La giornata di sabato agli Us Open 2014 sarà ricordata come incredibile e forse irripetibile: la finale del torneo maschile di Flushing Meadows, ultimo Slam stagionale, sarà Kei Nishikori-Marin Cilic. E lultimo atto che non ti aspetti, non tanto per i nomi che ci arrivano (per entrambi si tratta della prima finale di un Major in carriera, e se è per questo non erano mai nemmeno arrivati in semifinale) quanto per il fatto che per andare a giocarsi il titolo sullArthur Ashe hanno battuto le prime due teste di serie, che sembravano lanciati verso una resa dei conti scontata e che avrebbe fatto da rivincita della finale giocata un paio di mesi fa a Wimbledon. E invece no: Novak Djokovic ha trovato una delle sue rarissime giornate storte. Il serbo di solito quando arriva dalle parti delle semifinali è una sentenza (ne aveva vinte 14 perdendone 8 prima di ieri, ma quattro di queste otto le aveva perse prima del 2009 e cioè quando aveva 20 anni); ma il caldo torrido di New York ha dato molto più fastidio a lui che allavversario. E finita : fatale il terzo set, nel quale Nole non è riuscito a scrollarsi di dosso il giapponese e ha finito con il perdere al tie break. Emozionatissimo Michael Chang in tribuna, molto più del suo allievo che adesso ha la possibilità di prendersi il primo Slam della carriera. Ma non sarà facile: la stessa opportunità ce lavrà Cilic, un gigante che già qualche anno fa aveva approcciato la Top Ten ATP ma non aveva avuto la costanza di rimanerci. Sembrava destinato a una carriera mediocre con qualche picco; qui ha trovato le due settimane della vita e ieri è stato semplicemente perfetto schiantando Roger Federer. Il punteggio dice tutto: . Roger è andato sotto da subito, ha subito un fuoco di fila croato pur tenendo a servizio (12 ace a 13); i vincenti sono 43-28 e, pur avendo sbagliato meno (17 errori non forzati contro 23) Federer non ha mai trovato il ritmo. E una sconfitta dolorosa: senza Rafa Nadal, con Andy Murray eliminato e Novak Djokovic fuori dalla finale, sembrava che la vittoria in rimonta contro Gael Monfils fosse un segno del destino, e quei due match point annullati la strada verso il diciottesimo Major della carriera. Non sarà così: lo svizzero ci riproverà a Melbourne, ma questa per lui è una brutta botta. Per quanto riguarda la finale, basti un dato: era dagli Australian Open 2005 (Safin-Hewitt) che uno tra Djokovic, Federer e Nadal non arrivava in finale di uno Slam. Se è davvero una svolta allinterno del tennis maschile, lo vedremo con il tempo. Intanto brutte notizie sono arrivate dalla finale del doppio femminile: la coppia Martina Hingis/Flavia Pennetta è stata battuta in finale dalle russe Ekaterina Makarova/Elena Vesnina, non riuscendo a vincere uno Slam che sarebbe stato storico per entrambe. Il punteggio è stato di : per le due russe si tratta del secondo Major in carriera dopo il Roland Garros 2013.
