Ha vinto la quattordicesima tappa della Vuelta 2014 al termine di una salita finale terribile, con una pendenza che ha toccato punte del 21% e logicamente non poteva generare distacchi clamorosi. E’ sostanzialmente il motivo per cui il canadese ha vinto: Oliver Zaugg ha provato l’impresa solitaria e ce l’aveva quasi fatta, ma non aveva fatto i conti con il passo regolare del vincitore del Giro d’Italia 2013 che inesorabilmente gli ha mangiato via via sempre più secondi e l’ha ripreso e passato ai 150 metri. Dietro si è aperta la battaglia per la classifica generale: Alberto Contador ha tenuto, perdendo solo una manciata di secondi rispetto a uno strepitoso Chris Froome che, fedele ai propositi della vigilia, ha tenuto un passo da cronometro senza rispondere ai primi attacchi ma poi ha saputo riportarsi sulla maglia rossa, su Purito Rodriguez e su un ottimo Fabio Aru. Chi ci ha rimesso è stato Alejandro Valverde, che è rimasto comunque in corsa ma perdendo altri secondi preziosi.
Ha vinto la quattordicesima tappa della Vuelta 2014. Una bella soddisfazione per il canadese della Garmin-Sharp, al centro di polemiche sulla presunta “bici a motore” negli ultimi giorni: è stato lui il migliore tra i fuggitivi da lontano sulla durissima salita finale verso l’arrivo di La Camperona/Valle de Sabero, beffando nel finale lo svizzero Oliver Zaugg. Il vincitore del Giro 2012 era stato il primo ad attaccare, ma poi se n’era andato Zaugg che sembrava destinato alla vittoria. Invece, sulle pendenze impossibili degli ultimi km è tornato fortissimo Hesjedal, che così è andato a conquistare il successo di tappa. Dietro è stata battaglia anche tra i big della classifica generale: alla fine il migliore è stato Chris Froome, che non ha reagito ai primi allunghi degli spagnoli ma alla fine ha avuto ragione con il suo ritmo, regolare ma molto alto, rispetto agli scatti degli iberici. Tutti comunque racchiusi in pochissimi secondi sono arrivati anche Joaquin Rodriguez, il leader Alberto Contador che ha conservato la maglia rossa e il nostro Fabio Aru, ancora una volta grande protagonista e al livello dei big. Gli sconfitti di giornata sono Alejandro Valverde, che ha perso 29″ da Froome e 22″ da Contador, ma soprattutto Rigoberto Uran, che ha perso un minuto. Tra i protagonisti anche Damiano Caruso e Giampaolo Caruso, che sono arrivati praticamente insieme proprio ad Uran.
La fuga che sta caratterizzando la quattordicesima tappa della Vuelta 2014 è formata ora da 12 atleti, selezionati dalla salita del Puerto de San Glorio. Dunque dell’iniziale gruppo di 23 sono rimasti circa la metà. Si tratta di Carlos Verona, Romain Sicard, Ryder Hesjedal, Imanol Erviti, Bart De Clercq, Oliver Zaugg, Adam Hansen, David Arroyo, Louis Meintjes, Yannick Martinez, Luis León Sanchez e Alexandr Kolobnev. Per loro il vantaggio è di oltre cinque minuti sul gruppo con i big della classifica generale quando mancano circa 40 km all’arrivo, quindi è probabile che possano essere proprio loro a giocarsi il successo di tappa sulla salita finale, dove comunque si muoveranno anche tutti i protagonisti più attesi.
La fuga di ben 23 corridori che ha caratterizzato la prima parte della quattordicesima tappa della Vuelta 2014 è esplosa sulla salita del Puerto de San Glorio, Gpm di prima categoria che costituisce la principale difficoltà della tappa prima ovviamente della salita finale. Infatti i due spagnoli David Arroyo e Luis León Sanchez sono rimasti in testa da soli, anche se il loro vantaggio sugli altri attaccanti è ancora ridotto. Dietro per la precisione sono rimasti in 13, mentre gli altri sono più in difficoltà. La situazione è comunque ancora apertissima, in attesa che si muovano i big della classifica generale. Intanto è da segnalare il ritiro di Peter Sagan: una Vuelta davvero pessima per lo slovacco della Cannondale, brutta notizia anche in vista del Mondiale per lui.
Una fuga di ben 23 corridori continua ad animare la quattordicesima tappa della Vuelta 2014. Si tratta di Jose Rodolfo Serpa Perez, Carlos Verona, Tom Boonen, Romain Sicard, Ryder Hesjedal, Imanol Erviti, Bart De Clercq, Przemyslaw Niemiec, Jaco Venter, Oliver Zaugg, Adam Hansen, Robert Wagner, Luke Rowe, David Arroyo, Fabio Felline (l’unico italiano), Louis Meintjes, Yannick Martinez, Jacques Van Rensburg, Johannes Frohlinger, Guillaume Levarlet, Sergio Miguel Paulinho, Luis León Sanchez e Alexandr Kolobnev. Per loro un vantaggio sul gruppo di circa cinque minuti e mezzo: qualcuno potrebbe anche puntare ad arrivare fino al traguardo, anche se sulla salita finale ci sarà grande bagarre fra i big della classifica generale. Già passato il Gpm di Collada de la Hoz: primo posto per Luis Leon Sanchez, che è tra quelli che possono sognare.
