Non le manda a dire. Non lo ha mai fatto: ricorderete certe dichiarazioni al veleno contro la Juventus rea di aver soffiato al Bayern Monaco un certo Arturo Vidal, o quelle che aveva riservato al Borussia Dortmund (a dire il vero centrava più Uli Hoeness in quel caso) che stando ai dirigenti di stanza in Baviera non si impegnava in campionato per vincere la Champions League (era lanno in cui le due squadre tedesche si sarebbero trovate in finale). Questa volta lamministratore delegato del Bayern se lè presa con Michel Platini; una polemica se vogliamo da poco, che riguarda Franck Ribery. Spieghiamo: il calciatore francese, assente ai Mondiali per infortunio, nelle ultime settimane ha deciso di dire addio alla nazionale; aggiungendosi alla lunga lista di veterani che non giocheranno più per la squadra dei loro Paesi (tra gli altri Miroslav Klose, Xavi e Steven Gerrard). Ebbene: il presidente della UEFA – che peraltro è pure francese – ha minacciato Ribery (e quindi indirettamente il Bayern Monaco) di infliggergli tre giornate di squalifica se in futuro dovesse rinunciare a uneventuale convocazione da parte di Didier Deschamps. Ribery ha parlato del suo ritiro con Deschamps ed è stato fatto tutto nel rispetto delle regole della FIFA ha chiarito Rummenigge alla Bild esattamente come ha fatto Philipp Lahm quando ha deciso di lasciare la Germania. A dargli man forte è stato il direttore generale del Bayer Leverkusen, Michael Schade: Non siamo sotto dittatura, ogni giocatore deve avere il diritto di scegliere se giocare per la propria Nazionale oppure no.