Oggi il grande weekend di Kitzbuhel, tappa regina della Coppa del Mondo di sci, si completa con lo slalom speciale. Dopo i grandi risultati ottenuti da Dominik Paris in super-G e discesa con una vittoria e un secondo posto, oggi speriamo in Stefano Gross, il migliore azzurro nelle gare tecniche finora in questa stagione, grazie alla vittoria di Adelboden e al secondo posto di Wengen. Un mese di gennaio memorabile dunque per lo slalomista della Val di Fassa, che adesso punta ad essere grande protagonista anche oggi e poi martedì sera a Schladming nello slalom probabilmente più bello della stagione e naturalmente anche ai Mondiali di Vail/Beaver Creek, dove lo slalom maschile è in programma domenica 15 febbraio. Gare alle quali Stefano si presenta con giustificate ambizioni: lo sci italiano ha ritrovato un campione che era sbocciato nel 2012 con tre podi ma poi aveva vissuto due stagioni difficili con l’unico acuto del quarto posto proprio nella gara più importante, le Olimpiadi di Sochi, un piazzamento di prestigio ma con il rammarico di una medaglia sfuggita per soli 5 centesimi. Ecco allora le impressioni e le prospettive di Stefano Gross, in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net che ci ha concesso alla vigilia della storica gara di Kitzbuhel.



Adelboden, la tua prima vittoria in Coppa del Mondo: che cosa hai provato? Una grande soddisfazione, il coronamento di un sogno.

A Wengen confermarsi è stato fondamentale: ora sei al top o vuoi ancora migliorare in qualcosa? C’è sempre qualche particolare da sistemare, diciamo che è importante allo stesso tempo trovare la strada della continuità.



Cosa è cambiato rispetto alle ultime stagioni dove i risultati stentavano ad arrivare? Avevo una serie di problemi familiari che mi hanno distratto. Adesso le cose sono un po’ migliorate, riesco ad essere più sereno.

Adesso c’è Kitzbuhel: cosa ti attendi da questa gara e poi da quella di Schladming martedì? Sono due gare a cui tengo particolarmente, soprattutto Schladming che secondo me vale quanto un Mondiale per l’atmosfera incredibile che si vive in questa gara.

Verso i Mondiali: come ti stai avvicinando all’evento iridato? Ci sono due o tre avversari che sono molto pericolosi, sarà importante essere forti di testa.



In slalom regna in effetti grande equilibrio: c’è un avversario che temi di più? I soliti noti: Hirscher e Neureuther.

Come vedi le possibilità degli altri azzurri? La squadra sta crescendo sia in termini di risultati sia come convinzione nei propri mezzi.

Quali sono i tuoi obiettivi futuri? A breve il Mondiale è logicamente l’appuntamento principale e una medaglia mi darebbe un senso di rivincita dopo il quarto posto alle Olimpiadi di Sochi.

Stefano Gross fuori dalle piste da sci: vuoi raccontarci qualcosa di te? Sono un ragazzo tranquillo, amo molto la bicicletta. (Mauro Mantegazza)