A soli quarant’anni nella sua casa di Auckland è scomparso Jonah Lomu, forse il più grande giocatore della storia del rugby mondiale. Per la Nuova Zelanda una perdita grandissima. Lomu era affetto da tempo da una rara e grave forma di sindrome nefrosica. E’ successo nella notte italiana e la notizia è stata confermata qualche ora dopo da sua moglie Madene. Lomu lascia anche due figli, Brayley di sei anni e Dhyreille di cinque. La leggenda del numero 11 degli All Blacks era cominciata durante il Mondiale del 1995 in Sudafrica. Un anno prima era stato il più giovane esordiente con la Nuova Zelanda. Una carriera straordinaria, anche se non è mai riuscito a vincere la Coppa del Mondo. Per ricordare Jonah Lomu abbiamo sentito Marco Bollesan. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Una grande perdita quella di Jonah Lomu… Direi proprio di sì, per tutto il rugby mondiale. Sapere che è morto a soli quarant’anni fa tristezza, anche perché Lomu lascia una famiglia, dei figli.

E’ stato il più grande rugbista di tutti i tempi? Questa è una cosa che non si può stabilire a priori, visto che c’è un giocatore migliore al mondo per ogni ruolo. Non si possono fare graduatorie generali in questo senso.



Lomu non ha mai vinto il Mondiale… E’ una cosa fondamentale che manca alla carriera fantastica di Lomu.

Cosa ha dato al rugby? Ha rappresentato in modo totale e speciale il rugby. Un grande giocatore, uno che ha saputo interpretare la concezione di questo sport con tutta la sua classe e tutta la sua tecnica cercando di affrontare le varie dinamiche di questo sport sempre in modo impeccabile, mai scendendo a nessun tipo di violenza.

Come può ricordarlo nei suoi momenti migliori? Si pensa spesso a quella finale del Mondiale del 1995 quando solo la forza del Sudafrica riuscì a togliergli la gioia del successo. Secondo me ci sono però altri momenti particolari della carriera di Jonah Lomu. Ricordo i suoi placcaggi: subito dopo tirava su i suoi avversari, gli tendeva la mano da vero gentleman. Una cosa, permettetemi di dirlo, che ho sempre fatto anch’io…



Quale era il suo stile di gioco? Era un giocatore abbastanza veloce, capace anche di difendere e poi di penetrare nel reparto arretrato delle squadre avversarie, con mete veramente stupende.

Cosa è stato Lomu nella storia degli All Blacks? E’ normale, Lomu ha veramente rappresentato questa nazionale così incredibile, ne è stato uno dei simboli più importanti.

Nello stesso anno per la Nuova Zelanda il terzo mondiale e ora la scomparsa di Lomu… Già, è la vita, in uno degli anni più belli della storia degli All Blacks la Nuova Zelanda vince il terzo Mondiale e ora vive la scomparsa di Lomu. Certo per questa nazione una grande perdita. (Franco Vittadini)