Finisce un grande e lungo processo di agonia per il Verona che soffre e perde 0-2 in casa contro una buona ma non eccellente Fiorentina che senza alcun problema sbanca il Bentegodi con un gol per tempo. Brutta partita, lo ammettiamo senza problemi, e molte colpe purtroppo per la squadra scaligera che non trova motivazioni, intensità e qualità chiudendo forse la partita più brutta di questa sua stagione, già complessa per i troppi infortuni. Un Verona così non può non avere un attaccante e in questo momento davvero manca, dunque non una colpa per il povero Mandorlini: di contro la Fiorentina prosegue la strada verso la vetta, ritrovandosi seconda con Napoli e Inter dietro alla Roma. Non bella la partita dei viola che però mantengono controllo del campo per 90 minuti e sfondano a metà tempo sia nel primo che nel secondo: un autogol di Marquez su papera di Gollini slocca il risultato (ottimo Pasqual che nel primo tempo è il migliore in campo) e nel secondo tempo ottima la combinazione Pepito Rossi e Nikola Kalinic, con il primo che confeziona un ottimo assist per il croato che a porta vuota segna il suo sesto gol in campionato. Finisce lì la gara, davvero brutta in un secondo tempo senza tiri in porta, eccetto il gol di Kalinic. Ora la panchina per Mandorlini scotta davvero.



Il Verona non ci crede: la Fiorentina sta controllando il due a zero costante con giocate di velluto ma senza veri tiri in porta dopo il gol di Kalinic su assist splendido di Pepito Rossi. Gli scaligeri non stanno davvero provando alcuna mossa offensiva, anche se Siligardi è entrato ma al momento non si è mai visto. Ma è l’intero Verona che soffre un attacco inesistente e un centrocampo che con Jacopo Sala in grande ombra non riesce a trovare un uomo a cui affidarsi. La viola si diverte a centrocampo e deve solo registrare l’infortunio di Davide Astori alla coscia, muscolare il problema anche se non sembra gravissimo, entrato da due minuti Tomovic. A dieci dal termine il risultato sembra davvero scritto, e non vorremmo essere in Mandorlini al termine con la società che sicuramente non è contenta dell’andamento della stagione. Infortuni a ripetizione però sono più di un’attenuante, e Mandorlini ha un credito per le grandi stagioni passate e non meriterebbe per nessun motivo l’esonero. 



E alla fine arriva anche il raddoppio meritato della Fiorentina che legittima la superiorità territoriale, di qualità e presenza in campo: il Verona se possibile è ancora più bloccato del primo tempo e la viola ne approfitta. Palla da Vecino per Rossi sulla sinistra che attende il momento giusto e appoggia in mezzo con un rasoterra perfetto che Nikola Kalinic non può davvero sbagliare e il tap in diventa d’oro. 0-2 e Mandorlini sempre più a rischio, anche se pubblico e giocatori non lo vorrebbero assolutamente sostituire e gli applausi ci sono sempre per lui. Fiorentina che ora ha sostituito Pepito Rossi, ottimo l’assist e in generale una buona partita, con Badelj che sa molto di conservazione del risultato e avanzamento di Bernardeschi qualche metro più avanti. Davvero non crediamo che il Verona possa rialzarsi, anche se ora entra Siligardi, l’unico attaccante disponibile in rosa, ma nel calcio tutto è possibile e magari un “gollonzo” potrebbe riaprire tutto. Anche se davvero non ci sono i prodromi al momento. 



Secondo tempo iniziato con la stessa trama del primo, ovvero la Fiorentina che comanda le azioni forte del vantaggio raggiunto con l’autogol di Marquez su cross di Pasqual e Verona che in maniera molto nervosa prova ad imbastire qualche azione offensiva senza davvero risultati positivi. Nessun cambio, ma siamo certi che nel corso di qualche minuto gli allenatori modificheranno qualcosa. Nella Fiorentina si scaldano Babacar e Bernardeschi: chi rischiano, Rossi o Kalinic? Dall’altra parte il Verona sembra un po’ sconsolato con poche occasioni da sfruttare e un trio in difesa della viola che sta gestendo alla grande le timide offensive scaligere.

