La sedicesima tappa della Vuelta 2014 sarà ricordata per la splendida vittoria di Alberto Contador, sempre più leader della classifica generale, ma anche per la clamorosa rissa di cui si sono resi protagonisti l’italiano Gianluca Brambilla e il russo Ivan Rovny, che si sono presi a pugni e sputi tanto da costringere la giuria a decretarne l’espulsione dalla Vuelta. Entrambi facevano parte della fuga da lontano, di cui Brambilla era uno dei componenti più attivi metro Rovny era passivo in quanto compagno di squadra di Contador. Siamo sulla salita di San Lorenzo, penultimo Gpm di giornata, 38 km dall’arrivo: Brambilla si lamenta della passività di Rovny, che in risposta gli dà un colpo con la mano e lo prende per il coppino. A quel punto, Brambilla perde il controllo: pugno in faccia e sputo. Inizia un singolare match di pugilato in bicicletta che prosegue per alcune centinaia di metri, rischiando anche di cadere. Poi la corsa prosegue, Rovny si stacca dalla fuga in attesa di Contador mentre Brambilla attacca con Alessandro De Marchi. Tuttavia, nessuno dei due “pugili” arriverà al traguardo: squalificati dalla giuria. Per l’italiano questo episodio segna anche l’addio alle speranze di far parte della Nazionale ai Mondiali. Infatti il presidente federale Renato Di Rocco ha detto: “Abbiamo un regolamento etico che parla chiaro. La maglia azzurra la possono vestire solo atleti che siano d’esempio”. 



Se Alberto Contador viaggia a pieno regime verso la conquista della terza Vuelta in carriera, un altro spagnolo sta per portare a casa una maglia importante: si tratta di Luis Leon Sanchez, il corridore della Caja Rural Seguros che guida nella classifica degli scalatori (maglia a pois) con 53 punti, vale a dire 23 in più di Alejandro Valverde e 30 in più dello stesso Contador per un podio virtuale tutto spagnolo. Per trovare il primo ciclista non iberico dobbiamo arrivare alla quarta posizione: c’è il polacco Przemyslaw Niemiec, quarto con 20 punti.



Ha vinto la sedicesima tappa della Vuelta 2014. Il leader della classifica generale ha così conquistato la frazione regina di questa edizione del Giro di Spagna e ovviamente ha consolidato il suo primato. Arrivato all’ultimo chilometro insieme a Chris Froome, Contador poi ha piazzato uno scatto micidiale, che gli è stato sufficiente per staccare di ben 15″ sul traguardo il grande rivale. Al terzo posto, staccato di 50″, uno straordinario Alessandro De Marchi, nettamente il migliore tra i protagonisti della fuga da lontano, e alle spalle del corridore della Cannondale ecco gli altri big della Vuelta. In quarta posizione troviamo Alejandro Valverde, giunto al traguardo con 55″ da Contador e sempre secondo nella generale, ma adesso distanziato di 1’36” dal connazionale e avvicinato tantissimo da Froome, che ora è terzo a 1’39”; quinto a 59″ da Contador si è piazzato Joaquin Rodriguez, mentre in sesta posizione a 1’06” ecco Fabio Aru, che consolida la sua quinta posizione nella classifica generale. Una tappa emozionante, una giornata da ricordare nella carriera di Contador visto il modo in cui si è imposto davanti ai suoi grandi rivali: la terza Vuelta ora è più vicina per Alberto.



E Alberto Contador all’attacco nella salita finale della sedicesima tappa della Vuelta 2014. Il britannico del Team Sky ha allungato e il leader della classifica generale ha risposto subito. Ripreso e superato Alessandro De Marchi, che comunque resta nelle primissime posizioni, mentre alle spalle dei due campioni c’è un altro terzetto di lusso, formato da Alejandro Valverde, Joaquin Rodriguez e Fabio Aru. I big della Vuelta sono indiscutibilmente loro. Intanto da segnalare un episodio clamoroso: Gianluca Brambilla e il russo Ivan Rovny sono stati espulsi dalla corsa dopo essersi presi a pugni, fatto con pochi precedenti nella storia del ciclismo.

