Sarà lo stadio San Nicola di Bari a battezzare la nuova gestione della nazionale di calcio, quella targata Antonio Conte. Giovedì 4 settembre 2014 alle ore 20:45 si gioca l’amichevole Italia-Olanda, prima esibizione degli azzurri dopo la delusione agli ultimi mondiali. Il neo ct ha già sorpreso escludendo Balotelli dalle convocazioni e rispolverando alcuni suoi fedelissimi, come Giaccherini e Giovinco. Martedì 9 l’Italia tornerà in campo per la prima partita di qualificazione a Euro 2016, a Oslo contro la Norvegia. I Tulipani sono reduci dal terzo posto nella Coppa del Mondo e come noi hanno cambiato allenatore: Van Gaal è tornato ad allenare un club accettando l’offerta del Manchester United, al suo posto è stato richiamato Guus Hiddink che aveva già allenato la nazionale olandese, dal 1995 fino ai mondiali di Francia ’98. Per introdurci ai temi di Italia-Olanda ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva Sandro Mazzola.



Italia-Olanda, la prima di Conte: che partita si aspetta? Avrà sicuramente qualcosa di particolare. Quando inizia un ciclo nuovo c’è sempre un’atmosfera speciale, il fatto che Conte siederà sulla panchina azzurra carica il match di attesa.

Per il nuovo ct l’amichevole è già la priva generale in vista della prima ufficiale, con la Norvegia? No, considerando che è la prima assoluta della sua gestione penso che farà storia a sè, Conte sarà concentrato a battere l’Olanda provando i giocatori che ha convocato. L’incontro con la Norvegia verrà dopo a sarà un’altra storia, oltre che un altro clima perché giocheremo in trasferta.



Si attende una nazionale in stile-Conte, come la sua Juventus? Ci vorrà tempo prima che la nazionale acquisti l’impronta più caratteristica del nuovo allenatore. Veniamo dalla gestione Prandelli che utilizzava anche la difesa a quattro, credo che bisognerà aspettare un pò prima che il modulo di Conte funzioni a memoria. Magari emergerà subito una mentalità simile a quella della sua Juventus, per tutto il resto ci vorrà pazienza.

In ogni caso subito un test difficile, contro l’Olanda reduce dal terzo posto ai mondiali. Non sarà una partita facile, l’Olanda ha mostrato un calcio efficace in Brasile e ha tanti giocatori con talento e istruzione tattica. Anche loro hanno cambiato allenatore e vorranno cominciare con il piede giusto.



Sarà però assente Arjen Robben: questo potrà condizionare gli Oranje? Sì perché Robben fa parte di quella ristretta cerchia di giocatori che possono risolvere le partite da soli. E’ un giocatore capace di fare la differenza e il fatto che non ci sia costringerà l’Olanda a cercare risorse alternative.

Si può già dire che l’Olanda sarà una delle protagoniste a Francia 2016? Credo che su questo ci siano pochi dubbi, sono convinto che si qualificherà e si presenterà ai nastri di partenza del torneo come una delle squadre più forti.

Il suo pronostico per Italia-Olanda? Non lo so, più che il risultato in questa prima partita dell’era Conte sarà fondamentale esprimere un gioco convincente, una approccio positivo alla gara. Poi è logico che in Norvegia dovremo vincere.

(Franco Vittadini)