Si blocca il match! In modo però del tutto rocambolesco: Verona che va sotto in casa contro la Fiorentina per il gol, anzi l’autogol di Rafa Marquez, sfortunatissimo capitano veronese al rientro dopo lungo infortunio. Cross da sinistra di Pasqual, scatenato che prova il quarto cross consecutivo in maniera del tutto indisturbata, in mezzo sfiora Kalinic che manda sul portiere Gollini in uscita bassa, ma il pallone non è trattenuto e carambola sul capitano messicano che devia così nella propria porta. Sfortuna ma legittimata perché la Viola stava alzando il ritmo e davanti è nettamente più forte e pericolosa: il Verona non riesce a sbloccarsi ma davvero è deficitario l’attacco veronese senza una vera punta. Juanito Gomez viene mangiato da Rodriguez e Astori ogni volta, e Jankovic ancora non ha toccato un pallone. L’impressione è che se Pepito Rossi riuscisse a trovare un filino di coordinazione potrebbe davvero far dilagare la viola. 

Il match fatica a decollare con Verona e Fiorentina che ancora si studiano in sostanza: 0-0 tra le due squadre sotto un diluvio universale che rende più difficili le operazioni di gioco a centrocampo. Gestisce senza problemi la viola, con Borja Valero e Vecino che scambiano bene ma fanno fatica a trovare davanti Rossi e Kalinic che si scambiano spesso bene posizione ma non hanno ancora trovato l’occasione giusta. Pepito ci ha provato su lungo lancio, molto preciso, di Vecino: sinistro al volo stilisticamente perfetto ma che non trova fortuna. Dall’altra parte fatica enorme del Verona a far gioco d’attacco, bene Ionita ma Gomez e Jankovic faticano nella conclusione: certo non avere attaccanti di ruolo pesa eccome nell’economia del gioco. Siamo al ventesimo e il punteggio è ancora fermo in parità assoluta. 

È iniziata la sfida tra Verona e Fiorentina sotto un diluvio universale che non sta aiutando un ottimo giropalla nei rispettivi centrocampi: in questa decima giornata di Serie A è partita leggermente meglio la Fiorentina grazie ad un maggior tasso tecnico che dovrebbe alla lunga prevalere, ma occhio ai veronesi carichi di rivalsa per “salvare” la panchina ad Andrea Mandorlini, dato da molti a rischio dopo la partita di oggi se non dovesse chiudersi bene per il Verona. Le squadre si studiano e subito Borja Valero e Vecino prendono per mano la Fiorentina ma davanti devono trovare i ritmi combinati Kalinic e Rossi, alla prima stagionale in campionato insieme dall’inizio. 

Sta dunque per cominciare il bel match sul campo Bentegodi tra Verona e Fiorentina, cariche come non mai per risalire in classifica dopo un periodo no. Di certo la situazione è ben diversa in termini di posizioni, con addirittura molte voci che parlano di una panchina traballante per Andrea Mandorlini in caso di sconfitta e invece fiducia a pieno regime per Paulo Sousa che ha perso sì con Roma e Napoli ma dimostrando di essere sempre all’altezza del gioco e con molta sfortuna in entrambe le occasioni. Squadre che stanno entrando in campo ed ecco dunque le formazioni ufficiali scelte dai due allenatori, partiamo dai padroni di casa del Verona: Golini, Pisano, Moras, Marquez, Souprayen, Sala, Matuzalem, Greco, Jankovic, Ionita, Gomez. A disp: Rafael, Coppola, Helander, Siligardi, Zaccagni, Bianchetti, Speri, Riccardi, Badan, Winck, Guglielmelli, Checchin. All. Mandorlini. Risponde la Fiorentina con questo undici iniziale: Tatarusanu; Roncaglia, Gonzalo Rodriguez, Astori; Blaszczykowski, Borja Valero, Vecino, Pasqual; Rossi, Ilicic; Kalinic. A disp: Lezzerini, Sepe, Tomovic, Badelj, Bernardeschi, Rebic, Mati, Suarez, Verdù, Babacar.. All. Paulo Sousa. Tutto pronto dunque, si parte! 

