Aurora mi vuoi sposare?. Era iniziata così la storia damore chiacchieratissima tra Aurora Ponselè e Simone Ruffini. Due nuotatori, due fondisti: lei bronzo europeo nella 10 Km, lui oro mondiale nei 25 Km, conquistato a Kazan lo scorso primo agosto. Storia finita: sono stati i due protagonisti a rivelarlo, con un comunicato congiunto.
Si sarebbero dovuti sposare, e invece non lo faranno. O magari, non ancora; hanno dichiarato di voler concentrarsi sui prossimi impegni agonistici, il che si traduce soprattutto – come del resto hanno detto loro – nelle Olimpiadi di Rio 2016. Ruffini è già in Brasile; una storia cominciata sei anni fa e che aveva portato fino ad una proposta di matrimonio. Fatta in diretta tv: non la prima e certamente non lultima volta, ma Simone ci aveva conquistati perchè aveva appena portato lItalia sul gradino più alto del podio, perchè in quel momento di esaltazione sportiva aveva pensato ad Aurora. Mi vuoi sposare? Quel foglietto spiegato a Kazan aveva trovato una risposta; la Ponselé aveva accettato, pur se lasciando intendere di non voler correre troppo. Rio de Janeiro era già nella testa: diceva, Aurora, che prima di andare allaltare fosse necessario pensare alla casa e attendere il matrimonio della sorella. Alla fine il richiamo dei cinque cerchi ha vinto; la coppia ha deciso di frenare, di abbandonare i propositi, e nel comunicato non è chiaro (ma forse non interessa nemmeno troppo) chi dei due abbia preso la decisione, o se invece sia stata congiunta. La speranza è che dopo Rio quel foglietto e quella proposta possano tornare di attualità.