La Fiorentina di Paulo Sousa ne fa 4 al Belenenses nel match di scena all’Estadio do Restelo valido per la seconda giornata del Gruppo I di Europa League e conquista i primi 3 punti nella competizione continentale dopo lo stop subito all’esordio contro il Basilea. Decisive le reti di Bernardeschi e Babacar nel primo tempo che mettono in discesa il match, poi nel finale l’autogol di Tonel e il sinistro di Rossi arrotondano il punteggio. 



La squadra portoghese non è mai in grado di impensierire veramente la formazione viola. Qualche tentativo estemporaneo dei singoli e un atteggiamento più arrembante ad inizio ripresa non sono abbastanza per meritare la sufficienza.

Al di là di un avversario certamente non di primissima fascia, la squadra viola si conferma in stato di grazia. Gli uomini di Sousa mettono in mostra quel mix di personalità, sicurezza nei propri mezzi e autorevolezza di cui solo le grandi squadre dispongono. La prima posizione in Serie A non è frutto del caso.



Il direttore di gara macedone non ha difficoltà ad amministrare una gara comunque disputata dentro i binari della correttezza. Tanti scontri fortuiti spezzettano il gioco, ma l’arbitro è bravo a dare serenità ai giocatori in campo e a tirare fuori i cartellini al momento giusto.

La seconda giornata di Europa League vede la Fiorentina di scena presso l’Estadio do Restelo contro i portoghesi del Belenenses. Nel secondo appuntamento del Girone I Paulo Sousa continua a fare affidamento su quel 3-5-2 che tante soddisfazioni sta regalando ai viola in questo avvio di campionato. Tra i pali spazio a Sepe (voto 6), alla sua prima uscita da titolare in stagione dopo la fiducia accordata da Sousa a Tatarusanu; difesa a 3 composta da Tomovic (voto 6), Astori (voto 6) e Alonso(voto 6,5).  Ad interpretare il ruolo di esterni di fascia in maniera ultra-offensiva sono Bernardeschi (voto 7) e Rebic (voto 6,5), con Mario Suarez (voto 6,5), Matias Vecino (voto 6) e Mati Fernandez (voto 6) a cercare di alternare il lavoro in cabina di regia a quello d’interdizione. Le due punte chiamate a finalizzare il lavoro del centrocampo sono Giuseppe Rossi (voto 6) e Khouma el Babacar (voto 6,5). Il Belenenses di Sa Pinto risponde con un accorto 4-4-2: in porta l’estremo difensore Ventura (voto 5) è protetto dalla coppia di difensori centrali Sousa(voto 5,5)-Brandao (voto 6); nel ruolo di terzino destro si muove Geraldes (voto 5,5), mentre il terzino sinistro è Ferreira(voto 5,5). In mezzo al campo Sousa (voto 5) e Pinto (voto 5,5) sono affiancati a destra da Kuca(voto 5,5) e a sinistra da Martins (voto 5,5). La coppia d’attacco dei portoghesi è invece composta dal duo Sturgeon (voto 5,5)-Leal (voto 6). 



Squadra remissiva fin dall’avvio del match: spera di bloccare la Fiorentina opponendole due linee ordinate e riproponendosi in contropiede, ma la squadra di Sousa è attrezzata per superare ostacoli ben più probanti.  L’ex Siena cerca di mettere una pezza in più di un’occasione alle sortite dei viola. Qualche intervento decisivo e qualche duello vinto. Salva il salvabile in difesa.  La sua respinta mal indirizzata sul tiro di Vecino consegna a Bernardeschi l’opportunità di segnare il gol del vantaggio. Il secondo gol di Babacar è condizionato da una deviazione di Geraldes ma non dà comunque l’impressione di essere reattivo.

VOTO FIORENTINA 7 Squadra sicura e sempre consapevole di ciò che bisogna fare in campo: affronta l’impegno europeo in trasferta con grande autorevolezza. MIGLIORE FIORENTINA: BERNARDESCHI VOTO 7 Mostra un grande opportunismo in occasione del gol, e da quel momento si accende mettendo in mostra tutto il bagaglio tecnico che gli ha consentito di indossare la maglia numero 10 della Viola PEGGIORE FIORENTINA: TOMOVIC VOTO 6 Spesso affrontato da Kuca sulla fascia: non esce sempre vincitore dal duello. Qualche pecca in fase di disimpegno, ma è comunque in controllo.

Belenenses

La sua respinta poco decisa sul tiro di Vecino consente a Bernardeschi di sbloccare il risultato e sul tiro deviato di Babacar che costituisce il 2 a 0 dei viola non dà l’impressione di essere molto reattivo. Nel finale non può nulla per evitare l’autogol di Tonel e il poker di Rossi

Soffre moltissimo il dinamismo di Bernardeschi. Tira un sospiro di sollievo quando il numero 10 viola viene sostituito.

Arginare Babacar e Rossi non è impresa facile per nessuno: nel finale confeziona in scivolata l’autogol del provvisorio 0-3 gigliato per evitare che “Pepito” appoggi in rete il cross basso di Blaszczykowski.

