Terminata la stagione 2015 del tennis femminile, è arrivato il tempo dei bilanci. Da una parte le big con Serena Williams che chiude il terzo anno consecutivo in vetta al ranking WTA, Maria Sharapova che sembra tornata su ottimi livelli e tutte le altre; dall’altra le stelle nascenti, le giovani che, comparse da poco sul panorama del tennis professionistico, sognano la scalata alla classifica. IlSussidiario.net negli anni scorsi ha dato spazio ad alcune di queste giocatrici, come Belinda Bencic (che aveva appena vinto Wimbledon juniores), Ana Konjuh che chiudeva il 2015 come la più giovane tra le Top 100, o Ivana Jorovic numero 1 del ranking juniores. A conclusione di questo anno di tennis abbiamo scambiato quattro chiacchiere in esclusiva con Carina Witthoeft; tedesca di Amburgo, a oggi ha scalato 40 posizioni nel ranking WTA portandosi in 64esima posizione, ma a metà agosto è riuscita a entrare nella Top 50 (numero 49). E’ una delle dieci tedesche attualmente nelle prime cento del ranking (le altre: Kerber, Petkovic, Lisicki, Barthel, Goerges, Beck, Maria, Siegemund, Friedsam), a conferma del grande momento che la Germania del tennis femminile sta vivendo; tra queste è la più giovane e, come ci ha raccontato, sogna un grande futuro. Per il momento ha vinto tre tornei ITF in stagione portando il suo totale a 11, e ha raggiunto il terzo turno agli Australian Open; cosa le riserverà il 2016?
Carina, come giudichi la tua stagione? Nel complesso sono soddisfatta di quella che è stata la prima vera stagione nel circuito WTA. Ovviamente certi tornei sarebbero potuti andare meglio, e quando perdi non sei mai soddisfatta; dall’altra parte sono davvero contenta di aver raggiunto il terzo turno agli Australian Open all’inizio della stagione, e di aver centrato buoni risultati a Kuala Lumpur e Norimberga. In generale direi che quest’anno ho proseguito positivamente nel mio sviluppo.
Hai vinto tre tornei ITF e, come ricordavi, raggiunto il terzo turno agli Australian Open oltre a giocare nei tabelloni principali di tutti gli Slam: qual è il risultato che ti soddisfa maggiormente? Penso che gli Australian Open siano il torneo del quale sono più soddisfatta. Sono stati giorni speciali che non dimenticherò mai.
Al termine del 2014 eri numero 104 del ranking WTA, lo scorso agosto sei salita al numero 49: è quello che ti aspettavi, oppure ti aspettavi di più (o di meno)? Direi che la mia crescita è decisamente positiva. Il mio obiettivo all’inizio della stagione era di arrivare alla Top 70 del ranking o anche meglio, e stabilirmi su un nuovo livello nella WTA. Raggiungere la Top 50 mi ha reso davvero felice, così come dare il massimo per continuare a giocare un buon tennis e scalare il ranking.
Che obiettivi hai per la prossima stagione? Mi piace migliorare il mio tennis, giocare bei tornei e raggiungere nuovi livelli. Partecipare alle Olimpiadi o giocare la Fed Cup sarebbe davvero bello, ma vedremo. La speranza è quella di vincere un torneo WTA il prossimo anno.
In quali aspetti del gioco pensi di poter migliorare? Penso che ci sia sempre spazi per migliorare qualcosa, e per questo sto lavorando costantemente sulla mia salute e la mia condizione.
Parliamo invece dei tuoi primi passi. Iniziare a giocare a tennis è stata una tua scelta o sei stata spinta o comunque incoraggiata?
Sono cresciuta ad Amburgo, in una famiglia appassionata di tennis. I miei genitori sono allenatori e possiedono due scuole di tennis ad Amburgo; io ho iniziato a giocare a quattro anni, ma ho anche provato altri sport come la ginnastica.
Hai mai avuto qualche modello da seguire? Ne hai qualcuno adesso? No, non ho mai avuto modelli o idoli. Certo, sei sempre orientato verso i top player del tuo sport; in questo caso Serena Williams o Maria Sharapova. Entrambe hanno un tennis potente e cercano di condurre il gioco; negli ultimi anni hanno avuto grande successo.
Hai parlato prima dei tuoi genitori; Gaby, tua madre, ti allena: a che livello incide nel tuo gioco e nella tua crescita? Riusciamo a separare la vita familiare e la vita sul campo, e il lavoro con mia madre è sempre molto professionale. Ovviamente lei conosce molto bene me e le mie capacità sul campo, e questo dall’inizio. Quando sono ad Amburgo credo sempre nel lavoro che svolgiamo insieme.
Qual è il tuo torneo preferito? Giocare gli Australian Open a Melbourne è sempre speciale. Adoro i campi blu sgargianti, ovviamente il bel clima, e c’è sempre un’atmosfera speciale laggiù. Come dicevo prima, ho ottimi ricordi e non vedo l’ora della prossima volta.
La vita di una tennista è decisamente frenetica: tu come passi il tuo tempo libero? Se sei sempre in giro per il mondo, inizi ad apprezzare le piccole cose della vita. Stare ad Amburgo, a casa con la mia famiglia e gli amici mi fa sentire felice. In più, mi interesso di moda; tuttavia potrei dire che il mio passatempo preferito è il nostro cane di famiglia – si chiama Danny ed è adorabile.
Per il tennis tedesco questo è un grande momento: dieci giocatrici nella Top 100 e una finale di Fed Cup dopo 22 anni. In particolare lo stato dello Schleswig-Holstein ha tante giocatrici di talento… c’è forse un segreto speciale? Questa è una bella domanda. Beh, io non so niente di un “segreto speciale”. Ma hai assolutamente ragione, in Germania ci sono alcune ottime giocatrici.
Infine… puoi dire due o tre nomi (a parte te ovviamente!) di tue colleghe e coetanee (o anche più giovani) che pensi siano destinate a diventare top player? E’ difficile rispondere. Al momento ci sono molte giovani che giocano benissimo, ad esempio Belinda Bencic o Carolina Garcia; hanno già raggiunto molto, ma non riesco davvero a scegliere due o tre possibili stelle nascenti tra tutte queste ottime giocatrici.
(Claudio Franceschini)