Vincenzo Nibali si è aggiudicato l’edizione 2015 del Giro di Lombardia, con un’azione nella fase finale della gara. L’atleta messinese ha provato a fare la differenza sulla penultima ascesa, il Civiglio, ma non è riuscito a fare il vuoto, nonostante 3 scatti decisi. L’azione decisiva di Nibali è partita sulla discesa tecnica del Civiglio, dove il vincitore del Tour 2014, sfruttando le sue doti da discesista, è riuscito a fare la differenza, aumentando il distacco fino a 33”, ai piedi dell’ultima salita di giornata, il San Fermo della Battaglia (2,7 km al 7,2%). A 7 km dal traguardo Daniel Moreno e Thibaut Pinot riescono a staccare gli altri componenti del gruppo e si lanciano all’inseguimento di Nibali, che ha tuttavia un vantaggio rassicurante e ha dalla sua la discesa tecnica del San Fermo della Battaglia, su cui Pinot mostra i suoi limiti. Moreno, pur non rischiando troppo, riesce a staccare Pinot e a portarsi in seconda posizione, in solitaria, con un ritardo di 20” da Nibali e un margine di 10” su Pinot, terzo al traguardo.
A 12 km dal traguardo Vincenzo Nibali è solo in testa, con 9” di vantaggio sul gruppo, guidato da Valverde, in cui Diego Rosa dell’Astana tenta di rompere i cambi, per favorire il campione messinese. Grazie alle sue doti da discesista, Nibali riesce ad incrementare il suo vantaggio, che ai piedi dell’ultima salita, il San Fermo della Battaglia (2,7 km al 7,2%) si assesta attorno ai 40”.
A pochi chilometri dall’ascesa del Civiglio, penultima asperità del Giro di Lombardia 2015 (4,2 km al 9,7%), Gilbert, Trofimov, Cunego e Pozzovivo non sono riusciti a rientrare sul gruppetto Nibali, a causa dell’elevata andatura imposta dagli uomini dell’Astana. Il gruppo, composto da 22 corridori, tra cui Nibali, Pinot e Valverde, insegue Kwiatkowski, rimasto solo in testa, a pochi secondi di distacco. Sulle prime rampe del Civiglio il fuggitivo viene ripreso, grazie all’andatura elevatissima imposta da Diego Rosa, e Nibali prova a fare il vuoto, con uno scatto improvviso, a cui rispondono Chaves, Moreno, Valverde, Pinot e Brambilla. Nel gruppetto, composto ormai da 9 corridori, Nibali scatta nuovamente ma non riesce a staccare gli uomini più pericolosi per la vittoria finale.
Continua l’inseguimento dell’Astana nel Giro di Lombardia 2015: Vincenzo Nibali, grazie all’azione dei compagni di squadra Mikel Landa Meana e Diego Rosa, sta recuperando sui fuggitivi Michal Kwiatkowski e Tim Wellens. Staccati molti big, tra cui Cunego, Majka, Bouet e Rui Costa, che stanno provando a rimontare sul gruppo principali nella discesa tecnica, resa più difficoltosa dalla nebbia. A 32 km dal traguardo il gruppetto degli inseguitori, in cui sono presenti Gallopin, Yates, Canola, Busato, Bennet, Rui Costa, Vuillermoz, Gilbert, Trofimov, Majka, Pozzovivo e Cunego, ha un distacco di 1’31” sul duo di testa e difficilmente riuscirà a rientrare. Il gruppetto Nibali, guidato da Landa e composto anche da Barguil, Valverde, Moreno Fernandez e Rosa, sta recuperando su Kwiatkowski e Wellens e insegue a 30”.
