L’anticipo delle 12:30 dell’undicesima giornata di Serie A tra Fiorentina e Frosinone si conclude 4 a 1 per la squadra viola, che con questo successo si riporta in vetta alla classifica a pari punti con l’Inter. VOTO FIORENTINA 8: La Fiorentina di Sousa è letteralmente perfetta: comanda dall’inizio alla fine interpretando meravigliosamente tutte le fasi del match concedendosi anche il lusso di staccare la spina nel finale. Dimostra ancora una volta di essere una seria candidata per lo scudetto. Sbaglia totalmente l’approccio al match: si concede all’offensiva toscana senza mai ambire a qualcosa di più di una difesa tanto disperata quanto inutile. Solo nel finale, complice il calo di attenzione viola, si rende pericoloso e trova il gol della bandiera. Direzione di gara positiva per l’arbitro Fabbri: nessun dubbio sulla bontà della decisione che ha portato all’assegnazione del rigore trasformato da Babacar. Nel complesso una partita di facile gestione.
Nell’undicesima giornata di Serie A, la Fiorentina ospita al Franchi il Frosinone nell’anticipo delle ore 12:30. Paulo Sousa schiera i suoi con il classico 3-4-1-2: davanti a Tatarusanu(voto 6) agiscono i tre centrali Roncaglia (voto 6), Gonzalo Rodriguez (voto 7) e Tomovic (voto 6). Il ruolo di centrali di centrocampo è affidato al croato Badelj (voto 6,) e allo spagnolo Mario Suarez (voto 6,5), affiancati sulle fasce da Rebic (voto 7) e Manuel Pasqual (voto 6). In avanti Borja Valero (voto 6,5) e Mati Fernandez (voto 7), si muovono alle spalle dell’unica punta Babacar(voto 7). Il Frosinone di Stellone risponde con un 4-4-1-1 molto compatto: in porta Zappino(voto 7) è protetto da una linea difensiva composta da destra verso sinistra da M. Ciofani(voto 5,5), Diakité (voto 4), Bertoncini(voto 5,5) e Crivello (voto 5). Il centrocampo vede la presenza sulle fasce di Paganini (voto 5,5) e Frara (voto 6), con la coppia Sammarco(voto 6)-Chibsah (voto 5,5), a fare da frangiflutti sulla mediana. A Verde (voto 5), il compito di fare da raccordo tra il centrocampo e l’unica punta D. Ciofani (voto 5,5).
La squadra di Paulo Sousa è letteralmente perfetta: il Frosinone non può nulla contro lo strapotere viola! Segna su rigore con un cucchiaio, ma se non fosse per Zappino a quest’ora festeggerebbe una tripletta! Scegliamo lui perché è l’unico giocatore che non è mai stato impegnato.
Primo tempo disastroso da parte della squadra di Stellone che va negli spogliatoi sotto di 4 reti e non vede l’ora di porre fine a questa tortura! Subire 4 gol in un tempo ed essere il migliore in campo è davvero strano: senza l’estremo difensore brasiliano il punteggio avrebbe potuto essere di portata tennistica! Procura un calcio di rigore atterrando Mati Fernandez in area e regala il gol del poker a Mario Suarez con un disimpegno errato. Disastroso. (Dario D’Angelo)
Non viene mai impegnato dai giocatori del Frosinone, difficilmente avrà fatto la doccia a fine match! (dal 71′ LEZZERINI 6: Beneficia di un regalo di Paulo Sousa e realizza il sogno di esordire in Serie A. Sul gol di Frara prova a metterci una pezza ma la colpa della rete ciociara è di Gonzalo Rodriguez.
Certamente poco impegnato dagli uomini offensivi di Stellone. Si esibisce in un disimpegno complicato che tiene col fiato sospeso i tifosi ma non corre troppi rischi. (dal 58′ G. ROSSI 6,5: Di sinistro illumina sempre la scena: tanti tocchi di prima che fanno ben sperare in vista dell’Europeo francese. Tenta anche di trovare il primo gol stagionale ma Zappino si supera e gli dice di no.)
