Torino-Milan, una classica del nostro calcio si giocherà sabato sera alle 20.45 allo stadio Olimpico per la diciottesima giornata di Serie A. Una classica però in tono minore, con le due squadre che non stanno certo disputando un grande campionato. I granata hanno 18 punti in classifica e vengono dal pareggio di Verona col Chievo, rossoneri a 25 punti ma reduci dalla sconfitta in casa col Sassuolo e se il campionato finisse oggi sarebbero di nuovo fuori dall’Europa. Partita quindi molto delicata per il futuro delle due formazioni. In caso di sconfitta per la squadra di Filippo Inzaghi si potrebbe parlare già di crisi, mentre quella di Giampiero Ventura ha il peggior attacco del campionato. Per presentare questo match abbiamo sentito una delle bandiere del Torino di tutti i tempi, Paolo Pulici, che ha indossato la maglia granata dal 1967 al 1982. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Torino-Milan che partita sarà? Sono due squadre che stanno disputando un campionato inferiore alle aspettative. Sarà quindi una partita delicata per entrambe le formazioni.
Si aspettava un campionato così deludente da parte del Torino? Il problema è che il Torino fa fatica a segnare. Nel calcio puoi produrre tutto il gioco che vuoi, ma se poi non segni non conta…
Come risolvere questo problema? Quello che si può notare è che tutte le punte del Torino fanno fatica a segnare. Gli attaccanti devono vedere la porta per andare bene…
Ventura giocherà più coperto o con un Torino più offensivo? Io mi ricordo che Rocco, che fu mio allenatore al Torino, non un personaggio qualsiasi, diceva sempre dell’importanza di segnare, di andare all’attacco per vincere. La stessa filosofia di Zeman, che giustamente dice che conta mettere in rete un gol in più della squadra avversaria!
Ci sarà il ritorno di Cerci contro la sua ex squadra… Dicono che non esulterà se segnasse. Queste cose non le capisco: un giocatore, in questo caso Cerci, dovrebbe fare diversamente. In fondo sarà un motivo di vanto per lui incontrare la formazione che l’ha lasciato andare, giocare davanti a tifosi che non sono più suoi e lo rimpiangeranno ancora di più se andrà in rete…
Con lui quale sarà il modulo tattico ideale per il Milan? Credo che i moduli tattici possano cambiare a secondo delle partite. Non sono determinanti, la cosa più importante è la condizione dei calciatori.
Come farebbe giocare Montolivo? Anche questa cosa è relativa, un grande giocatore riesce sempre a dare palle gol agli attaccanti.
Il suo pronostico? Per la situazione di classifica in cui si trova, mi auguro che il Torino faccia risultato, anche se devo confessare che farei torto a mio padre che era milanista. Un pareggio potrebbe anche bastare, ma con i tre punti è meglio vincere una partita e perderne un’altra per migliorare la propria situazione. (Franco Vittadini)