Ultima partita del girone H di qualificazione agli Europei 2016: Italia-Norvegia si gioca alle ore 20:45 di questa sera e l’Olimpico di Roma si appresta ad accogliere gli Azzurri che lo scorso sabato, vincendo in Azerbaijan, hanno staccato il pass per la fase finale degli Europei con una giornata di anticipo. Antonio Conte però non abbassa la guardia: non è nella sua natura, e poi è importante vincere il girone a livello di ranking UEFA, per un sorteggio eventualmente più morbido per la prossima estate. La Norvegia arriva a Roma dovendo ancora ottenere la qualificazione immediata alla fase finale: sa che una mancata vittoria significherebbe dover giocare il playoff, perchè la Croazia affronta Malta e si avvia a tre punti piuttosto comodi. Per presentare al meglio questa Italia-Norvegia dell’Olimpico, IlSussidiario.net ha contattato in esclusiva Gianluca Pagliuca, ex portiere della Nazionale che contro gli scandinavi ha giocato due partite ufficiali ai Mondiali, nel 1994 e nel 1998.



A Roma c’è Norvegia-Italia: che partita si aspetta? Una partita nella quale Conte, vista la qualificazione già ottenuta, potrebbe dare spazio alle seconde linee e sperimentare; la posta in gioco non è poi molto alta e dunque un po’ di turnover ci sta.

Un giudizio su questa Italia? La definirei senza infamia e senza lode: ha fatto sicuramente bene conquistando una qualificazione annunciata. Una nota di merito è quella di aver vinto anche quando il gioco latitava, è un aspetto importante.



Come giudica l’operato di Antonio Conte? E’ stato bravo, ha fatto quello che gli si chiedeva ovvero portare la Nazionale alla fase finale degli Europei. Avesse mancato l’obiettivo sarebbe stata una tragedia…

Come pensa che giocheranno gli Azzurri questa sera? Sono qualificati e avranno la mente libera da ogni cosa, perciò credo che oggi potranno esprimersi al massimo senza timori. Potrebbe venire fuori una bella partita.

Conte ha già utilizzato tre moduli da quando è CT: il 3-5-2, il 4-3-3 e infine il 4-2-4, per lui un ritorno alle origini: quale si addice meglio alla Nazionale? Vero: Conte usava il 4-2-4 anche a Siena e l’Italia si è trovata bene con questo modulo, è stata un’innovazione positiva. Va detto però che anche con gli altri moduli tattici la Nazionale ha fatto bene, merito del CT che sa adattare i vari moduli di gioco agli uomini che ha a disposizione.



Che Norvegia vedremo? Vedremo una Norvegia aggressiva, che giocherà per vincere: con tutta probabilità un pareggio non basterà per la qualificazione immediata, da perdere c’è davvero poco.

Appunto: secondo lei chi passerà tra Norvegia e Croazia? Sicuramente la Croazia è favorita: gioca a Malta e la vittoria non dovrebbe sfuggirle, per la Norvegia giocare in Italia non sarà certamente semplice.

Quali prospettive vede per gli Azzurri agli Europei? C’è un allenatore giovane che ha dato spazio a un gruppo giovane, aprendo anche a calciatori impegnati nei campionati stranieri; le prospettive sono buone e l’Italia potrebbe fare molto bene, specie se avremo Pirlo e Buffon nelle loro migliori condizioni.

Condivide le perplessità di Conte sul ranking Uefa? Assolutamente, Conte ha ragione. Queste classifiche spesso non hanno senso, non hanno molta ragione di essere; vale per il calcio come per il tennis, dove forse i ranking contano solo per le prime tre-quattro posizioni. Il resto lascia il tempo che trova.

Lei ha giocato due volte ai Mondiali contro la Norvegia: che ricordi ha? Nel 1994 negli Stati Uniti fui espulso, ma vincere quella partita fu fondamentale e alla fine arrivammo in finale. Nel 1998 vincemmo 1-0 a Marsiglia: ho un bel ricordo di quell’incontro, feci una grande prestazione. Poi purtroppo perdemmo ai rigori proprio contro la Francia ai quarti di finale.

Infine: il suo pronostico sulla partita di questa sera? Vince l’Italia. Mi sbilancio: dico 3-2.

(Franco Vittadini)