Pallone dOro 2015: ormai ci siamo, manca una settimana alla consegna del riconoscimento al miglior giocatore dellultimo anno solare. FIFA e France Football, che dal 2010 organizzano il premio in partnership, renderanno noto il nome nel corso della cerimonia di Zurigo, allinterno della quale saranno consegnati altri riconoscimenti (alla miglior giocatrice, al miglior allenatore, al miglior gol e al miglior undici del 2014). Premessa: le votazioni sono già chiuse e quindi il vincitore esiste già, ma per adesso il mondo conosce soltanto i tre giocatori che saliranno sul podio. Da questi partiamo per un pronostico su chi potrebbe essere incoronato il prossimo 12 gennaio.
Intanto il Real Madrid ha vinto la Champions League, e potrebbe già essere motivo sufficiente. Ricordando però che tre volte negli ultimi quattro anni nessun giocatore campione dEuropa si è fregiato del Pallone dOro, ecco altri numeri: 61 gol in 60 partite nellanno solare, media 1,01; 26 reti in 15 partite in questo inizio di Liga, e 33 (in 26 gare) in stagione; un senso di onnipotenza che non si può misurare ma che è palpabile in ogni sua giocata e partita. Vero: non ha messo il suo timbro sul Mondiale per Club, ma conta poco perchè le votazioni erano già chiuse. E poi, siamo ai dettagli.
Per un solo motivo: il Mondiale. Il suo Portogallo è stato eliminato al primo turno, e per il sistema dei voti la Coppa del Mondo può incidere eccome. Non è colpa sua se la nazionale in cui gioca non è competitiva; però il fatto che CR7 non sia riuscito a portarla nemmeno agli ottavi (come era invece accaduto nel 2010) potrebbe aver deviato qualche voto decisivo.
Perchè è Leo Messi, innanzitutto, e se ha vinto nel 2011 quando non avrebbe dovuto ha pur sempre una possibilità. Ha 58 gol nel 2014 (in 66 partite), è universalmente o quasi riconosciuto come il numero 1 al mondo e da quando la FIFA è entrata nellorganizzazione del Pallone dOro la fama può contare quanto i risultati. In più, la sua Argentina è arrivata in finale al Mondiale e nel girone è stato lui a togliere le castagne dal fuoco con 4 gol (tre meravigliosi); e poi una sua stagione mediocre è comunque sopra le righe.
Perchè il Barcellona non ha vinto niente e per la prima volta dopo sei anni ha mancato la semifinale di Champions League; perchè lui ha steccato la finale Mondiale con tanto di gol sbagliato a tu per tu con Neuer, e perchè nella fase a eliminazione diretta non ha mai segnato. In più, il contrasto rispetto allo scintillante 2014 di Cristiano Ronaldo è evidente.
E’ il rappresentante della Germania campione del mondo, intanto. Ha vissuto l’anno solare come una consacrazione: improvvisamente tutti si sono accorti di Manuel Neuer che incute timore agli avversari, gioca da libero, si prende rischi fuori dall’area, ha una personalità pazzesca. Diciamolo: la Coppa del Mondo gli ha portato una notorietà che prima certamente aveva ma che si mischiava anche con errori più o meno grandi. Forse solo Jascin e Buffon, da portieri, hanno vissuto celebrazioni simili.
Lev Jascin resta il solo portiere ad aver vinto il Pallone d’Oro; a Buffon non è bastato un Mondiale capolavoro in cui ha subito solo un’autorete e un rigore per fregiarsi del titolo. I portieri, insomma, non godono di troppo credito nell’immaginario collettivo; un attaccante che fa giocate straordinarie e segna a valanga avrà sempre maggiore considerazione e visibilità.
Vincerà Cristiano Ronaldo, con tutta probabilità. La legge dell’alternanza non conta: Messi ha fatto poker in quattro anni vincendo anche quando non avrebbe dovuto (2011). Neuer, come era accaduto a Buffon, sarà molto probabilmente secondo, con Messi che per una volta si dovrà accontentare della piazza d’onore.
(Claudio Franceschini)