Sarà Novak Djokovic-Andy Murray la finale del Mubadala World Tennis Championships, in corso ad Abu Dhabi. Il torneo-esibizione che ha aperto la stagione 2015 ci presenta dunque un grande appuntamento domani; anzi due, perchè alle ore 14 andrà in scena la finale per il terzo e quarto posto tra Rafa Nadal, che come abbiamo detto è stato demolito da Murray, e Stan Wawrinka che ha vinto appena un game in più contro Djokovic. E’ finita per il serbo numero 1 del mondo, presentatosi ad Abu Dhabi già in forma smagliante; è lui il grande favorito per vincere gli Australian Open, potrebbe conquistare il suo quinto Slam australiano diventando il giocatore ad averne sommati di più nell’era Open (il primatista rimane Roy Emerson).
Al Mubadala World Tennis Championships di Abu Dhabi c’è stato il grande ritorno: Rafa Nadal si è ripresentato in campo e ha giocato una partita di tennis dopo l’appendicite che lo aveva costretto a saltare le ATP Finals dello scorso novembre. Purtroppo per lui il risultato è stato pessimo: Andy Murray è volato in finale distruggendo il maiorchino con un impietoso . A dire il vero Nadal ha avuto le sue occasioni sotto forma di una marea di palle break; ma l’inattività forzata è dura da assorbire e superare, e lo scozzese si è dimostrato più lucido e in forma prendendosi l’ultimo atto di questo torneo-esibizione che anticipa la stagione ufficiale. Il suo avversario uscirà dall’altra semifinale, Novak Djokovic-Stan Wawrinka che sta per cominciare; Nadal invece si rimetterà subito al lavoro per arrivare pronto per gli Australian Open.
Il tennis 2015 ha riaperto i battenti. Non in maniera ufficiale, ma con un torneo esibizione: si gioca infatti ad Abu Dhabi il tradizionale Mubadala World Tennis Championships (che sarà trasmesso in diretta tv su Sky Sport 1 e – per gli abbonati – anche in streaming video su SkyGo). Lappuntamento prepara in un certo senso agli Australian Open che inizieranno a metà gennaio, ma soprattutto fa gola per la presenza di tre dei Big Four: ancor di più, la giornata odierna segna il ritorno sul campo di Rafa Nadal. Il maiorchino giocherà contro Andy Murray alle ore 14 italiane nella prima semifinale; la seconda parte del 2014 per lui è stata un calvario, prima linfortunio al polso che lo ha costretto a saltare i Master 1000 del Nord America e poi lappendicite che gli ha impedito di essere a Londra per le ATP Finals. Il suo rientro è atteso tanto quanto lo era nel 2013; allora aveva vinto 10 tornei dominando sul cemento e tornando numero 1, stavolta ha due anni in più e il suo fisico potrebbe non essere lo stesso. Difficile che questa esibizione ci parli al 100% del suo stato di salute, ma è unoccasione per rivederlo sul campo. Per di più contro Andy Murray, contro il quale ha giocato 20 partite (bilancio 15-5) e che sta lottando per tornare ai vertici dopo tanti problemi alla schiena. Lo scozzese ha guadagnato il pass per questa sfida battendo in unautentica maratona lo spagnolo Feliciano Lopez (7-6 5-7 6-4); Nadal era invece una delle due teste di serie qualificate di diritto, laltra ovviamente Novak Djokovic che questanno dovrà difendere il suo numero 1 del ranking mondiale e agli Australian Open (che ha vinto quattro volte) punterà lottavo Slam in carriera. Il serbo affronta, non prima delle ore 16, Stan Wawrinka (che ha sconfitto Nicolas Almagro con il punteggio di 6-3 6-2): il bilancio è in suo favore ma lo svizzero, uno dei giocatori più migliorati di tutto il circuito, lo ha battuto proprio a Melbourne lo scorso gennaio, vittoria chiave per andare a mettere in bacheca il primo e finora unico Major. Motivi di interesse ci sono eccome: forse Djokovic e Murray avranno più ritmo per avere affrontato, durante la off season, lappuntamento del Team Tennis, ma Wawrinka è galvanizzato dallaver trascinato la Svizzera alla vittoria della prima storica Coppa Davis e vuole dimostrare che ha ormai raggiunto a tutti gli effetti lo status di big. E solo unesibizione: ci si divertirà con lobiettivo di intrattenere il pubblico, ma nella mente di tutti i quattro tennisti in campo oggi ad Abu Dhabi cè già la Rod Laver Arena, e gli Australian Open.
(Claudio Franceschini)