Non è iniziata nel migliore dei modi la stagione per Sara Errani. A Auckland, ASB Classic (torneo International), la ventisettenne è stata sconfitta in due set dalla veterana Daniela Hantuchova, con il punteggio di . La bolognese era la testa di serie numero 2 del tabellone; puntava unapertura di 2015 importante così da guadagnare fiducia in vista degli Australian Open, ma i problemi che si è trascinata per tutto lo scorso anno (a parte qualche buon risultato come agli Us Open) evidentemente continuano in Nuova Zelanda, e se lobiettivo è quello di rientrare nella Top 10 (al momento Sara è numero 14 del ranking) la strada si fa in salita. La Errani non è comunque stata lunica testa di serie a cadere ad Auckland: il primo turno è stato fatale anche alla numero 8 Mona Barthel, sconfitta nettamente (6-2 6-1 in appena 53 minuti) dalla neo-diciassettenne Ana Konjuh che tra l’altro ha giocato sotto antibiotici (poco prima del match aveva 38,5 di febbre) e dunque rende ancor più clamoroso il verdetto del campo. La croata inizia esattamente come lo scorso anno: con la vittoria su una giocatrice del seeding a Auckland (nel 2014 era stata Roberta Vinci, la testa di serie numero 1). Laltra sorpresa riguarda Taylor Townsend: lamericana del 96, finalista a Wimbledon juniores un anno e mezzo fa e capace di scatenare una sorta di petizione online (per farle ottenere una wild card ai Championships della stagione seguente) causa un fisico non esattamente atletico, ha eliminato la belga Yanina Wickmayer. Punteggio 7-5 3-6 6-0 e la venticinquenne di Lier, quattro anni fa appena sotto la Top Ten, non riesce più a rialzarsi mentre vola la teenager che ora però avrà con tutta probabilità la sfida alla testa di serie numero 1 Caroline Wozniacki (che se la vede con la qualificata Julia Glushko), peraltro la giocatrice più in forma del circuito quando la stagione si è chiusa in ottobre. Questa sera (intorno alla mezzanotte italiana) sarà il turno di Francesca Schiavone e Roberta Vinci: la prima affronta la polacca Urszula Radwanska, in rampa di lancio due anni fa ma poi frenata da tanti infortuni (è qui grazie alle qualificazioni), la seconda lamericana Coco Vandeweghe che ha concorso per il premio di giocatrice più migliorata. A Shenzen (categoria International) ha invece esordito con vittoria Karin Knapp: 6-3 6-3 alla francese Pauline Parmentier e ora impegno contro la svizzera Timea Bacsinszky, testa di serie numero 8. In Cina tutto facile per Petra Kvitova, mentre la testa di serie numero 3 Simona Halep ha subito rischiato di subire lupset da Annika Beck che dopo aver vinto il primo set ha avuto un break di vantaggio nel secondo per ben due volte. Alla fine la rumena se lè cavata () e ha sostanzialmente minimizzato parlando di abitudine da ritrovare; il terzo turno (contro una tra Krunic e Anna Schmiedlova) potrebbe già essere un bel banco di prova. Si gioca poi al Brisbane International, categoria Premier: le due teste di serie principali (Maria Sharapova e Ana Ivanovic) hanno il bye e dunque le vedremo al secondo turno, ma ci sono già state sfide interessanti. Madison Keys ha fatto fuori la testa di serie numero 4 Dominika Cibulkova, altra sorpresa (ma solo in parte) quella di Varvara Lepchenko che ha battuto Samantha Stosur, idolo di casa. Si è invece ritirata Garbine Muguruza (era l’ottava testa di serie) causa una caviglia slogata; il suo posto in tabellone lo ha preso Alla Kudryavtseva e la russa ha subito fatto la voce grossa battendo Bethanie Mattek-Sands, altra giocatrice che ha sofferto infortuni nel corso della sua carriera e ora è ben lontana dalla sua forma migliore. Maratona con sconfitta per Victoria Azarenka: la bielorussa, al rientro dall’infortunio al piede, ha sprecato almeno tre chance per chiudere il suo match in Australia e dopo tre ore e 13 minuti è uscita battuta da Karolina Pliskova, che arrivava invece da una fine 2014 decisamente brillante. Il punteggio finale recita : per Vika comunque una buona palestra in vista degli Australian Open (dove ha vinto due volte) anche se si è capito che il ritorno tra le prime dieci al mondo non sarà affatto semplice.
(Claudio Franceschini)