Inizia oggi l’Eurolega 2015-2016, la principale competizione per club del basket europeo; le Final Four si disputeranno dal 12 al 15 maggio a Berlino, tutti alle spalle del Real Madrid che ha coronato la sua eccezionale stagione vincendo la Final Four in casa e ora punta al bis. Tra le principali avversarie un Fenerbahçe che ha un roster quasi irreale leggendo i nomi, tra i quali figura anche il nostro Gigi Datome; l’Olympiakos di Daniel Hackett; il Barcellona degli ex “italiani” Samardo Samuels e Shane Lawal e con Tomas Satoransky ora leader dopo il grande Europeo. Al via anche due italiane, le stesse di un anno fa: l’Olimpia Milano, profondamente rinnovata nel roster e con ambizione di centrare la Final Four, e la Dinamo Sassari che a differenza della passata stagione vuole se non altro superare il primo girone e poi giocarsela. Per un commento e un pronostico a poche ore da questa prima giornata di Eurolega 2015-2016, IlSussidiario.net ha contattato in esclusiva Matteo Gandini.



Come giudichi il girone dellOlimpia Milano (Olympiakos, Efes, Cedevita Zagabria, Vitoria, Limoges)? Ci sono due squadre sopra tutte, Olympiakos e Efes; poi c’è Milano che molto probabilmente si giocherà il terzo posto con Vitoria. Cedevita e Limoges mi sembrano onestamente più deboli e difficilmente si qualificheranno.



Era davvero necessaria la rivoluzione in casa EA7? Diciamo che tanti giocatori non avevano più un rapporto forte con Milano. Hackett e Melli avevano dato tutto, per quanto riguarda Brooks che restasse una sola stagione era nei piani. Adesso si è formata una squadra che forse ha troppo talento per l’Eurolega ma potrebbe vincere il campionato.

Esordio al Forum contro Vitoria: partita abbordabile? Milano viene dal Tour negli Stati Uniti e dalle prime due partite di campionato; in quella contro Varese si è vista una squadra di valore e certamente migliore di quella precedente. Dall’altra parte, visti i tanti impegni ravvicinati potrebbe esserci un po’ di stanchezza.



Partita da vincere comunque? Sì, in ogni caso sarà una partita da vincere, anche non impossibile sulla carta. Preoccupa un po’ la forma di Cinciarini ma potrebbe dipendere dai tanti impegni; non si è mai fermato dagli Europei in poi. Invece mi sembra più seria la situazione di Jenkins che non ha certo reso come ci si aspettava, almeno finora.

Repesa ha esperienza internazionale e i giocatori anche: Final Four possibile? Lo escludo: Milano al massimo potrà arrivare alle Top 16. E’ una squadra che ha carenze sotto canestro, c’è McLean che è un buon giocatore ma mi sembra poco per l’Eurolega. Inoltre manca la regia: Cinciarini è utile per il campionato ma non per l’Europa, Lafayette mi sembra più una guardia. Insomma, ci sono troppe carenze.

Come giudica invece il girone di Sassari (Cska Mosca, Maccabi Tel Aviv, Unicaja Malaga, Bamberg, Darussafaka)? Escludendo Bamberg e Darussafaka che lotteranno per la quarta posizione da sfavorite, credo che la Dinamo possa arrivare a giocarsi il terzo posto con Malaga, e in ogni caso può qualificarsi. Cska e Maccabi sono fuori portata.

Si parte a Istanbul contro il Darussafaka… Vincere la prima partita è sempre importante, a maggior ragione contro la formazione che è forse la più debole del suo girone.

Anche Sassari ha cambiato tutto: dove potrà arrivare questa squadra? Diciamo che Sacchetti è abituato a cambiare squadra, anche la scorsa stagione lo fece e vinse il campionato; il problema principale sarà forse il doversi adattare rispetto al Run&Gun, se ne vedrà molto meno anche perchè in Eurolega non paga. Penso comunque che la Dinamo valga al massimo le Top 16, non di più. Anche perchè…

Sì? Anche perchè la lunghezza delle trasferte ha sempre il suo peso, non solo a livello psicologico ma anche fisico. Da Milano per andare all’estero prendi un aereo, da Sassari sempre e comunque almeno due.

Quali saranno le favorite per il successo finale? Il Real Madrid è la squadra campione in carica e a lei di diritto va data la possibilità della conferma del titolo europeo. Ha mantenuto il roster della scorsa stagione, ha aggiunto due giocatori (Jeffery Taylor e Trey Thompkins), si è sbloccato, ha le credenziali giuste per rimanere ai vertici.

Le altre quali saranno? Le solite, ma faccio il nome del Fenerbahçe: ha confermato il roster dello scorso anno aggiungendo nomi come Bobby Dixon, Pero Antic e Kostas Sloukas, e c’è anche il nostro Gigi Datome che può farsi valere.

Cosa manca ai club italiani per competere ai più alti livelli? Il budget: il fatto che i club stranieri possano investire molto di più e acquistare i giocatori più forti.

Forse dovremmo puntare di più sui nostri giocatori, metterne di più in squadra… Non sono tra i sostenitori del posto fisso per gli italiani. E’ giusto che i nostri giocatori si meritino con lavoro e allenamento i minuti eventualmente concessi, cosa che non accadrebbe se ci fosse una regola per “proteggerli”. Casomai bisognerebbe essere più bravi a scegliere gli stranieri.

C’è un esempio di buon lavoro sui giovani? La Spagna sta facendo molto bene, riesce a crescerli nel migliore dei modo e farli diventare degli ottimi giocatori.

(Franco Vittadini)