Fasi cruciali nel Giro di Lombardia 2015: Benedetti e Canola sono transitati in cima alla salita Madonna di Ghisallo, con un vantaggio di 18” su Barbin, Polanc e Van Windem. Segue a 1’08” il gruppetto in cui è presente De Negri, il gruppetto guidato da Kwiatkowski transita con un ritardo di 1’37” (il plotone ha un distacco di 3’06” sulla testa della corsa). Nel plotone, l’Astana, spaventata dall’azione di Kwiatkowski, ha iniziato a tirare a tutta e all’inizio della Colma di Sormano (1,9 km al 15,8%, con punte al 27%) il gruppo principale si è ormai ridotto a una ventina di unità. Continua l’azione di Kwiatkowski che rilancia l’andatura, seguito da Wellens e Benedetti, gli unici in grado di tenere il suo passo. In cima alla dura asperità, il polacco transita per primo, assieme a Wellens, e i due corridori stanno percorrendo la discesa, resa pericolosa dalla nebbia e dalle pendenze elevate.
Ben 5 uomini della Etixx-Quickstep all’attacco, nel Giro di Lombardia 2015: Michal Kwiatkowski, Zdenek Stybar, Matteo Trentin, Carlos Verona Quintanilla e Lukasz Wisniowski. Nel gruppo dei fuggitivi della prima ora alcuni uomini, tra cui Oscar Gatto e Jerome Coppel, iniziano a staccarsi, sfiancati dalle dure rampe della salita Madonna del Ghisallo e dalla fatica della fuga. A 70 km dall’arrivo, sono rimasti in testa Benedetti e Canola, seguono a 32” Barbin, Busato e Van Windem, a 49” Scumacher, Polanc, De Negri e Geschke. Anche il gruppo degli inseguitori si è frazionato: Slagter, Kwiatkowski, Gesink, Izaguirre, Verona, Wellens e Coppel inseguono a 2’06”, Stybar e Nizzolo inseguono a 2’30”. Il plotone insegue con un ritardo di 3’20”.
Poche chance di arrivare al traguardo per i fuggitivi della prima ora, nell’edizione del Giro di Lombardia 2015: l’azione della Movistar di Alejandro Valverde, uno dei favoriti assieme a Vincenzo Nibali, ha causato la diminuzione del vantaggio, pari a 3’50” all’imbocco della salita Madonna del Ghisallo. Nelle prime rampe dell’ascesa molti corridori tentano di allungare sul plotone e anche qualche big, come Kwiatkowski e Gesink tentano lo scatto. Si è formato un gruppetto composto da 11 corridori, che insegue i fuggitivi, con alcuni secondi di margine sul gruppo principale. Ecco la composizione del secondo gruppetto: Tom Jelte Slagter (Team Cannondale – Garmin), Michal Kwiatkowski (Etixx – Quickstep) Zdenek Stybar, Matteo Trentin, Carlos Verona Quintanilla e Lukasz Wisniowski (Etixx – Quickstep), Tim Wellens (Lotto Soudal), Timo Roosen e Robert Gesink (Team Lotto NL – Jumbo), Jon Izagirre Insausti (Movistar Team), Giacomo Nizzolo (Trek Factory Racing).
Il Giro di Lombardia 2015 sta vivendo una fase interlocutoria inattesa della prima ascesa dura, quella del Ghisallo (8,5 km al 6,2%). Continua la fuga a 11 ma l’azione dell’Astana, che sta tirando in testa al gruppo per evitare che il vantaggio dei fuggitivi si dilati ulteriormente, comincia a dare frutti: a 90 km dall’arrivo il vantaggio è sceso a 7 minuti. A 87 km dall’arrivo si è verificata una caduta nel gruppo, apparentemente senza conseguenze, l’Astana di Vincenzo Nibali continua a controllare il distacco dei fuggitivi in testa al gruppo, in attesa delle complicate ascese della fase finale.