Quale sarà la chiave tattica del match tra Verona e Fiorentina nel match della decima giornata di Serie A 2015/2016? Vista la crisi di risultati e le tante assenze in ogni reparto, non è lecito attendersi una prova all’insegna del bel gioco da parte degli scaligeri: gli uomini di Mandorlini, schierati con il classico 4-3-3, cercheranno in primo luogo di formare una diga difficile da superare soprattutto in mezzo al campo, zona in cui la Fiorentina cercherà di tessere la propria ragnatela beneficiando delle qualità tecniche dei propri palleggiatori. Bisognerà capire poi se gli esterni d’attacco gialloblu riusciranno a trovare i tempi d’inserimento giusti per sfruttare gli spazi lasciati liberi dalle ali viola. Paulo Sousa schiererà infatti i suoi con uno spregiudicato 3-4-2-1: ciò significa che i due esterni di fascia, probabilmente Kuba Blaszczykowsi e Marcos Alonso, dovranno essere bravi ad alternare spinta offensiva e fase difensiva, scongiurando il pericolo di lasciare i propri centrali di difesa in balia degli attacchi dei padroni di casa. 

Per Andrea Mandorlini questa potrebbe una delle ultime possibilità di conservare il suo posto nella panchina del Verona: il tecnico non può quindi permettersi di sbagliare la partita con la Fiorentina e lo ha ribadito anche in conferenza stampa prima della gara. Mandorlini non cerca scuse e non trova nelle assenze dei suoi giocatori più importanti un alibi per giustificare il pessimo avvio di stagione, i suoi giocatori devono sicuramente fare più di campo se vogliono vincere la prima partita in campionato. Mandorlini spende due parole anche nei confronti della Fiorentina, avversario ostico che quest’anno lotterà per obiettivi molto importanti, ma non per questo il Verona si scanserà e deve pensare solamente al risultato. Per Paulo Sousa non dev’essere facile tenere alto il morale dei suoi giocatori dopo le ultime tre sconfitte tra campionato d Europa League: il tecnico della Fiorentina, in conferenza stampa, dichiara che la sua squadra è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi punti deboli, e sta cercando di migliorarsi per non ripetere gli errori commessi in passato. Paulo Sousa vuole vedere rabbia, grinta e coraggio in campo da parte dei suoi ragazzi, che devono sempre dare il massimo delle loro possibilità senza mai risparmiarsi. 

Sfida delicata quella al Marc’Antonio Bentegodi tra Verona e Fiorentina: entrambe le squadre provengono da momenti difficili, la formazione di Mandorlini è l’unica rimasta a secco di vittorie dopo le prime nove giornate di campionato ed è ultima in classifica insieme al Carpi; la squadra allenata da Paulo Sousa, che sembrava lanciatissima nella corsa allo scudetto, ha bruscamente frenato dopo le due sconfitte nei big match contro Napoli e Roma, senza tralasciare la sconfitta interna in Europa League con il non irresistibile Lech Poznan. Un ulteriore passo falso per una delle due squadre potrebbe rappresentare un punto di non ritorno per il proseguire della stagione. Gli ultimi scontri diretti tra Verona e Fiorentina risalgono alla stagione 2014-2015: all’andata (23 novembre 2014 al Bentegodi) i viola, allora allenati da Vincenzo Montella, espugnarono il campo del Verona vincendo col punteggio di 1-2 con i gol di Gonzalo Rodriguez e Cuadrado, per il Verona a segno Nico Lopez; al ritorno (20 aprile 2015 al Franchi) gli scaligeri restituirono il favore battendo la Fiorentina 1 a 0, di Obbadi il gol decisivo all’ultimo minuto di gioco. Dal 1999 a oggi, il bilancio dei precedenti è di nove vittorie per la Fiorentina, tre successi per il Verona e un solo pareggio, risalente al 6 febbraio 2000, quando i due club impattarono 2-2. 

Si gioca alle 20:45 ed è diretta dall’arbitro Paolo Valeri della sezione di Roma. Entrambe le squadre protagoniste arrivano da una sconfitta che ha minato ulteriormente il morale in chiave salvezza per gli scaligeri e in ottica scudetto per i viola: l’obiettivo, sia da una parte che dall’altra, è di uscire dal campo con i tre punti per raddrizzare una stagione cominciata male e proseguita peggio nel caso del Verona, riproporsi nella lotta al titolo nel caso della Fiorentina, lanciatissima nella prime giornate e che negli ultimi due turni ha invece tirato il freno a mano, uscendo sconfitta da due match nevralgici come quelli contro le dirette rivali per lo scudetto, ossia la Roma di Rudi Garcia e il Napoli di Mauizio Sarri.

