Pareggio per due a due fra Italia e Romania. La nazionale azzurra chiude quindi il suo ciclo di match di questo anno 2015 e dà larrivederci allanno venturo, quando poi si giocheranno i campionato europei di calcio. A fine gara ha parlato ai microfoni dei giornalisti lestremo difensore Salvatore Sirigu, intervistato soprattutto su quanto accaduto negli scorsi giorni a Parigi, vista la sua vicinanza alla città francese: «Ho perso delle persone che conoscevo a Parigi, e che conoscevano molti altri. Noi non possiamo fare altro se non stare il più possibile vicino ai loro famigliari. Paura? Tutti quanti ce lhanno, non solo noi che abitiamo a Parigi. Ci sono cose della vita che dobbiamo portare avanti anche se cè molto dolore. Qua non si parla ne di calcio ma anche di concerti, ristoranti, teatri si tratta di colpire lumanità intera e il calcio è solo un espediente.
La serata del Dall’Ara, con il pari per 2-2 tra Italia e Romania che chiude il calendario internazionale azzurro del 2015, vede la Nazionale italiana prevalere a livello di statistiche e dati sull’avversario rumeno, aumentando il rimpianto per la vittoria sfumata.
Dal possesso palla (59 a 41%) ai tiri totali (14 a 7) la squadra di Conte ha dominato quella di Iordanescu, arrivando ad un dato di ben 471 passaggi riusciti contro 295. Sono interessanti allora, per l’occasione, le analisi che dedichiamo alla fase difensiva: la Romania si è fatta preferire per passaggi intercettati (19 a 15), contrasti e tiri bloccati, con una percentuale di successo nelle chiusure del 78%, contro il 67% italiano. E gli errori della retroguardia azzurra, stavolta ancor più nitidi, hanno condannato la squadra alla mancata imposizione di fine anno. Da sottolineare ed approfondire anche il dato sui tiri verso lo specchio: detto del numero doppio, in totale, a favore di Marchisio e compagni, ben il 50% di queste conclusioni sono però arrivate da fuori area, contro il 29% dei rumeni, che sono arrivati molto meno spesso al tiro ma l’hanno fatto in maniera più tagliente… Impressiona infine il numero di cross: 32 per l’Italia, 11 per la Romania, siamo addirittura al triplo! Ma nonostante 27 di questi traversoni siano arrivati al centro dell’area, gli attaccanti azzurri non hanno mai saputo sfruttarli (Gabbiadini a parte). Avendo uno come Pellè in quelle zone, un peccato capitale.
Mix zone e interviste post partita, ai microfoni di ‘Rai Sport’. Antonio Conte è scatenato, sia in flash interview sia in conferenza: “Avvio stentato? Questo lo dite voi, che guardate solo ai cambi di risultato. Io ho visto una grande squadra, una squadra che ha giocato da formazione europea e non italiana, per intensità e aggressività a tutto campo. Quello che mi fa arrabbiare però è il fatto di non aver vinto una partita così, su questo dobbiamo insistere nell’analisi. Non si può non vincere e non chiudere match del genere! Dobbiamo crescere e lo faremo, anche se adesso non vedrò più i ragazzi fino a marzo…“.
Salvatore Sirigu invece, portiere del PSG e quindi colpito ancor più profondamente da quanto successo, fatica a parlare di calcio: “Erano due ragazzi splendidi che conoscevamo molto bene, in un ristorante italiano che portavano avanti con passione ha detto, ricordando con commozione gli amici persi venerdì sera Penso che la reazione sia stata dignitosa, in questi giorni. Dobbiamo tornare a fare le cose a cui eravamo abituati a fare, stando vicino col pensiero a chi sta più male. E’ difficile accettarlo ma la vita va avanti“. (Luca Brivio)