Allo Stadio Karadorde di Novi Sad la Serbia e l’Italia Under 21 si bloccano sul punteggio di 1 a 1. Gli Azzurrini dominano il primo tempo per una mezz’ora abbondante con occasioni al 7′ per Benassi, al 10′ per Mandragora e, soprattutto, la doppia chance sprecata da Berardi all’8′ e al 40′ praticamente solo davanti al portiere. Al 32′ tuttavia, i padroni di casa si affacciano in avanti con la girata alta di Ozegovic e poi con la grande occasione di Cavric sventata da Cragno al 38′, puntuale anche sul corner seguente. La ripresa comincia col botto grazie al tiro/cross vincente di Milinkovic-Savic al 47′ a spiazzare il portiere italiano, ingenuo nell’episodio. La squadra di Di Biagio non demorde sbagliando clamorosamente con Cerri al 54′ e pareggiando comunque poco dopo con il goal di Cataldi al 56′, bravissimo nel calciare al volo da fuori area su un tentativo di respinta da parte della difesa di casa. Nell’ultima parte del match entrambe le squadre cercano i tre punti in maniera però troppo confusionaria e poco incisiva sotto porta.
Gara divertente, specialmente nel secondo tempo, con tante occasioni da goal.
Trova il vantaggio in modo inaspettato ed alla fine si fa valere dopo aver subito per lunghi tratti.
Davvero un peccato non aver concretizzato di più le diverse azioni offensive create.
Gestisce con intelligenza una partita accesasi nel finale.
A Novi Sad la Serbia U21 sta affrontando i pari età dell’Italia e le due squadre sono rientrate negli spogliatoi sul punteggio di 0 a 0. Al 7′ Radunovic compie la sua prima parata fermando il colpo di testa di Benassi su corner battuto da Berardi che all’8′ si divora una grossa occasione solo davanti al portiere. Al 32′ Ozegovic riesce finalmente a calciare senza centrare la porta ma al 38′ Cragno si supera fermando in corner il tiro di Cavric. Al 40′ Berardi ripete l’errore precedente dimostrando scarsa lucidità. L’unico ammonito è stato Jovanovic al 34′ per un fallo sulla ripartenza avversaria.
Subisce l’Italia per più di mezz’ora ed esce solo con un’occasione degna di nota. Chiude praticamente tutto ed è onnipresente. Avrebbe dovuto trasformare l’assist al bacio di Grujic.
Domina fino al 32′ perdendo poi lucidità nel finale. Manca l’ultimo passaggio. Salva il puntaggio sul tentativo di Cavric al 38′ e sul corner successivo. Riceve pochi palloni non riuscendo ad impensierire gli avversari. (Alessandro Rinoldi)
Serbia Under 21
Sempre pronto sulle conclusioni italiane.
Avanza sulla corsia senza timore.
Annulla gli attaccanti di Di Biagio.
La troppa irruenza gli costa un giallo al 34′ che comunque non lo placa.
Non disdegna la sortita offensiva supportando i compagni più avanzati sulla fascia.
Non la sua partita migliore, questa sera è un po’ in ombra.
Fondamentale per la sua importanza tattica, copre infatti molte avanzate avversarie ed unisce i reparti.
Lascia ben intravedere come tante squadre siano sulle sue tracce, Inter compresa.
Forse il migliore dei suoi, non tanto per il goal abbastanza fortuito, quanto per le grandi doti tecniche sfoggiate.
Si abbassa per giocare il pallone con intelligenza e proponendosi bene.
Manca una grande chance nel primo tempo completando la sua prestazione con gran sacrificio.
Prende il posto di Maksimovic toccando pochi palloni.
Fa rimpiangere Ozegovic per il poco tempo che passa in campo.
Pochissimi minuti in cui non riesce ad entrare in partita.
All. SIVIC 6 La sua squadra resiste contro una difficile Italia ed il suo momento migliore si colloca tra la mezz’ora del primo tempo ed il 50′, periodo in cui i suoi realizzano le giocate migliori.
Italia Under 21
Bravissimo nel primo tempo ma si lascia sorprendere dal goal di Milinkovic-Savic.
Più bravo nella fase difensiva che in quella d’attacco.
Preciso, non si lascia scappare nessuno.
Tiene bene seppur venga ammonito all’80’.
Chiude in difesa in maniera autoritaria e cerca di supportare l’offensiva.
Mezzo punto in più per il gran bel goal al volo che vale il pari definitivo.
Calcia a rete al 10′ e avanza con giocate di grande tecnica.
Si fa trovare sempre nel vivo dell’azione da parte a parte.
Se fosse stato più lucido, gli Azzurrini sarebbero tornati dalla Serbia con 3 punti.
Poche opportunità sfruttabili e quelle ottenute non vengono gestite bene, su tutte quella del 54′.
Tra i tre davanti, è quello che riesce ad esprimersi meno ed è il primo ad uscire.
Entra al 63′ riuscendo a portare a casa solo un’ammonizione.
PIU Senza Voto Poco più di un quarto d’ora per un esordio difficile.
All. DI BIAGIO 6 Gli undici in campo seguono le sue idee consentendo loro di esprimersi al meglio. Incolpevole nella mancanza di concentrazione in area di rigore.
(Alessandro Rinoldi)