pronto a ripartire. Dopo una seconda parte di 2014 a dir poco pessima (ha vinto solo sei incontri) e una serie di guai fisici che lo hanno tenuto lontano dai campi (prima il polso, poi lappendicite), il ventottenne maiorchino è arrivato a Doha, dove giocherà il Qatar ExxonMobil Open. Torneo di categoria ATP 250 che Rafa ha vinto lo scorso anno, battendo in finale Gael Monfils, e nel quale sono presenti anche Novak Djokovic, Tomas Berdych e David Ferrer; ma la vera notizia arriva dalle parole che Nadal ha pronunciato nella conferenza stampa di apertura. Sono felice di essere qui, per me è una nuova sfida ha detto, ma poi ha lanciato lallarme: Nella seconda parte della scorsa stagione ho sbagliato preparazione; so che non sarò più quello del 2013 e non voglio più mettere a rischio la carriera per tornare il numero 1. Voglio giocare il più a lungo possibile e so di avere ancora due anni di tennis. Ora, che Nadal non sarebbe durato fino ai 36 anni di un Agassi – per fare un esempio – lo si sapeva: lo dice il modo in cui gioca, che è estenuante e fondato sulla potenza e sulla perfetta integrità fisica, tanto che basta non essere al meglio per andare incontro a sconfitte impensabili (quelle contro Rosol e Kyrgios a Wimbledon, per esempio). Però, sentir dire dal diretto interessato che la stagione 2016 sarà lultima fa decisamente male. E cè di più: quel dire che il fisico non sarà più messo a repentaglio significa che la competitività massima potrebbe anche venire meno. Difficile da credere avendo visto Nadal allopera: uno che non molla mai, che lotta su ogni palla, che non si dà mai per vinto. Possibile che accetti di rimanere nel circuito semplicemente per giocare, senza troppo curarsi dei risultati? Ci crediamo poco, ed è questo il punto: se Nadal, un competitore nato, capirà di non essere in grado di vincere, molto probabilmente toglierà il disturbo prima. Significa che il tennis mondiale potrebbe perdere un campione molto presto; un giocatore che ha vinto 14 Slam e 64 titoli, che concorre per il record assoluto di Major (è a -3 da Roger Federer) che è facilmente tra i primi dieci tennisti della storia. Certo la sua missione principale non viene meno: mettere le mani sul decimo Roland Garros, diventando il primo giocatore nella storia a vincere lo stesso Slam per almeno 10 volte (superando se stesso), facendo meglio dei 9 Wimbledon di Martina Navratilova e portandosi a -1 dagli 11 Australian Open di Margaret Smith Court (che però ne ha vinti sette prima dellera Open). Per ora ci auguriamo solo che Nadal stia bene e possa giocare; i successi, nel caso, verranno di conseguenza.
(Claudio Franceschini)