Non riesce a mettere le mani sullultimo record che ancora gli mancava: il Real Madrid perde a Valencia (2-1) nella diciassettesima giornata della Liga e si ferma a 22 vittorie consecutive. Una beffa, sostanzialmente: il primato mondiale assoluto resta nelle mani del Curitiba che ne ha 24. Mancava pochissimo ma il Mestalla si è rivelato maledetto; non solo, adesso il Barcellona ha la possibilità di scavalcare i blancos in testa alla classifica (gioca questa sera sul campo della Real Sociedad, anche se il Real ha una partita in meno). E dire che per il Real Madrid si era pure messa bene: nel primo tempo Cristiano Ronaldo tornava al gol (era rimasto a secco nel Mondiale per Club) mettendo a segno il calcio di rigore che significava 0-1, 26esima rete in questo campionato e 33esima stagionale. Però la squadra di Ancelotti non riusciva a gestire il vantaggio, la cosa che invece sa fare meglio potendo sfruttare i suoi strepitosi velocisti; il gol del pareggio arrivava grazie ad Antonio Barragan, uno che prima di oggi aveva segnato appena 2 gol nei vari campionati giocati (partendo dal 2006). Tredici minuti più tardi, al 65, Nicolas Otamendi faceva secco Casillas segnando la rete della vittoria. A nulla servivano le mosse di Ancelotti che inseriva Jesé Rodriguez e il Chicharito Hernandez (oltre a Khedira): ancora una volta il Valencia risulta indigesto alle merengues, un anno fa il 2-2 del Santiago Bernabeu aveva di fatto sancito lesclusione del Real dalla corsa per il titolo. Festeggia Nuno Espirito Santo: al di là del prestigioso scalpo la sua squadra è quarta in classifica a 4 punti dalla coppia Barcellona-Atletico Madrid (i Colchoneros hanno giocato e vinto ieri). Per Carlo Ancelotti e i suoi un pessimo inizio di 2015, dopo che lanno solare appena concluso aveva portato tante gioie; che lamichevole persa contro il Milan a fine 2014 fosse un presagio? Lo sapremo soltanto con il tempo.
(Claudio Franceschini)