L’ex difensore del Siena è quello che fa la figura migliore nel reparto arretrato lusitano. Usa il fisico e l’esperienza per contrastare Babacar come può. 

Rebic gli fa vedere per larghi tratti i sorci verdi. Non si propone mai in fase offensiva. Timido.

Il giocatore più pericoloso del Belenenses è lui: in apertura di secondo tempo costringe Sepe alla grande parata. Peccato per le lunghe pause vissute durante il match. (dal 63′ NUNES 5,5:  L’ex Latina non si fa praticamente notare dal momento del suo ingresso in campo. Al momento non costituisce un rimpianto per il calcio italiano.)

Sua la deviazione sul sinistro vincente di Babacar nel finale del primo tempo. Soffre la maggiore qualità del centrocampo viola.

Colpevole di aver sbagliato il passaggio in verticale da cui scaturisce il gol del raddoppio dei viola. Dotato di una buona tecnica personale, non fa nulla per metterla in mostra.

Tanta corsa ma altrettanto nervosismo. Ci mette il cuore in campo, ma è spesso disordinato ed impreciso. (dal 78′ CAEIRO s.v.)

Fa quel che può per rappresentare il trait d’union tra il centrocampo e l’attacco. Abbandona prematuramente il campo dopo un contrasto duro con Alonso. (dal 40′ DARCIO 5,5: Dotato di una velocità indiscutibile, non riesce mai a sfruttarla del tutto. Ingabbiato dalla macchina perfetta viola, si rende protagonista di un rinvio che colpisce in pieno volto Tonel costringendo il compagno a richiedere l’intervento del personale medico).

Non pervenuto: non è colpa sua se non ha praticamente un pallone a disposizione; certamente fa poco per procurarsi qualche occasione.

Subisce 4 schiaffi dall’ex compagno di Nazionale Sousa: al di là di un organico non paragonabile a quello viola ha ancora parecchia strada da fare per raggiungere il livello del connazionale.

Fiorentina

Impegnato soltanto in un’occasione da Kuca in avvio di ripresa: si conferma portiere affidabile. 

Del pacchetto arretrato viola è quello che soffre maggiormente dato che dalla sua parte agisce il talentuoso Kuca. A volte impreciso in fase di disimpegno, è l’unico viola a dovere affrontare qualche grattacapo.

Partita d’ordinaria amministrazione per lui: non ha nessun problema a gestire Leal.

Nell’inedito (ma non troppo) ruolo di centrale di difesa fa la sua ottima figura. L’ex Real Madrid si conferma come una delle note più liete di questo avvio di stagione. Spostato sulla fascia nel secondo tempo garantisce spinta e qualità.

Ha il merito di sbloccare il match con una rete da attaccante con spiccato senso del gol. Dimostra agli scettici di poter giocare anche a sinistra e non solo “a piede invertito”. (dal 60′ BADELJ 6,5: Entra in campo per amministrare il possesso palla e lo fa alla perfezione. Nel finale regala a Rossi un assist delizioso che vale il poker gigliato.)

La rappresentazione della solidità: diga davanti alla difesa e qualità in fase di ripartenza. L’ex Atleti dimostra di essersi calato alla perfezione nella realtà viola.

Tocchi di prima, tentativi da fuori e possesso palla. Prova sulla sufficienza per il cileno.

Con il suo tentativo dalla distanza costringe Ventura ad una respinta complicata da cui scaturisce il gol di Bernardeschi. Inserimenti e personalità danno vita ad una prova convincente.

Per larghi tratti i compagni si affidano alle sue sfuriate sulla fascia destra. Dimostra ancora una volta di essere un giocatore dal sicuro avvenire. ( Nonostante i pochi minuti a disposizione lascia la sua impronta sul match sfornando l’assist da cui scaturisce l’autogol di Tonel.)

La sua prestazione non passerà certamente alla storia per qualità e quantità, ma il sinistro al 90′ con cui punisce ventura firmando il 4 a 0 gigliato è la copertina di un nuovo capitolo di storia calcistica che speriamo si apra questa sera: vede la luce in fondo al tunnel.

Sempre più calato nel ruolo di centravanti d’area: fa a sportellate con i difensori avversari, gioca di sponda e tira dalla distanza. Quando Kalinic calerà, lui sarà pronto a sostituirlo.

Condottiero è la parola che meglio spiega ciò che rappresenta il portoghese in questo momento per la Fiorentina e i suoi tifosi. Forse Firenze ha davvero trovato il suo Mourinho. (dal 78′ VERDU’ s.v.)

 

 

(Dario D’Angelo)

Leggi anche

Video/ Lazio Lokomotiv Mosca (2-0) gol e highlights: riscatto europeo per SarriVideo/ Roma Manchester United (3-2) gol e highlights. Red Devils in finale!Video/ Manchester United Roma (6-2) gol e highlights. Giallorossi travolti