Ecco, ora bisogna andare a sfogliare gli almanacchi e capire quando era stata lultima volta. Andreas Seppi va agli ottavi degli Australian Open 2015 ma la notizia non è questa; la notizia è che lo fa battendo nientemeno che Sua Maestà Roger Federer, numero 2 al mondo e detentore del maggior numero di Slam di sempre. Lo fa vincendo in due ore e 57 minuti, lo fa nonostante nel secondo set abbia scialacquato un 5-4 e servizio facendosi trascinare al tie break, lo fa per la prima volta in carriera dopo dieci sconfitte e un bilancio di un set vinto (a Doha nel 2012). A un certo punto abbiamo capito che avremmo potuto davvero vincere racconta Massimo Sartori, lo storico coach dellaltoatesino. E stata unemozione fortissima, come quando nel 2011 Andreas vinse il primo titolo ATP a Eastbourne. Ma questo è ancora di più. Perchè daccordo che è un terzo turno, ma è uno Slam ed è una vittoria contro uno dei tre tennisti più grandi di tutti i tempi, battuto quando era ancora in vetta o quasi e in una forma che molti ritenevano vicina alla migliore. Si è trattato solo di un brutto giorno ha chiosato Roger in conferenza stampa; ma intanto per lui svanisce il sogno di mettere le mani sul diciottesimo Major e con la sconfitta di oggi fanno dieci grandi tornei consecutivi che non riesce a vincere. E un record negativo per lui: tra gli Australian Open 2010 e Wimbledon 2012 in mezzo ce nerano stati nove. Seppi si prende titoli dei giornali e ottavi di finale: affronterà il vincente di Malek Jaziri-Nick Kyrgios, se fosse laustraliano sarebbe più dura ma il concetto rimane e cioè che Andreas può seriamente e sinceramente ambire ai quarti. Diventa fondamentale calarsi nuovamente nello spirito con cui ha affrontato questo incontro: con la consapevolezza di non avere niente da perdere e che quanto arriverà da ora al primo febbraio sarà tutto di guadagnato. Noi italiani invece, seduti in poltrona o presenti al Melbourne Park o semplicemente tifosi di tastiera, ci crediamo; senza tirar fuori, come ovviamente si è fatto e si farà, quel dorato 1976 e Adriano Panatta e i quattro set contro Harold Solomon che gli consegnarono il Roland Garros. Sono passati 39 anni e da allora lItalia del tennis aspetta qualcosa di così stratosferico. Seppi può farcela ? E giusto non chiederlo a lui ed è giusto che non ce lo chiediamo noi: per ora Andreas ha battuto una leggenda ed è agli ottavi degli Australian Open, ha ancora eventualmente quattro match da giocare e fior di giocatori con cui incrociare la racchetta. Però, evidentemente, il 23 gennaio 2015 lo ricorderà e custodirà come un tesoro inestimabile. Sperando che non sia del tipo quella volta che ci arrivai a tanto così.
(Claudio Franceschini)