Inizia oggi in Guinea Equatoriale la Coppa d’Africa 2015. La prima partita metterà Guinea Equatoriale-Congo. Clamorosamente assenti i campioni in carica della Nigeria, che batté in finale il Burkina Faso nell’ultima edizione del 2013 in Sudafrica. Assente come un’altra nazionale che ha fatto la storia di questa competizione, l’Egitto, e come il Marocco che ha rinunciato all’organizzazione di torneo per la minaccia dell’Ebola, spianando la strada alla Guinea Equitoriale che già l’aveva ospitata nel 2012 col Gabon. Favorite d’obbligo l’Algeria, grande protagonista ai Mondiali in Brasile, la Costa D’Avorio e il Ghana, ma potrebbero esserci altre nazionali che faranno bene oltre alle immancabili sorprese. Per presentare la Coppa d’Africa abbiamo sentito Malu Mpasinkatu, grande esperto di calcio africano. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Coppa d’Africa tormentata per l’ebola, dal Marocco alla Guinea Equatoriale: giusta la scelta? Innanzitutto mi dispiace che mancherà una nazione importante come il Marocco. Comunque credo che la rinuncia sia stata da parte loro la decisione giusta, e che d’altra parte la Federazione africana abbia fatto bene a riassegnare la Coppa alla Guinea Equatoriale, che ha stadi moderni avendola già ospitata nel 2012.
Mancheranno, oltre al Marocco, due nazionali importanti come la Nigeria e l’Egitto: cosa ne pensa? Si sono fatte male da sole. La Nigeria nell’ultima partita del suo girone doveva battere il Sudafrica già qualificato ma ha pareggiato 2-2. L’Egitto doveva vincere in Tunisia, altra squadra già qualificata, ma ha perso 2-1. Ne ha approfittato la Repubblica Democratica del Congo che si è qualificata come miglior terza, meritando comunque di andare in Guinea Equatoriale.
Perché questo torneo riscuote sempre più interesse? Perché ci giocano tanti top player, tanti calciatori che giocano nei migliori campionati europei. Basta pensare nel recente passato a nomi come Eto’o e Drogba, sul quale mi permetto di dire una cosa. Ha fatto parte di una nazionale, la Costa D’Avorio, che è stata la squadra più forte in questi anni ma non ha mai vinto la Coppa d’Africa. Dispiace per lui, se solo avesse segnato il rigore decisivo contro lo Zambia nel 2012…
Algeria, Costa D’Avorio, Ghana sono le favorite? Sì, ma oltre a loro vedo bene il Senegal e il Camerun.
Ci sarà una sorpresa come lo Zambia nel 2012? Sempre ce ne sono, come il Burkina Faso che nessuno si aspettava arrivasse in finale nel 2013. Voglio indicare la mia Nazionale, la Repubblica Democratica del Congo, che potrebbe fare una grande Coppa d’Africa. Ha un’ottima squadra, potrebbe arrivare in semifinale. Del resto ha saputo vincere nelle qualificazioni in Costa D’Avorio per 4-3. Poi c’è Capo Verde che è molto migliorata acquisendo quel misto di calcio portoghese e brasiliano che l’ha portata ad ottimi livelli di gioco.
Quali sono i giocatori che potranno mettersi più in evidenza?
Aubameyang del Gabon, soprattutto Bolasie della Repubblica democratica del Congo e Bony della Costa d’Avorio, prelevato dal Manchester City per trenta milioni di euro dallo Swansea. Anche Sadio Manè, senegalese che potrebbe trascinare la sua nazionale verso traguardi importanti. E’ del resto importante che Eto’o e Drogba abbiano degli eredi, giocatori che potranno prendere il loro posto: sarà fondamentale che vengano fuori nuovi talenti per il calcio africano.
Si attende un livello di gioco alto? Il rischio è che il tatticismo con cui hanno imparato a giocare i calciatori africani in Europa verrà portato in questa Coppa d’Africa. Di solito da noi il football è spettacolare, rispecchia la filosofia di queste nazioni dove l’importante è giocare per divertire la gente… (Franco Vittadini)