Per la Fiorentina, dopo essere passata in testa da sola alla classifica, sembrava finalmente l’anno buono per poter lottare ad armi pari con le altre grandi del campionato per lo scudetto, invece le due sconfitte nei big match contro Napoli e Roma hanno ridimensionato le ambizioni del gruppo allenato da Paulo Sousa, che nel frattempo ha perso in Europa League anche contro il modesto Lech Poznan. L’ultimo successo della Fiorentina risale dunque al 4 ottobre, quando i viola sconfissero l’Atalanta 3 a 0, dopodiché la formazione di Paulo Sousa ha perso le ultime tre partite.

Perlomeno i viola restano al secondo posto, a due sole lunghezze di distacco dalla Roma capolista: al Verona sta andando molto peggio, gli scaligeri dopo le prime nove giornate di campionato non hanno ancora vinto nessuna partita e sono relegati all’ultimo posto, a quota 5 punti, assieme al neo-promosso Carpi. 

Dopo aver impattato 1 a 1 nel derby contro il Chievo e aver sfiorato la prima vittoria stagionale contro l’Udinese, sfumata quando a sei minuti dalla fine Thereau ha realizzato il gol del definitivo 1 a 1, nell’ultima di campionato il Verona di Mandorlini è stato letteralmente spazzato via dalla Sampdoria, con i blucerchiati che hanno vinto per 4 a 1 grazie alle reti di Muriel, Zukanovic, Soriano ed Eder; per gli scaligeri solamente il gol della bandiera realizzato da Ionita a un quarto d’ora dalla conclusione, a partita ormai chiusa. Lo scorso campionato, sia all’andata che al ritorno, si registrarono vittorie esterne: il 23 novembre 2014, al Bentegodi, la Fiorentina si aggiudicò il primo round espugnando il campo del Verona col punteggio di 1-2, a segno Nico Lopez per i padroni di casa, gol di Gonzalo Rodriguez e Cuadrado per gli ospiti.

Il 20 aprile 2015, il secondo round se lo portò a casa il Verona, che al Franchi sconfisse la Fiorentina 1 a 0 col gol vittoria di Obbadi che all’ultimo minuto di gioco regalò i tre punti alla formazione scaligera, dopo che a metà secondo tempo Alessandro Diamanti sbagliò un calcio di rigore con il quale avrebbe portato i viola in vantaggio.

Le quote dei bookmaker relative a Verona-Fiorentina danno i viola di Paulo Sousa nettamente favoriti nonostante giochino in trasferta: il 2 è dato infatti a 1,95 da WilliamHill; l’X viene dato a 3,20 da GazzaBet; l’1 del Verona, ultimo in classifica assieme al Carpi, è dato a 4,33 da Betfair. L’idea, dunque, è che la Fiorentina dovrebbe avere relativamente vita facile contro gli scaligeri, in crisi di gioco e di risultati e con la panchina di Mandorlini sempre più in bilico. Per quanto riguarda il numero di gol complessivamente segnati nell’arco dei novanta minuti di gioco, le agenzie di scommesse non si sbilanciano, tutt’altro: William Hill, ad esempio, quota sia l’Under (non più di due gol segnati) che l’Over (almeno tre gol) a 1,91.

Verona-Fiorentina sarà visibile in diretta tv sia su Sky che su Mediaset Premium. Sulla piattaforma satellitare di Murdoch la partita sarà tramessa su Sky Calcio 6 (canale 256 del decoder), in alta definizione; sulla pay-tv del digitale terrestre l’incontro andrà in onda su Premium Calcio 4 (canale 385 del decoder) con in esclusiva le immagini negli spogliatoi prima dell’inizio della gara e le interviste ai giocatori tra il primo e il secondo tempo. La partita si potrà vedere anche in diretta streaming video tramite le app Sky Go e Premium Play, che consentiranno agli abbonati alle rispettive pay-tv di assistere al match anche in mobilità senza alcun costo aggiuntivo.

LA DIRETTA LIVE NON PIU’ DISPONIBILE