Una fuga di ben 23 corridori anima la prima parte della quattordicesima tappa della Vuelta 2014. Si tratta di Jose Rodolfo Serpa Perez, Carlos Verona, Tom Boonen, Romain Sicard, Ryder Hesjedal, Imanol Erviti, Bart De Clercq, Przemyslaw Niemiec, Jaco Venter, Oliver Zaugg, Adam Hansen, Robert Wagner, Luke Rowe, David Arroyo, Fabio Felline, Louis Meintjes, Yannick Martinez, Jacques Van Rensburg, Johannes Frohlinger, Guillaume Levarlet, Sergio Miguel Paulinho, Luis León Sanchez e Alexandr Kolobnev. Non mancano nomi di ottimo livello, quindi la giornata si annuncia interessante fin da subito perché probabilmente il gruppo non concederà molto spazio. Staremo a vedere, ma il trittico di montagna è partito subito forte…
La Vuelta 2014, edizione numero 69 del Giro di Spagna di ciclismo, entra da oggi (sabato 6 settembre) nella sua fase decisiva, visto che fino a lunedì sono previsti tre arrivi in salita consecutivi. Dunque oggi ci attende la quattordicesima tappa, che è la Santander-La Camperona/Valle de Sabero di 200,8 km. Sarà la prima di tante giornate molto importanti per la classifica generale, che al momento vede distacchi ancora contenuti fra tutti i big: a partire da oggi, ne sapremo sicuramente di più su chi potrà vincere questa edizione della Vuelta. Andiamo allora ad esaminare più nel dettaglio il percorso della frazione odierna. La partenza sarà da Santander, capoluogo della Cantabria, alle ore 12.15. Il gruppo si dirigerà dall’oceano verso l’interno della Spagna, e presto si comincerà a salire. Al km 35,7 ecco il primo sprint intermedio in località Cabezon de la Sal (il secondo sarà a Riano, km 159,6), ma soprattutto al km 77,5 ecco il culmine della salita della Collada de la Hoz, un Gpm di seconda categoria che è l’annuncio delle tante salite che attenderanno i corridori oggi e anche nei prossimi due giorni. Più impegnativo sarà il Puerto de San Glorio (km 130,9), un Gpm di prima categoria salita di ben 21 km ma al 5,8% di pendenza media che porterà la corsa nella regione della Castiglia e Leon, ma tutto si deciderà sulla salita finale. Impossibile che i big si muovano prima, visto che dopo il San Glorio ci saranno 50 km di pianura. Dunque per lo spettacolo appuntamento sulla salita verso l’arrivo di La Camperona. Si tratta di una ascesa non molto lunga (8,3 km) e nel tratto iniziale nemmeno troppo impegnativa, ma che diventa sempre più difficile più si sale: negli ultimi 2 km si va addirittura oltre il 15% di pendenza, con punte fino ad un massimo del . Per sintetizzare potremmo dire che si tratta di una tappa globalmente non durissima (le prossime lo saranno di più), ma nel gran finale certamente ne vedremo delle belle. La Vuelta viene trasmessa in diretta tv su Eurosport, canale tematico europeo disponibile sia nel pacchetto satellitare di Sky (numero 210) sia in quello digitale terrestre di Mediaset Premium (numero 384). In streaming video l’appuntamento sarà dunque con i servizi offerti ai rispettivi abbonati da Sky Go, Premium Play ed Eurosport Player. Per quanto riguarda la quattordicesima tappa Santander-La Camperona/Valle de Sabero, il collegamento avrà inizio già dalle ore 15.00, mentre l’arrivo è come sempre previsto tra le ore 17.30 e le 18.00. Meteo: giornata gradevole nella prima parte, ma in salita le temperature si abbasseranno e soprattutto ci sarà rischio di pioggia. Informazioni importanti sulla corsa spagnola saranno disponibili anche sui social network: su Facebook la pagina ufficiale è Vuelta a España, mentre l’account ufficiale Twitter è @lavuelta.
: 1. Ryder Hesjedal (Can, Garmin-Sharp) in 5h18’10”; 2. Oliver Zaugg (Svi) a 10”; 3. Imanol Erviti (Spa) a 30”; 4. Alexandr Kolobnev (Rus) a 39”; 5. Louis Meintjes (Rsa) a 42”; 6. Bart De Clercq (Bel) a 52”; 7. Romain Sicard (Fra) a 1’44”; 8. David Arroyo (Spa) a 2’02”; 9. Carlos Verona (Spa) a 2’15”; 10. Chris Froome (Gbr) a 2’36”.
(Spa, Tinkoff-Saxo) in 54h20’16”; 2. Alejandro Valverde (Spa) a 42”; 3. Chris Froome (Gbr) a 1’13”; 4. Joaquin Rodriguez (Spa) a 1’29”; 5. Rigoberto Uran (Col) a 2’07”; 6. Fabio Aru (Ita) a 2’15”; 7. Samuel Sanchez (Spa) a 3’26”; 8. Robert Gesink (Ola) a 4’14”; 9. Winner Anacona (Col) a 4’36”; 10. Daniel Martin (Irl) a 4’37”.