Il Monza, società calcistica lombarda oggi registrata con il nome di Associazione Calcio Monza Brianza, rischia il secondo fallimento della sua storia dopo quello avvenuto nel 2004. Lo scorso 13 dicembre l’inglese Dennis Bingham è stato nominato ufficialmente nuovo presidente della squadra, ma da allora non è ha ancora versato ai dipendenti, giocatori e componenti dello staff tecnico, gli stipendi pattuiti nei contratti. Il Monza ha diversi creditori a cominciare dal ristorante Argenteé, che da settembre ha offerto 14 pasti al giorno ai giocatori senza mai vedersi rimborsato. Questa difficile situazione si sta riflettendo anche sulla rosa della squadra, che sta perdendo i suoi pezzi uno dopo l’altro: sinora hanno abbandonato la nave i vari Virdis (passato all’Aquila), Anastasi (Pistoiese), Zigoni (SPAL), Burrai (svincolato), Mehmet Hetemaj (svincolato) e Viotti (Pro Vercelli) oltre a Margiotta e Radrezza che stanno per salutare. Nel frattempo la squadra è ben messa nel girone A di Lega Pro: con 31 punti occupa la settima posizione dopo 19 giornate, a -4 dalla zona playoff e +8 su quella retrocessione. Intervistato da SportMediaset, il direttore sportivo Gianni Califano ha però dichiarato che di questo passo “sarà un miracolo raccogliere i punti necessari per salvarsi nel girone di ritorno“. Questo perché il fuggi fuggi dei giocatori potrebbe continuare, se gli stipendi non cominceranno ad essere pagati a breve. In una recente conferenza stampa l’allenatore Fulvio Pea ha definito la situazione ‘pazzesca’: non gli si può dare torto.