La sfida del ‘Parco dei Principi’ tra Psg e Barça è terminata 3-2 in favore dei parigini. E’ stata una gara bellissima, i padroni di casa si sono rivelati più cinici, la squadra di Enrique più bella ma meno concreta. Lo dimostrano parte dei dati relativi alle statistiche; Psg con un possesso palla pari al 37% contro il 63% del Barcellona. Tante le emozioni e le occasioni da gol, ben 26 i tiri totali di cui 7 in porta. Più precisa la squadra Francese arrivata in porta 5 volte contre le 2 di Messi e compagni. Il Barcellona ha avuto un fraseggio più fluido con 643 passaggi completati, il Psg 354. La qualità dei singoli calciatori ha fatto si che entrambe le compagini risultassero molto ordinate con la palla tra i piedi: 84% la precisione dei passaggi da parte della squadra di Blanc, 91% per gli Spagnoli. In tutta la gara sono stati battuti 12 calci d’angolo, 4 in favore del Psg 8 in favore del Barcellona che ha avuto superiorità pure nei falli commessi. Il direttore di gara Rizzoli ha fischiato per 17 volte, estraendo anche qualche cartellino giallo. Serata di grande spettacolo sia in campo che sugli spalti, dove per questa notte di Champions, erano presenti quasi 50mila spettatori.



LE DICHIARAZIONI – Soddisfatto e fiero dell’impresa dei suoi, Blanc ha così commentato la vittoria sul Barcellona: “I ragazzi hanno giocato una partita straordinaria dal punto di vista collettivo. In Champions si mette in campo più determinazione, ci sono più motivazioni: senza queste, stasera avremmo perso contro una grande squadra come il Barcellona”. Umore nero, invece, per il tecnico del Barcellona Luis Enrique che si è assunto le proprie responsabilità: “Abbiamo affrontato un avversario di pari livello. E’ stato un bel match, negli ultimi 25 minuti abbiamo provato a pareggiare. Non dico che non meritiamo la sconfitta, però un pareggio sarebbe stato il risultato più giusto. I giocatori hanno interpretato bene la gara, il principale responsabile di questa sconfitta sono io. Il PSG non mi ha sorpreso, conoscevo il loro potenziale. Sono una delle candidate per vincere la Champions”.

Clamoroso: la partita al Parco dei Principi non è ancora chiusa. Si tratta del settimo gol stagionale per Neymar: distrazione della difesa del PSG su un cross dalla destra di Dani Alves. Messi prova a prendere il tempo al difensore ma non raggiunge il pallone, dietro di lui il brasiliano è liberissimo: stop e piatto alla sinistra dellincolpevole Sirigu, conclusione di giustezza che riapre i conti.



Grande avvio di secondo tempo per il PSG, che si porta sul 3-1 forse chiudendo la partita. Grande azione sulla destra: Pastore si gira e trova il taglio esterno di Van Der Wiel, puntuale il cross basso che scorre verso larea di rigore. Cavani non ci arriva ma anche lallungo di Dani Alves è in ritardo: tocca a Matuidi spingere in porta un pallone che passa sotto le gambe del pover ter Stegen.

Al 27 minuto di gioco il PSG torna in vantaggio. Segna Marco Verratti: incredibile a dirsi. il pescarese segna di testa su azione di calcio dangolo. Battuto come al solito da Lucas Moura, dalla destra: il pallone spiove sul secondo palo, male Rakitic che forse battezzando fuori la traiettoria non si cura di Verratti che invece è lì e, senza nemmeno saltare, deve soltanto infilare la palla in porta.



Pareggio immediato del Barcellona, al 12′ minuto di gioco: azione vecchio stampo con sprazzi di modernità per i blaugrana. La avvia Neymar, che vede lo spazio e si lancia; pallone per Messi che ha preso il corridoio centrale, apertura a sinistra per Iniesta che di prima intenzione serve nuovamente la Pulce chiudendo il triangolo in velocità, sempre di prima la Pulce cerca l’angolo alla sinistra di Sirigu e lo trova.

Il PSG si porta in vantaggio al 10′ minuto di gioco: punizione dalla sinistra battuta da Lucas nel cuore dell’area di rigore, Mascherano non riesce ad allontanare e David Luiz si avventa sul pallone; bravo a sfruttare il rimpallo e girarsi di scatto per piazzare un sinistro incrociato che, da pochi passi, lascia immobile ter Stegen per il primo gol subito dal Barcellona in stagione.

PSG-Barcellona, una grande partita. Valida per la seconda giornata del gruppo F di Champions League 2014-2015, torna a giocarsi al Parco dei Principi a un anno e mezzo di distanza dallultima volta. Erano, allora, quarti di finale: la matricola Paris Saint-Germain sfidava il colosso blaugrana, cinque semifinali consecutive e tre trionfi in sei anni. Eppure ne uscì una partita equilibrata, che i transalpini avrebbero anche potuto condurre in porto: al Parco dei Principi si giocò allandata, il Barcellona (in maglia giallo-arancio) passò per primo con Leo Messi ma Zlatan Ibrahimovic timbrò il più classico dei gol dellex. Quando sembrava finita 1-1 i catalani ottennero un calcio di rigore: lo segnò Xavi, importantissimo gol in trasferta per una vittoria che non si verificò, perchè in pieno recupero Blaise Matuidi trovò una conclusione che, deviata, ingannò Victor Valdes. 2-2 a Parigi: nel ritorno al Camp Nou il minor numero di gol in trasferta avrebbe condannato il PSG. Che ci riprova stasera, anche se siamo solo al girone eliminatorio – 

Alle ore 20:45 di questa sera si gioca PSG-Barcellona, partita valida per la seconda giornata del gruppo F di Champions League 2014-2015. Una sfida che era già andata in scena nella massima competizione europea; due volte ai quarti di finale nel 1995 e nel 2012, e con una qualificazione per parte. Ma l’episodio più illustre rimane senza dubbio quello legato alla finale di Coppa delle Coppe 1996-1997, se non altro per “celebrare” una competizione che oggi non c’è più. Si giocò a Rotterdam il 14 maggio; in campo nomi che oggi fanno più o meno parte della storia, basta leggere le due formazioni. Per il Lama; Fournier, N’Gotty, Le Guen, Domi; Leroy, Guérin, Raì, Cauet; Loko, Leonardo. Per il Barcellona Vitor Baia; Ferrer, Abelardo, Fernando Couto, Sergi; Guardiola, Popescu, De La Pena; Luis Enrique, Figo, Ronaldo. Hristo Stoichkov si alzò dalla panchina, ma non ci fu bisogno del suo apporto: vinsero i blaugrana, quella sera in campo con una maglia verde (poi riproposta nel corso degli anni) grazie a un calcio di rigore trasformato da Ronaldo al 36′ del primo tempo. Il risultato non cambiò più, e così i catalani misero in bacheca la quarta Coppa delle Coppe, centrando un record assoluto poi rimasto tale, anche grazie alla scomparsa di una coppa che è stata “inglobata” nella nuova Europa League.

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