Semifinali maschili a Flushing Meadows: stanno giungendo a conclusione gli Us Open 2014, sono rimasti in corsa in quattro ed entro la tarda notte italiana conosceremo i nomi dei due giocatori che si sfideranno lunedi allArthur Ashe Stadium per il titolo dello Slam di New York. Le due semifinali sono inedite: basti pensare che la metà dei tennisti in gara si trova per la prima volta a questo punto di un tabellone di un Major, e leggendo i nomi non si fatica a scoprire chi siano. Andiamo per gradi: nella parte alta del tabellone è Novak Djokovic-Kei Nishikori. Il serbo è il numero 1 al mondo, ha vinto questo torneo nel 2011 (il suo anno doro) ma ha giocato altre due finali, compresa una a 20 anni (nel 2007) e le ultime due, perse rispettivamente contro Andy Murray e Rafa Nadal. In più Nole ha un ruolino di marcia impressionante negli Slam: ha raggiunto almeno i quarti di finale nelle ultime 22 occasioni, 29 nelle ultime 32. Ha giocato 14 finali, vincendone esattamente la metà; lui stesso ha confessato, con il trofeo di Wimbledon 2014 in mano, che aveva iniziato a dubitare delle sue capacità di clutcher dopo aver perso qualche ultimo atto di troppo nei Major. Parte strafavorito contro Nishikori, ma attenzione: il giapponese allenato da Michael Chang è il primo del suo Paese ad aver raggiunto una semifinale Slam negli ultimi 96 anni, dunque il primo in assoluto nellera Open. Ha battuto avversari sulla carta più quotati come Milos Raonic e, soprattutto, Stanislas Wawrinka ed è in costante miglioramento questanno, avendo raggiunto la Top Ten e la finale di Madrid dove era pienamente in partita contro Nadal prima del ritiro per infortunio. I precedenti contro Djokovic sono 1-1: risalgono al 2010 e 2011 e dunque non fanno troppo testo, questanno i due si sarebbero dovuti affrontare nella semifinale del Master 1000 di Miami ma NIshikori si ritirò prima di scendere in campo. Nella parte bassa del tabellone è Marin Cilic-Roger Federer. Lo svizzero ha vinto gli Us Open tra il 2004 e il 2008 ma dallanno seguente, quando fu battuto da Juan Martin Del Potro, non è più tornato in finale. Ha giocato 34 semifinali Slam in carriera, ne ha 22 consecutive tra gli Australian Open 2004 e quelli 2010, tra Wimbledon 2005 e gli Us Open 2009 ha giocato 10 finali in successione nei Major (otto vinte) e il numero sale a 18 su 19 fino agli Australian Open 2010 (12 titoli). Vincendo Flushing Meadows porterebbe a casa il sesto titolo qui (sarebbe record assoluto nellera Open) e il diciottesimo Slam. Marin Cilic è in semifinale per la prima volta nella sua carriera: è già stato un Top Ten, ma i suoi acuti si limitano ai quarti di finale che aveva centrato in questo torneo nel 2009 e 2012 e alla finale raggiunta lo scorso anno al Queens, il torneo di preparazione per Wimbledon. I quarti ai Championships di questanno dovevano però essere un segnale di avviso: il croato sta giocando un grande tennis con alta percentuale di prime palle in campo e una solidità mentale che gli permette di non abbattersi alle prime difficoltà, come prima gli succedeva. Tuttavia, è chiaro che Federer parta nettamente favorito: in cinque precedenti Cilic non lha mai battuto, vincendo soltanto due set su un totale di 13 giocati. Però a Toronto, a inizio agosto, il croato è andato molto vicino al colpaccio (7-6 6-7 6-4 per lo svizzero) e negli Slam lunico precedente è del 2011, guardacaso agli Us Open; e fu una delle due volte in cui Cilic vinse un set. Oggi però è anche la giornata di Flavia Pennetta: la brindisina è nella finale del doppio con Martina Hingis, una gran bella coppia che potrebbe mettere le mani sullo Slam. Per Flavia sarebbe il secondo nel doppio (dopo gli Australian Open 2011, vinti con Gisela Dulko), per la Hingis il primo titolo dopo 12 anni (doppio a Melbourne, con Anna Kournikova) e il decimo titolo (sedicesimo in totale nei Major, ce n’è uno anche nel doppio misto). Qui la Hingis ha già trionfato in doppio nel 1998, quando fece il Grande Slam in questa specialità: la sua compagna era Jana Novotna. Le avversarie però partono favorite: la coppia russa Ekaterina Makarova/Elena Vesnina ha vinto il Roland Garros di un anno fa (contro Errani/Vinci) e giocato la finale degli Australian Open 2014 (sconfitte dalle Cichi). Gli incontri di oggi possono essere seguiti su Eurosport, che trovate dallagosto dello scorso anno al numero 384 del vostro televisore; oppure al 210 del pacchetto Sky, che allo stesso modo permette di accedere alle immagini. Qualora non abbiate a disposizione un televisore potrete sempre fare affidamento allo streaming video, che è garantito in caso di abbonamento a Sky da unapplicazione fornita in modo gratuito, che è Sky Go ed è attivabile su PC, tablet o smartphone. Il terzo sistema per rimanere sempre aggiornati con i risultati dei match in corso è quello dei social network: ATP World Tour e sono le pagine Facebook ufficiali dei circuiti maschile e femminile, il loro corrispettivo su Twitter è @ATPWorldTour e . E ancora: facebook.com/usopentennis è il profilo Facebook del torneo, su Twitter trovate invece la pagina @usopen.