Il tabellone femminile degli Australian Open 2015 è stato sorteggiato oggi. Lo scorso anno ha vinto Na Li: il titolo non sarà difeso perchè, come sappiamo, la cinese si è ritirata dalle competizioni lo scorso anno. Dunque non ci sarà un bis ed è tutto aperto: ai nastri di partenza 128 giocatrici ma alla fine ne resterà una sola. Chi? Abbiamo provato a lanciare qualche pronostico a tre giorni dalla partenza ufficiale del torneo.



Ha iniziato lanno vincendo a Brisbane; titolo numero 34 in carriera e ottimo modo per prepararsi allo Slam australiano. E lei la vera favorita: minaccia di tornare al numero 1 del ranking WTA e sembra aver superato certi problemi al servizio e con gli errori gratuiti. In più se cè una che non molla mai è lei: ha una serie incredibile di rimonte da 0-1 nei set (ricordate il Roland Garros dellanno scorso?). Ha già vinto gli Australian Open nel 2008: aveva 20 anni e sembrava lanciata nella storia. Lo è comunque, ma sperava di aver raccolto qualcosa in più. Certo ora che di anni ne ha 27 può ancora dominare, ed è quello che ha intenzione di fare. In più troverebbe la Williams solo in finale, e Serena qui non arriva in fondo da cinque anni.



La mettiamo come prima outsider perchè come sempre dipende da lei: se sta bene non ha avversarie. Il punto però è questa: si è presentata alla Hopman Cup in condizioni non esattamente favolose, ha preso delle scoppole e soprattutto non ama particolarmente linizio di stagione. Gli Australian Open li ha vinti cinque volte, ma dal 2010 (ultimo trionfo) non ha mai raggiunto i quarti. E la storia recente a dirci che non è lei la principale favorita, ma ovviamente se vincesse non ci stupiremmo affatto. 

Dietro Serena per un semplice motivo: è stata lei stessa a dire (attraverso Facebook) che non sta benissimo e non è nemmeno troppo certa di iniziare il torneo. E stata male a Sydney, si è ritirata ma poi si è allenata poco; se starà bene sarà ovviamente una delle tre candidate al titolo perchè ormai è una stella (a Shenzen ha vinto il nono titolo in due anni e mezzo) e sta imparando a limitare gli errori nei momenti topici. Purtroppo ha ancora qualcosa in meno di chi picchia senza pietà (Sharapova e Kvitova per esempio). Già agli ottavi contro la Lisicki avrebbe vita dura, ai quarti possibile incrocio con la Ivanovic.



Il grande dilemma. Ha appena vinto a Sydney, detiene il titolo di Wimbledon e ha dominato in Fed Cup; è opinione comune che per talento e mezzi sia la numero 2, al massimo 3 del circuito femminile, ma il problema è che raramente ha avuto la continuità per dominare o anche solo portarsi in vetta (e almeno in due occasioni avrebbe potuto). LAustralia sembra non essere il luogo perfetto per il suo fisico e la sua condizione; non a caso ha una sola semifinale come miglior risultato a Melbourne. Dipende da lei, un po come per la Williams: se sta bene e ha fiducia può sbaragliare chiunque.

Per un motivo o per laltro, entrambe non sono mai riuscite a stare davanti alle altre. La serba a 19 anni era numero 1 del mondo, vinceva il Roland Garros e prima ancora giocava la finale qui a Melbourne (persa dalla Sharapova); poi ha avuto problemi fisici che lhanno allontanata dalla Top 10, nella quale è tornata lanno scorso a suon di titoli (4) e ottimi risultati. Negli Australian Open 2014 ha battuto Serena Williams, poi ha straperso dalla Bouchard. La Radwanska come talento non è seconda a nessuno, ma negli Slam non è andata più in là della finale di Wimbledon 2012; ogni volta che sembra ad un passo dal titolo cade. Sono in seconda fila perchè altre sono superiori, ma se la giocano.

La danese potrebbe anche essere più su, ma ha subito un infortunio al polso che non la lascia tranquilla; la canadese nel 2014 ha giocato tre semifinali Slam con la finale a Wimbledon, ed è ormai una presenza costante nella seconda settimana dei Major. Possono arrivare in fondo, anche se la Wozniacki rischia di trovare Serena nei quarti e Genie avrebbe unavversaria non semplicissima in Carla Suarez Navarro agli ottavi. 

 Due volte consecutive campionessa agli Australian Open, numero 1 del mondo per 51 settimane, vera antagonista di Serena Williams per almeno due anni; poi il lungo stop per infortunio e la discesa nel ranking. Non è testa di serie, e dipenderà dalle condizioni del piede; però Vika è Vika, cioè una che può arrivare in finale schioccando le dita. Al primo turno ha Sloane Stephens: certo è dura, ma può battere l’americana quando vuole e poi continuare la sua marcia. La Wozniacki agli ottavi il primo ostacolo per capire le sue reali aspirazioni.

 Due veterane che sanno come si vince, entrambe debilitate dal fisico e quindi mai certe di essere al 100%. La Williams arriva dalla convincente vittoria di Auckland e, con 7 Slam in bacheca, non può mai essere tagliata fuori dal discorso se dimostra di avere la condizione per giocarsela. La Pennetta è la nostra grande speranza: ha giocato i quarti degli Us Open e un anno fa, a inizio stagione, ha trionfato a Indian Wells. Attenzione però: ha subito il derby contro Camila Giorgi, una che può batterla, e il possibile incrocio con Venus (appunto) al terzo turno.

 Tantissime, a cominciare da Belinda Bencic che a nemmeno 18 anni e all’inizio del secondo anno da professionista è già testa di serie. Poi Garbine Muguruza, Karolina Pliskova (finalista a Sydney), Elina Svitolina lei pure testa di serie, e ancora giocatrici meno in vista ma che possono fare strada come Ana Konjuh, Aleksandra Krunic (ha battuto la Kvitova agli Us Open) e le orientali Saisai Zheng e Zarina Diyas. E altre ancora, che magari perderanno subito o supereranno solo un turno ma che sicuramente meritano attenzione perchè qualcosa l’hanno già dimostrata nel corso della loro carriera.

 Della Pennetta abbiamo parlato; l’Australia in generale non ci ha mai detto bene ma Sara Errani, che negli Slam un po’ di strada l’ha fatta, ha un tabellone che sulla carta può spingerla ai quarti se non oltre (la Halep agli ottavi è lo scoglio più duro, poi avrebbe la Ivanovic). Karin Knapp è stata sfortunatissima: inizia con Simona Halep. Camila Giorgi come detto ha la Pennetta al primo turno e sarà già durissima, ma lei è la nostra scheggia impazzita perchè può battere chiunque e perdere da tutte. Ha pescato male anche Francesca Schiavone perchè Coco Vandeweghe è una delle tenniste in rapida ascesa, infine Roberta Vinci che non è testa di serie e se la vedrà con Bojana Jovanovski, un’avversaria che può battere.

(Claudio Franceschini)