brasile e aveva confermato quanto di buono si dicesse su di lui. Piede educato, visione di gioco, rapidità di pensiero; un regista fatto e finito che a una nazionale come lOlanda può solo fare comodo, magari al fianco di un mastino come De Jong. E invece Hiddink lo ha lasciato a casa; vero che ha solo 23 anni, ma a questa età (De Vrij, Martins Indi, Blind) sono già titolari semi-inamovibili. Paga la concorrenza nel ruolo e la presenza di Sneijder che può fare il playmaker a tutto campo, eppure non ci spieghiamo il perchè non riesca a esplodere con la maglia della sua nazionale. Gioca ancora nel Feyenoord: un altro anno in Eredivisie non potrà che fargli bene. 

Amichevole di lusso domani sera alle ore 20:45 allo stadio San Nicola di Bari: per Italia-Olanda sono stati venduti già quasi 40mila biglietti. Sarà il ritorno di Antonio Conte nella città alla quale regalò il ritorno in Serie A nel 2009, sarà la curiosità per lesordio del salentino come Commissario Tecnico della Nazionale o la presenza degli orange che hanno centrato il terzo posto ai Mondiali dello scorso luglio; sta di fatto che cè grande attesa per questa partita, per entrambe una preparazione alla prima sfida delle qualificazioni allEuropeo 2016 (lItalia giocherà martedi a Oslo, contro la Norvegia).

CT nuovo, convocazioni nuove: rispetto ai 23 che hanno partecipato ai Mondiali, Antonio Conte ha convocato 13 giocatori differenti. Sono poi diventati 14: Gabriel Paletta infatti è rientrato a Parma a causa di una lombosciatalgia ed è stato sostituito da Angelo Ogbonna. Laltro cambio riguarda Pablo Daniel Osvaldo, che ha uninfiammazione allanca: il suo posto è stato preso da Fabio Quagliarella, una chiamata che ha lasciato molte perplessità visto il complicato rapporto che lo stabiese ha avuto con Conte negli anni alla Juventus. A dire il vero il diretto interessato ha subito precisato che problemi non ce ne sono mai stati; sia come sia, torna in nazionale dopo 4 anni. Conte punta sui giovani: richiamato Stephan El Shaarawy, cè anche Simone Zaza che aveva già partecipato ai test fisici della scorsa primavera con Cesare Prandelli. La prima formazione del nuovo CT sarà fedele allo schema proposto in bianconero: un 3-5-2 con Buffon in porta e una difesa guidata da Bonucci che avrà come sparring partner Ranocchia e Astori. Sulle corsie laterali probabile utilizzo di Candreva e uno tra De Sciglio e Pasqual, mentre in mezzo stante lassenza per infortunio di Pirlo sarà De Rossi ad agire da perno davanti alla retroguardia, con Marchisio e Parolo a preoccuparsi degli inserimenti senza palla sfruttando i movimenti degli attaccanti. Quasi certo del posto Ciro Immobile che agirà da prima punta, al suo fianco El Shaarawy è favorito su Giovinco, altro grande ritorno in azzurro.  

Grande ritorno in casa Olanda: dopo laddio di Louis Van Gaal erano in molti a scommettere sulla promozione di Danny Blind, già vice nel corso dei Mondiali. Invece, la federazione ha chiamato Guus Hiddink: grande allenatore che con gli orange aveva raggiunto il quarto posto a Francia 1998. Per la sua prima ci sono assenze importanti: Ron Vlaar, grande protagonista in Brasile, si è infortunato nel corso del ritiro ed è stato rimandato a casa (al suo posto Van Dijk, centrale del Celtic). Fuori causa anche tre senatori come Arjen Robben, Rafael Van der Vaart (già assente ai Mondiali) e Klaas-Jan Huntelaar; unoccasione per vedere allopera Luciano Narsingh, 23enne ala destra del PSV Eindhoven. Non figurano nellelenco, oltre a Kevin Strootman fermo da marzo, il nuovo acquisto del Napoli Jonathan De Guzman (gli è stato preferito Ibrahim Afellay, pur se il ruolo è diverso) così come è confermata lassenza di Maarten Stekelenburg, ormai fuori dal giro della nazionale. Il gruppo rimane sostanzialmente quello visto in Coppa del Mondo: anche la formazione sarà molto simile, con la probabile conferma di Cillessen tra i pali e Van Persie ad agire da prima punta. Cambia il modulo: Hiddink dovrebbe ripristinare il 4-2-3-1 arretrando Janmaat e Daley Blind sulla linea dei difensori (centrali Martins Indi e probabilmente De Vrij), in mediana agiranno Nigel De Jong e Georginio Wijnaldum, che ha ben impressionato ai Mondiali (cè anche Klaassen che però è più offensivo). Dietro Van Persie sicuro del posto Wesley Sneijder, sulle corsie vista lassenza di Robben è corsa aperta ai due posti. Lens parte con unincollatura di vantaggio su Memphis Depay, dallaltra parte potrebbe esserci leterno Dirk Kuyt.

 

 Buffon; Ranocchia, Bonucci, Astori; Candreva, Parolo, De Rossi, Marchisio, De Sciglio; Immobile, El Shaarawy. Antonio Conte

A disposizione: Padelli, Perin, Sirigu, Pasqual, Darmian, Maggio, Florenzi, Giaccherini, Poli, Verratti, Destro, Giovinco, Zaza 

Squalificati: –

Indisponibili: Barzagli, Paletta, Chiellini, Pirlo, Osvaldo

 Cillessen; Janmaat, De Vrij, Martins Indi, Blind; N. De Jong, Wijnaldum; Kuyt, Sneijder, Lens; Van Persie. Guus Hiddink

A disposizione: Krul, Zoet, Van der Wiel, Van Dijk, Pieters, Veltman, Verhaegh, Fer, Klaassen, Afellay, Depay, Narsingh

Squalificati: –

Indisponibili: Vlaar, Strootman, Van der Vaart, Robben, Huntelaar