E Livorno hanno vinto il ricorso che era stato presentato al Tas di Losanna dopo la sentenza di condanna emessa dalla Camera di risoluzione delle vertenze della FIFA in merito alla vicenda di Adrian Mutu. La richiesta del Chelsea, un risarcimento di circa 22 milioni di euro da dividere tra le due società, è stata negata: non dovrà essere effettuato alcun pagamento. Il caso si era aperto nel 2004: Adrian Mutu era stato acquistato dal Chelsea che lo aveva strappato al Parma; nel settembre 2004, quando era iniziata la sua seconda stagione a Londra, Mutu era stato trovato positivo alla cocaina, fermato per sette mesi e condannato a pagare una multa. Il Chelsea aveva deciso per il pugno di ferro, rescindendo il contratto con il calciatore; a quel punto, era lottobre 2004, la Juventus si era fatta avanti per lacquisto del rumeno che però, essendo extracomunitario e non potendo essere comprato dai bianconeri che non avevano caselle disponibili, era stato tesserato ufficialmente dal Livorno. Mutu aveva esordito nellultima giornata del 2004-2005, nella stagione seguente aveva contribuito allo scudetto (poi revocato) della Juventus e infine era stato venduto alla Fiorentina. Il Chelsea nel frattempo aveva chiesto un risarcimento di 17,7 milioni di euro al giocatore e, non ottenendolo, si era rivolto alla FIFA chiedendo che a pagare fossero Juventus e Livorno, cioè le due società che avevano approfittato della rescissione del contratto. Con gli interessi la cifra era salita fino a 22 milioni, ma per bianconeri e amaranto la vicenda si è conclusa bene: il pagamento non è dovuto. La Juventus pertanto potrà usufruire, magari sul calciomercato, di un tesoretto che viene reinserito nel budget pur essendo stato già stanziato in un fondo rischi. 



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