La sedicesima tappa della Vuelta 2014 è finalmente giunta al gran finale: siamo sulla salita che porterà al traguardo, ed è rimasto da solo all’attacco Alessandro De Marchi. Ripresi tutti gli altri, compreso Gianluca Brambilla tranne il belga Wouter Poels che in discesa era rientrato sulla testa della corsa ma che è stato staccato da De Marchi, ancora una volta grande protagonista: per l’atleta della Cannondale una ottima Vuelta che fa seguito ad un Tour anch’esso da protagonista. Per lui circa un minuto e mezzo di vantaggio sul gruppo con i big della classifica generale: se si guarderanno troppo fra loro, potrebbe anche bastare…

La sedicesima tappa della Vuelta 2014 si fa molto interessante per i colori italiani: applausi per Alessandro De Marchi e Gianluca Brambilla, che sono rimasti in testa da soli sul penultimo Gpm in programma in questa durissima frazione. De Marchi e Brambilla hanno salutato la compagnia degli altri 11 fuggitivi e ora puntano al successo di tappa, anche se il vantaggio di circa tre minuti sul gruppo con i big della classifica generale non è ancora rassicurante quando ancora manca la salita finale, sulla quale certamente ci sarà grande battaglia. Intanto, ancora una volta in salita è andato in difficoltà Rigoberto Uran, che a questo punto rischia seriamente di uscire dalle migliori posizioni della graduatoria.

La sedicesima tappa della Vuelta 2014 continua ad essere caratterizzata da una fuga di 13 atleti, tra cui ben quattro italiani: Alessandro De MarchiDamiano CunegoGianluca Brambilla Adriano Malori. Sono stati finora affrontati tre dei cinque Gpm previsti sul percorso, e quando mancano 50 km all’arrivo il vantaggio dei fuggitivi è di poco inferiore ai cinque minuti, ma tutto si deciderà sulle ultime due salite, sia per quanto riguarda la lotta per il successo di tappa sia nella sfida fra gli uomini di classifica. A questo proposito è da segnalare che è apparso in difficoltà già sui primi Gpm Rigoberto Uran. Brutta notizia per il colombiano: il finale si annuncia molto sofferto per lui.

La prima parte dell’attesissima sedicesima tappa della Vuelta 2014 vede in atto una fuga di 13 atleti, e ben quattro sono italiani: abbiamo infatti Alessandro De Marchi – già vincitore di una tappa in questa Vuelta – e poi Damiano Cunego e Gianluca Brambilla, già all’attacco nei giorni scorsi, e anche Adriano Malori certamente mandato in fuga dalla Movistar in appoggio al capitano Alejandro Valverde. Gli altri nove attaccanti sono Rohan Dennis, Laurens Ten Dam, Luis León Sanchez, Johan Le Bon, Romain Sicard, Ivan Rovny, Peter Kennaugh, Peio Bilbao e Wouter Poels. Siamo ormai giunti ai piedi del secondo Gpm di giornata (il primo l’ha vinto Sanchez): stiamo per entrare nei 100 km forse più duri dell’intera Vuelta.

