L’Inter trova 3 punti nel pacco regalo del Dall’Ara, sfruttando un errore clamoroso della retroguardia rossoblù per segnare nell’unica vera occasione creata e volare in testa alla classifica in attesa dei match di domani. Gol di Icardi, assist di Ljajic, il migliore dei suoi. Espulsi Felipe Melo e Mancini, autore di una sceneggiata abbastanza misteriosa, a fronte di decisioni arbitrali impeccabili.



Guasta un festa che poteva essere completa, crollando dopo l’espulsione di Felipe Melo e consegnando 3 punti d’oro agli avversari. Peccato per gli emiliani che fino a quel momento meritavano molto di più.

Partita piuttosto negativa, che svolta però grazie alla stoccata di Icardi. Da salvare la vittoria, a fronte di una brutta prestazione, oltre alla prestazione di Ljajic, molto positivo.



Mezzo punto in meno perchè perde un po’ di lucidità nel finale, dopo l’espulsione sacrosanta di Melo, a causa delle proteste fuori contesto di Mancini, giustamente cacciato nel recupero.

Primo tempo molto bloccato e poco divertente al Dall’Ara, Bologna ed Inter sono sullo 0-0 a metà match in questo anticipo del turno infrasettimanale di Serie A. Partita determinata e attenta dei padroni di casa, che mettono in evidenza in particolare i due terzini Masina e Ferrari (voto 6,5 per entrambi) abili a spingere e poi anche in marcatura su Ljajic e Perisic (voto 6 per loro). Grande personalità in mediana per Diawara (voto 6), molto meno positivo dall’altra parte Kondogbia (voto 5,5), impreciso in fase di appoggio. Per quanto riguarda l’attacco nerazzurro, prestazione simile alle ultime e tutt’altro che trascendentale per Icardi (voto 5,5); nel Bologna invece grande movimento dei tre elementi offensivi, con Mounier (voto 6) a sfiancarsi nei tagli su tutto il fronte ma senza trovare pericolosità al tiro. Viste le espressioni di Mancini in panchina, davanti allo spettacolo povero offerto dai suoi uomini in campo, ci aspettiamo qualche cambio anche immediato ad inizio ripresa…



Prestazione buona a livello di collettivo, tira un po’ il freno da metà primo tempo e aspetta (anche giustamente) l’Inter, cercando le ripartenze in velocità Grande corsa, grande presenza su tutta la fascia destra del Bologna ed anche una serpentina incredibile, spenta ad un passo dal tiro a tu per tu con Handanovic E’ forse il singolo che si vede di meno tra i padroni di casa, non demerita totalmente ma dovrebbe metterci quel pizzico di voglia in più degli altri, essendo un ex…

Lenta e spesso prevedibile, si perde in una marea di errori nella trasmissione di palla. Non riesce mai ad innescare Icardi e Da Costa vive 45 minuti di tranquillità quasi totale Gli unici pericoli per la difesa avversaria arrivano sulle sue sovrapposizioni. Frena l’incedere di Ferrari, dopo un paio di dribbling in velocità, prima che sia troppo tardi Non può essere tutto qui, vista la cifra pagata per acquistarlo. Ogni tanto parte e sprigiona la sua fisicità, ma quanti passaggi sbagliati! (Luca Brivio)

Bologna

Blocca una serie di conclusioni dalla distanza senza grandi pretese dell’Inter, venendo punito sull’unico pericolo serio corso. Peralto, pericolo regalato dai suoi compagni.

E’ un vero peccato per questo giovane difensore, terzino di buona spinta e discreto anche in chiusura. Ma il liscio sul lancio di Brozovic è da Mai Dire Gol.

L’azione del gol di Icardi inizia per un suo passaggio sbagliato, senza nemmeno troppa pressione. Anche lui rovina la sua partita in pochi secondi.

Chiude sempre bene Icardi, sul cui gol non ha responsabilità. Partita attenta.

Secondo tempo non all’altezza del primo, ma è sufficiente. Come Ferrari meglio in fase offensiva che nelle retrovie.

Per la personalità sarebbe da 8, visto che è un classe 1997. Può crescere a livello di scelte nel passaggio ma ha tutto il tempo per farlo

Leggermente meglio nel secondo tempo anche se a fronte di un buon livello di quantità pecca parecchio come qualità.

Provoca l’espulsione di Melo e trova qualche spunto interessante, anche se non incide mai realmente in avanti.

Corre tanto e si distingue nei movimenti in “taglio” dietro i difensori. Purtroppo per lui gli assist stasera non arrivano.

Mobile e intelligente anche nel gioco di prima, non ha però trovato spazio per concludere in maniera pericolosa.

Anche per lui i movimenti non mancano di certo, la voglia è tanta. Ma se non si riesce a segnare, nel calcio, tutto perde un po’ di valore.

 

Non incide nel finale, poteva e doveva fare di più nei minuti seguenti al suo ingresso.

Se si può incolpare Rossi di averlo messo troppo tardi, per il gol sbagliato nel recupero ci sarebbe invece da giustificarlo.

 

All.D. ROSSI 5: Il fatto che la sua squadra si perda sul più bello – e anche l’ingresso tardivo di Destro – sono sua responsabilità. La classifica piange.

Inter

Salva tutto nel recupero, anche se forse sono maggiori i demeriti di Destro, che gli calcia addosso. In ogni caso sigilla i 3 punti.

Il migliore insieme a Ljajic. Sia nel primo che nel secondo tempo interpreta benissimo le consegne tattiche e ci mette buon apporto di grinta e tecnica.

I continui tagli di Mounier e Mancosu lo portano fuori posizione, facendogli perdere lucidità. Per sua fortuna le punte del Bologna non sono però altrettanto pericolose.

Sui palloni alti, come sempre, si fa valere. A livello di distrazioni, però, siamo ancora lontani dalla sufficienza.

Forza fisica e corsa non mancano mai, nelle sue prestazioni. Serata positiva nel suo complesso.

Sbaglia tanto in fase di costruzione, limite già noto del suo profilo. In aggiunta si fa ammonire nel giro di pochi minuti due volte: considerando che era partito in diffida e con l’idea di non cadere nel giallo, un successone.

Altra prova nettamente al di sotto di attese, potenzialità e valutazione di mercato. Insufficiente.

Molto più timido del solito, ha l’unico merito di azionare Ljajic (con l’aiuto di Ferrari) sul gol.

Grande partita, è l’unica vera nota positiva (ovviamente, risultato e primo posto in classifica a parte) dell’Inter, questa sera. Si candida prepotentemente ad un posto da titolare.

Senza gol, un appoggio semplice semplice da due passi, sarebbe stato da 5. Invece lui è presente, al centro dell’area, per segnare e far vincere i suoi. Vecchia volpe.

Fino a quanto resta in campo si propone continuamente, sbaglia anche tanto soprattutto al cross ma non è di sicuro da bocciare.

 

Entra per dare solidità al centrocampo e più che altro aumenta la densità, come numero di uomini dietro alla linea del pallone. In quello certamente centra l’obiettivo.

Nei pochi allunghi dell’Inter degli ultimi minuti è sempre protagonista. Sostituzione indovinata.

 

All.MANCINI 4: Incomprensibili le proteste, ancor peggio le giustificazioni del post partita, quando tira in ballo Banti per l’episodio del rigore (era lui l’arbitro di porta) contro la Fiorentina. Rigore assolutamente indiscutibile. Se questi sono i ragionamenti, poco da aggiungere.

 

(Luca Brivio)