Continua la fuga a 11 al Giro di Lombardia 2015: al termine della discesa del Colle Brianza (8 km al 3,1%), i fuggitivi hanno un vantaggio di 7’30” sul plotone guidato dall’Astana, che punta tutto su Vincenzo Nibali, chiamato a riscattare una stagione deludente. Nelle prime ore di corsa la media è stata pari a 40,400 km/h, ecco i nomi dei protagonisti della fuga: Dennis Van Winden (Team Lotto NL – Jumbo), Simon Geschke (Team Giant – Alpecin), Jan Polanc (Lampre – Merida), Oscar Gatto (Androni Giocattoli – Sidermec), Enrico Barbin (Bardiani – CSF), Jerome Coppel (IAM Cycling), Cesare Benedetti (Bora-Argon 18), Stefan Schumacher (CCC Sprandi Polkowice), Pierpaolo De Negri (Nippo – Vini Fantini), Matteo Busato (Southeast), Marco Canola (UnitedHealthcare).
Undici corridori in fuga in queste prime battute del Giro di Lombardia 2015. Siamo intorno al Km 50 e il gruppo degli inseguitori ha già più di 8 minuti di ritardo; distacco importante dunque, anche se la gara è lunga e può ancora succedere di tutto. Al momento italiani protagonisti: tra i battistrada troviamo infatti Enrico Barbin, Marco Canola, Matteo Busato, Oscar Gatto e Cesare Benedetti. Cè anche Simon Geschke della Giant-Alpecin, così come Dennis Van Winden della Lotto NL-Jumbo; vedremo ora come evolverà la situazione, anche il clima che non è certo dei migliori può influenzare lesito della corsa.
Come abbiamo già detto, la vittoria di un italiano al Giro di Lombardia manca dal 2008: fu la terza per Damiano Cunego, che precedette Janez Brajkovic e Rigoberto Uran vincendo così la seconda gara consecutiva. Da allora ci sono state due doppiette: quella di Philippe Gilbert (2009-2010) e quella di Joaquim Rodriguez (2012-2013), se vogliamo laltro bis lo ha realizzato Alejandro Valverde che però si è piazzato secondo un anno fa come nel 2013 e dunque va caccia di quella che sarebbe la sua prima vittoria. Il primo decennio del XXI secolo è stato dominato dagli italiani: tra il 2001 e il 2008 sono stati otto consecutivi i successi azzurri. Abbiamo già ricordato i tre di Cunego; ci sono poi stati i due a testa di Michele Bartoli e Paolo Bettini e quello di Danilo Di Luca, che peraltro ha aperto la serie. Nel 2003 un podio tutto italiano: Bartoli precedette Angelo Lopeboselli e Dario Frigo.
Non ci sarà oggi al Giro di Lombardia di ciclismo Joaquin Rodriguez, lo ha comunicato il suo team la Katusha. Il ciclista è arrivato in Italia con un ginocchio destro malfunzionante a causa di uno scontro con un segnale stradale nell’ultimo allenamento in Spagna. Il viaggio c’è stato in Italia, ma il dolore lo costringerà a saltare la gara. L’articolazione è gonfia e quindi neanche gli antidolorifici potrebbero permettergli di scendere in pista. Gli esami medici hanno escluso la rottura dei legamenti, ma evidenziato la presenza di un esteso ematoma. Rodriguez ha sottolineato: “Ieri mattina prima di partire per l’Italia stavo seguendo l’ultima sessione di allenamento ed ero dietro una moto. Non ho notato un segnale stradale e l’ho accidentalmente colpito con il ginocchio destro. In serata poi quando sono arrivato in Italia il dolore è peggiorato. Si è gonfiato e ho avuto persino difficioltà a camminare. Mi sarà impossibile correre“.