Sedicesima tappa della Vuelta 2014: l’edizione numero 69 del Giro di Spagna di ciclismo propone oggi (lunedì 8 settembre) la San Martin del Rey Aurelio-La Farrapona/Lagos de Somiedo di 160,5 km, cioè il tappone più difficile in assoluto. Una giornata da non perdere dunque, che potrebbe dare risposte molto importanti in una classifica generale ancora molto aperta, dal momento che i quattro big più attesi sono racchiusi nello spazio di 1’20 dal leader Alberto Contador fino alla coppia Chris FroomeJoaquin Rodriguez, con in mezzo Alejandro Valverde staccato di 31 dalla maglia rossa. Inoltre, l’unico in grado di tenere il passo dei quattro fenomeni è Fabio Aru, che sta regalando splendide giornate a tutti gli appassionati italiani. Andiamo allora subito ad esaminare il percorso di questa tappa. Detto che la partenza è in programma poco prima delle ore 13.00, ecco che si farà subito sul serio perché dopo pochi chilometri è in programma il primo Gpm di giornata, subito di prima categoria: l’Alto de la Colladona (km 17,6). Visto quello che ci attende poi, sarà solo un antipasto, ma il messaggio è chiaro: si farà tanta fatica fin da subito. Dopo la discesa ecco l’unico tratto facile del tracciato odierno, ma presto si ritorna a salire: l’Alto del Cordal (km 69,4) sarà l’unico Gpm di seconda categoria della giornata, ma anche l’inizio di 100 km praticamente senza respiro. Subito al termine della discesa si torna infatti a salire verso l’Alto de la Cobertoria (km 86,2), Gpm di prima categoria con salita lunga 10 km e punte di pendenza fino al . Poi ecco il Puerto de San Lorenzo (km 127,1), salita dalle caratteristiche molto simili alla precedente anche se con punte meno estreme (solo fino al 13%) e infine naturalmente la salita che porterà all’arrivo di La Farrapona, presso i Lagos de Somiedo. Si tratta di una salita di ben 16,5 km, con pendenza media del 6,2% e punte di pendenza massima del 12,5%. In assoluto dunque non sarà la salita più difficile, ma sarà la più lunga, arriverà dopo tutte le precedenti fatiche e tanto per gradire gli ultimi 5 km sono i più impegnativi. La prima domanda dunque è: i big aspetteranno il gran finale o qualcuno ci proverà da lontano? Abbiamo visto che i rapporti fra i tre spagnoli non sono il massimo, e di questo ha certamente approfittato Froome, che non sembra in grado di reggere agli scatti più decisi ma ha una regolarità impressionante e gode appunto del fatto che gli altri sembrano pensare soprattutto a fare la guerra fra di loro. Tutto può succedere, e se Froome è il quarto incomodo Aru può fare il quinto… La Vuelta viene trasmessa in diretta tv su Eurosport, canale tematico europeo disponibile sia nel pacchetto satellitare di Sky (numero 210) sia in quello digitale terrestre di Mediaset Premium (numero 384). In streaming video l’appuntamento sarà dunque con i servizi offerti ai rispettivi abbonati da Sky Go, Premium Play ed Eurosport Player. Per quanto riguarda la sedicesima tappa San Martin del Rey Aurelio-La Farrapona/Lagos de Somiedo, il collegamento sarà già dalle ore 15.00 (arrivo come di consueto tra le 17.30 e le 18.00) per vivere al meglio tutte le fasi salienti della giornata. Meteo: annunciata pioggia per quasi tutto il percorso, con possibilità anche di temporali e temperatura che scenderà fino a 11, certamente la più bassa di questa Vuelta bollente. Anche questo è un fattore di cui bisognerà tenere conto. Informazioni importanti sulla corsa spagnola saranno disponibili anche sui social network: su Facebook la pagina ufficiale è Vuelta a España, mentre l’account ufficiale Twitter è @lavuelta.

(Spa, Tinkoff-Saxo) in 4h53’35”; 2. Chris Froome (Gbr) a 15”; 3. Alessandro De Marchi (Ita) a 50”; 4. Alejandro Valverde (Spa) a 55”; 5. Joaquin Rodriguez (Spa) a 59”; 6. Fabio Aru (Ita) a 1’06”; 7. Daniel Martin (Irl) a 1’12”; 8. Robert Gesink (Ola) a 1’22”; 9. Samuel Sanchez (Spa) a 1’43”; 10. Ryder Hesjedal (Can) a 1’48”.

(Spa, Tinkoff-Saxo) in 63h25’00”; 2. Alejandro Valverde (Spa) a 1’36”; 3. Chris Froome (Gbr) a 1’39”; 4. Joaquin Rodriguez (Spa) a 2’29”; 5. Fabio Aru (Ita) a 3’38”; 6. Daniel Martin (Irl) a 6’17”; 7. Robert Gesink (Ola) a 6’43”; 8. Samuel Sanchez (Spa) a 6’55”; 9. Warren Barguil (Fra) a 8’37”; 10. Damiano Caruso (Ita) a 9’10”.

 

POS. NOMBRE DOR. EQU. PUNTOS
1. ESP SÁNCHEZ, Luis León 51 Caja Rural Seguros RGA 53 pts
2. ESP VALVERDE, Alejandro 151 Movistar Team 30 pts
3. ESP CONTADOR, Alberto 201 Tinkoff – Saxo 23 pts
4. POL NIEMIEC, Przemyslaw 6 Lampre Merida 20 pts
5. ESP MAS BONET, Luis 57 Caja Rural Seguros RGA 20 pts
6. COL ANACONA, Winner 2 Lampre Merida 18 pts
7. ITA DE MARCHI, Alessandro 66 Cannondale Pro Cycling 18 pts
8. CAN HESJEDAL, Ryder 101 Garmin Sharp 16 pts
9. FRA COUSIN, Jerome 83 Team Europcar 13 pts
10. GBR FROOME, Christopher 191 Team SKY 13 pts