Allo stadio Carlo Castellani Empoli e Verona hanno concluso a reti inviolate: 0-0 il risultato finale. Nella ripresa un espulso per parte: al 65′ minuto il difensore empolese Tonelli, al 77′ il centrocampista gialloblù Hallfredsson. In classifica Empoli e Verona procedono a braccetto, salendo a 18 punti che significa +6 sul terzultimo posto del Cagliari, caduto malamente a Palermo (5-0). Prossima giornata (18^ e penultima del girone d’andata) domenica 11 gennaio 2015: alle ore 12:30 andrà in scena Inter-Genoa, alle 15:00 invece Atalanta-Chievo.



Nel primo tempo andamento lento spezzato da qualche occasione, nella ripresa il canovaccio non è cambiato: nessuna delle due squadre ha preso nettamente in mano il pallino del gioco anche se l’Empoli ha mostrato qualcosa in più. Tutto considerato il risultato di parità è quello più giusto.

Prestazione ordinata e compatta della squadra di Sarri (al terzo 0-0 interno di fila) che però ha peccato di incisività e/o precisione in fase realizzativa, come dimostrano le sole 5 conclusioni su 18 nello specchio della porta. La difesa ha subito poco anche in inferiorità numerica (12 minuti prima dell’espulsione di Hallfredsson) mentre più fatica hanno fatto gli attaccanti, sostenuti soprattutto nel primo tempo dalla buona lena di Verdi.



Stando ai numeri il Verona ha attaccato la metà dell’Empoli: la supremazia territoriale è di 12’54”-6’29” in favore dei padroni di casa. Ciononostante la formazione scaligera non ha rubato il punto, concedendo poche occasioni da gol pulite agli avversari e proteggendo a sufficienza la propria trequarti. In fase offensiva l’Hellas ha privilegiato il gioco sulle fasce ma per Toni sono spiovuto pochi palloni adeguati. Considerando anche le assenze il pareggio è meritato. Si è rivisto in campo Jacopo Sala, non brillante ma presente ed è già tanto. 

Qualche dubbio sul contatto tra Maccarone ed Hallfredsson che lo induce ad annullare il successivo gol di Tonelli. Sventola 9 cartellini, il più delle volte e proposito e anche i due rossi per somma di ammonizioni sembrano giustificabili.



Empoli

Sicuro nel poco lavoro che ha da sbrigare.

Ogni tanto prova la sortita, senza strafare.

Presente ma troppo ruvido: espulso. 

Complice un Toni non al meglio la sua giornata scorre tranquilla.

Protegge a dovere la sua zona ma potrebbe osare di più.

Anche lui un pò troppo essenziale, nel finale non concretizza un buon colpo di testa.

Solito direttore, sale di tono nel secondo tempo.

Con il suo dinamismo causa qualche apprensione alla difesa veronese.

Sinchè sta in campo è come il casinista alla lezione di scienze: diverte i compagni dal 67’BARBA 6 Blocca la difesa.

Si sbatte ed è il più pericoloso in fase conclusiva, gli manca il gol dal 79’MCHEDLIDZE 6 Entra con buona verve, prova un paio di percussioni.

Si muove bene per ricevere palla ma non ne fa l’uso migliore: mira sballata dal 61’PUCCIARELLI 6 L’occasione della ripresa è sua ma Sorensen respinge la sua botta sicura.

All.SARRI 6 Una partita che si poteva vincere, forse non ha fatto il massimo in tal senso.

Hellas Verona

Bene anche se all’ultimo esce male: Vecino non approfitta.

Prova ad avanzare, qualche buon cross in più non guasterebbe. 

Dever uscire alla mezz’ora per un problema fisico dal 31’SORENSEN 6,5 (il migliore) Nel secondo tempo si immola su un tiro pericoloso di Pucciarelli.

Gioca con decisione ma qualche spazio lo lascia. 

Bene in fase difensiva.

Al rientro dopo mesi: inevitabilmente appannato ma il suo è un recupero importante dal 53’CAMPANHARO 5,5 Ammonito poco dopo l’ingresso, non offre guizzi in avanti.

Più attivo in fase di recupero che in quella di smistamento palla, utile a protezione della difesa. 

Debutto con più ombre che luci.

Nel secondo tempo regala qualche spunto in più, niente di decisivo però.

Si spende tanto come al solito ma non può incidere: i rifornimenti sono quello che sono.

 Lotta come suo solito ma lascia i suoi in dieci in un momento potenzialmente favorevole.

All.MANDORLINI 5,5 Punto che potrà risultare prezioso, la sqaudra resta in difficoltà. 

 

(Carlo Necchi)