Terminati i match di singolare agli Australian Open 2015 per la giornata odierna. L’ultimo a qualificarsi agli ottavi di finale è Rafa Nadal: per lui non era certo un impegno troppo probante quello contro l’israeliano Dudi Sela, ma se non altro il maiorchino ha dimostrato di poter salire di colpi fisicamente parlando e di aver dimenticato per ora la battaglia e la quasi eliminazione di due giorni fa contro Smyczek. Partito a razzo, Nadal ha chiuso in due ore e 4 minuti; continua quindi la sua marcia verso la finale e l’ottima notizia dell’eliminazione di Federer potrebbe dargli quella carica in più per affrontare i prossimi impegni, a cominciare da un impegnativo ottavo contro il sudafricano Kevin Anderson che ha battuto Gasquet. Di seguito riportiamo gli incontri del quarto turno nelle due parti basse dei tabelloni (tra parentesi le teste di serie). Torneo maschile: Tomas Berdych (7)-Bernard Tomic, Kevin Anderson (14)-Rafa Nadal (3), Andy Murray (6)-Grigor Dimitrov (10), Nick Kyrgios-Andreas Seppi. Torneo femminile: Julia Goerges-Ekaterina Makarova (10), Yanina Wickmayer-Simona Halep (3), Eugenie Bouchard (7)-Irina Camelia Begu, Shuai Peng (21)-Maria Sharapova (2).
I primi nomi qualificati agli ottavi di finale degli Australian Open 2015 emergono dalla notte e prima mattinata in Italia; inevitabile partire dalla grande impresa di Andreas Seppi che ha eliminato nientemeno che Roger Federer battendolo per la prima volta in undici precedenti (ne parliamo meglio qui). Avremmo potuto avere due italiani al quarto turno, e invece no; perchè Sara Errani era partita bene vincendo il primo set contro Yanina Wickmayer, ma poi come molto spesso le è accaduto nell’ultimo anno si è seduta e ha concesso campo alla belga, risorta e vincitrice con . Se non altro alla bolognese resta il torneo di doppio con Roberta Vinci, anche perchè le sorelle Williams si sono ritirate forse perchè Venus per una volta sente vicina l’impresa nel singolare (a domanda precisa la diretta interessata ha risposto “le nuove regole permettono di non dare spiegazioni. Sfruttiamo le regole”). Così, in attesa di Camila Giorgi che affronterà proprio la maggiore delle Williams in un infuocato terzo turno, e sperando legittimamente in un upset (chi avrebbe scommesso anche un solo euro su Seppi?), registriamo risultati piuttosto attesi nel tabellone femminile. Agli ottavi ci sono tutte le giocatrici che ci aspettavamo: c’è Maria Sharapova che concede due soli game alla giovane kazaka Zarina Diyas (che paga inesperienza e fisico minuto, ma può davvero avvicinarsi alle prime 15 del mondo), c’è Eugenie Bouchard che ha un primo set complicato contro Caroline Garcia ma poi prende ritmo (7-5 6-0) e si conferma la testa di serie fin qui più in palla e seriamente candidata alla semifinale, anche perchè dalla sua parte di tabellone ci sarebbe Ekaterina Makarova che è forse la più battibile delle teste di serie (anche se va trattata con le pinze, se in giornata può anche vincere uno Slam) e intanto deve liberarsi di una Julia Goerges che sembra tornata sui livelli di inizio 2012. Avanti senza intoppi anche Simona Halep che si libera di una Bethanie Mattek-Sands finalmente sana e in grado di giocarsela ad armi pari (ma decisamente inferiore alla rumena), mentre Shuai Peng mostra a tutto il mondo che la semifinale centrata agli Us Open non era casuale arrivando al quarto turno, pur se è vero che finora le sue avversarie non sono certo state quelle di Flushing Meadows (avrà ora la Sharapova). In campo maschile, aspettando il risultato di Rafa Nadal partito fortissimo contro Dudi Sela (6-1 nel primo set), gli altri big sono agli ottavi: nessun problema per Andy Murray contro il portoghese Joao Sousa, agevole la vittoria di Tomas Berdych contro Viktor Troicki mentre la maratona stavolta è toccata a Grigor Dimitrov, che ha dovuto penare tre ore e 28 minuti per avere ragione di Marcos Baghdatis, che sapevamo potersela giocare fino in fondo. Il bulgaro, sempre più concreto e finalmente consapevole dei suoi mezzi, ha ora uno scontro tra titani con Murray; i precedenti sono 4-2 per lo scozzese ma lo scorso anno Dimitrov ha vinto due incontri su tre compreso il quarto di finale a Wimbledon. Avanza anche Bernard Tomic, un’ottima notizia per gli australiani: contro Berdych può giocarsela per il talento che ha (ma deve trovare costanza perchè il ceco sa essere una macchina, specialmente su questa superficie) e i tifosi di casa salutano agli ottavi di finale anche Nick Kyrgios, l’altro rampollo chiamato a rinverdire i fasti degli Aussie che dominavano il mondo (ma sarà ben dura raggiungere quei livelli). Sarà lui l’avversario di Seppi agli ottavi di finale.
(Claudio Franceschini)