Oggi è il giorno del Giro di Lombardia 2015, ultimo grande appuntamento stagionale con il ciclismo. La ‘Classica delle foglie morte‘ è infatti l’ultima delle cinque classiche ‘monumento’ dell’anno e anche l’ultima corsa del World Tour, oltre che la grande rivincita dei Mondiali che si sono disputati domenica scorsa a Richmond. Gli appassionati certamente sanno che il percorso è cambiato rispetto all’anno scorso dal momento che Bergamo e Como si scambiano partenza e arrivo. Dunque la partenza è in programma da Bergamo alle ore 10.35, per la precisione da via San Bernardino. I primi 104 km saranno in provincia di Bergamo e saranno caratterizzati soprattutto dalla salita di Colle Gallo (km 56,4), che sarà la prima asperità di giornata con i suoi 7,5 km di salita al 6% di pendenza media. Dopo la discesa si tornerà nel capoluogo e poi si pedalerà verso la provincia di Lecco e la seconda salita di giornata, il Colle Brianza il cui scollinamento sarà al km 116,6. La corsa entrerà però nel vivo dopo il rifornimento che sarà posto ad Onno al km 164,2. Ci attendono infatti tutte le salite che hanno fatto la storia del Lombardia, a partire da quella verso il Santuario della Madonna del Ghisallo, patrona dei ciclisti e vero e proprio simbolo della classica autunnale. Quanto alle caratteristiche tecniche, si tratta di un’ascesa di 8,6 km al 6,2% di pendenza media, dato però poco significativo perché nel tratto centrale c’è un falsopiano e anche una breve discesa ma prima e dopo si va anche oltre il 10% con punte oltre il 14 nel primo tratto. La salita finirà al km 181,1 della corsa: discesa e poi ecco il bivio per Sormano che ci porterà ad affrontare la durissima salita della Colma di Sormano (km 194,6), il cui tratto più duro è dopo l’attraversamento del paese, il celeberrimo Muro che in soli 1900 metri propone un dislivello di 304 metri, cioè pendenza media del 15,8% e punte massime addirittura oltre il 25, ai limiti del ribaltamento. Qui la gara dovrebbe esplodere, ma non sarà ancora il momento decisivo, che arriverà con le due salite da affrontare nei 20 km finali. Prima il Civiglio (km 228,4), salita di 4,2 km con pendenza media del 9,7% e punte fino al 14%, poi il San Fermo della Battaglia (km 239,7) che presenta 2,7 km di salita al 7,2% medio e punte al 10%, ma soprattutto il cui scollinamento è a soli 5,3 km dall’arrivo di Lungo Lario Trento, con la discesa che finirà praticamente in vista dello striscione dell’ultimo chilometro. Un percorso durissimo che ci regalerà certamente grandi emozioni, che d’altronde non mancano mai al Lombardia, come dimostra il suo straordinario albo d’oro che comprende ben 108 edizioni già disputate (questa sarà la numero 109) a partire dal 1905. Per non tornare troppo indietro, dal 2004 abbiamo tre vittorie di Damiano Cunego, due di Paolo Bettini, altrettante per Philippe Gilbert e Joaquim Rodriguez e un successo a testa per Oliver Zaugg e Daniel Martin. Gilbert, Rodriguez e Martin saranno certamente anche oggi fra i protagonisti più attesi, senza dimenticare Alejandro Valverde (già certo del primo posto nella classifica finale del World Tour), Rafal Majka e Thibaut Pinot, tante stelle straniere alle quali noi opporremo soprattutto Vincenzo Nibali, che ha il grande obiettivo di riportare l’Italia ad un successo che manca dal 2008, cioè da quando Cunego colse l’ultimo dei suoi tre successi al Lombardia, che è anche l’ultima vittoria italiana in un Monumento.
L’appuntamento in diretta tv con il Giro di Lombardia 2015 sarà dalle ore 15.05 su Rai Tre per seguire tutte le fasi salienti della corsa con la telecronaca di Francesco Pancani e il commento tecnico di Silvio Martinello. Dalle ore 15.30 però si potrà seguire la corsa anche su Eurosport, il canale tematico visibile sia su Sky sia su Mediaset Premium. Questo significa che, per quanto riguarda la diretta streaming video, ci sarà sia quella gratuita sul sito della Rai www.rai.tv sia quella riservata agli abbonati tramite le applicazioni Sky Go, Premium Play ed Eurosport Player. Grande attenzione per il Giro di Lombardia anche sui social network. Limitandoci a ricordare i canali ufficiali, ecco la pagina ufficiale su Facebook Il Lombardia e l’account Twitter @Il_Lombardia. (Mauro Mantegazza)