Un suo splendido colpo di tacco porta i viola sul 2 a 0. Meno attento in fase difensiva: il gol di Frara nasce da una sua marcatura “larga” su Longo.
Partita di ordinaria amministrazione per lui che ha vita facile a contenere Ciofani
Trova fortunosamente il gol del vantaggio e un minuto più tardi prova a “riscattarsi” cercando un gol d’autore. Solo il palo gli nega la doppietta.
Prezioso come sempre in fase d’impostazione: nel primo tempo sfiora il gol con una conclusione di destro che lambisce il palo
Una delle prove migliori dello spagnolo dal suo arrivo a Firenze: quantità e qualità al servizio dei compagni e la ciliegina della torta del gol del momentaneo 4-0.
Macina come sempre chilometri sulla sua fascia di competenza. Nel secondo tempo potrebbe segnare in rovesciata ma manca l’obiettivo.
Infaticabile, è l’anima di questa Fiorentina: per necessità ricopre anche il ruolo di falso nueve.
Entra in 3 dei 4 gol della Fiorentina: sul primo serve a Rebic il pallone da cui scaturirà il tiro-cross vincente; sul secondo batte la punizione deviata da Gonzalo e sul terzo conquista il rigore trasformato da Babacar. Decisivo.
Trasforma col cucchiaio il rigore del 3 a 0 con grande freddezza. Se non fosse stato per Zappino avrebbe realizzato una tripletta. Viene sostituito per un leggero risentimento muscolare (dal 46′ VERDU’ 6,5: Lo spagnolo è preziosissimo in fase di possesso palla e nel finale rischia anche di trovare il gol con una conclusione a giro di sinistro che scavalca Zappino e finisce sulla traversa)
Fermo restando che l’avversario non era dei più temibili, merita tutti i riconoscimenti possibili per aver trasformato una squadra orfana del suo papà calcistico (Montella), in una corazzata pronta per puntare allo scudetto.
Subisce 4 gol, e nonostante tutto è il migliore dei suoi. Salva almeno in tre occasioni con dei veri e propri miracoli su Babacar e Rossi.
Dalla sua parte Mati Fernandez e Borja Valero fanno il bello e il cattivo tempo: ce la mette tutta ma non basta.
Autore di un primo tempo disastroso in cui regala un calcio di rigore e un gol, nel secondo tempo sale di livello, ma è troppo tardi.
Di certo fa meglio del suo compagno di reparto Diakité, ma paga ancora il salto di categoria.
Rebic sulla destra gli fa girare letteralmente la testa: non trova mai lo spazio per spingersi in avanti.
Partita ricca di imprecisioni e di occasioni perdute: non riesce quasi mai ad arrivare sul fondo e a confezionare cross buoni per Daniel Ciofani.
Nel primo tempo è tra i più positivi dei suoi: cerca qualche suggerimento in profondità ma viene spesso sovrastato dai centrocampisti viola. (dal 74′ GUCHER s.v.)
Partita complicata per l’ex Sassuolo che nonostante l’impegno non riesce mai a dettare i tempi alla squadra come avrebbe voluto Stellone. Più utile in fase di interdizione. (dal 61′ CARLINI 6: Sua la sponda per il piattone di sinistro di Verde che scavalca di poco la traversa. Poi poco altro.
Il capitano trova il gol della bandiera sul finire del match. Ci mette tanto impegno e orgoglio.
Si accende soltanto nel finale, quando ormai è troppo tardi per raddrizzare il match: prima grazia Lezzerini con un piattone di sinistro che termina alto, poi si arrende alla traversa che respinge la sua conclusione al volo dal limite.
Il Frosinone gioca praticamente in dieci: isolato dal resto della squadra, non riesce mai a dare filo da torcere ai centrali toscani. (dal 61′ LONGO 6,5: Entra quando il match è già segnato in favore della Fiorentina: fa certamente meglio di Ciofani, ispirando il gol della bandiera di Frara.
Che la sua squadra fosse inferiore tecnicamente rispetto alla Fiorentina c’erano pochi dubbi, sbaglia però l’idea di fondo affrontando una partita di solo contenimento che non può non avvantaggiare i toscani.
(Dario D’Angelo)