Non è ancora conclusa la vicenda che vede Leo Messi coinvolto insieme al padre in un’inchiesta per evasione fiscale; è notizia di pochi minuti fa, come riportato dal quotidiano spagnolo El Pais, che per la Pulce sono stati chiesti addirittura 22 mesi di carcere. E’ il giudice di Gavà che ha deciso di portare a giudizio il numero 10 del Barcellona, accusato insieme a Jorge Horacio Messi di aver sottratto all’Erario una cifra pari a 4,1 milioni di euro; solo due giorni fa Messi era stato assolto dalla Fiscalia spagnola e la spiacevole vicenda sembrava chiusa almeno per il calciatore (il padre rimaneva invece accusato), ma oggi è arrivata questa notizia. Già lo scorso giugno il Pubblico Ministero aveva espresso la richiesta di perseguire soltanto il padre della Pulce, secondo la tesi per la quale era lui a occuparsi delle finanze del figlio; una tesi però smontata dalla Corte, che ha fatto presente come non sia necessario essere a conoscenza di ogni minimo dettaglio fiscale per essere accusati di frode, basta semplicemente acconsentire a una frode della quale si è a conoscenza. Su queste basi dunque il giudice ha deciso che anche Leo Messi è colpevole di un’evasione che riguarderebbe soldi guadagnati con grandi aziende di cui l’argentino è testimonial, e che sarebbe stata realizzata creando una rete di società fittizie. Ora dunque vedremo quale sarà il responso del Tribunale.