Il Chievo Verona si aggiudica questo scontro diretto del Braglia vincendo per 2 a 1 una partita a due facce che ha visto gli ospiti assoluti protagonisti nella prima frazione durante la quale si sono portati sul 2 a 0 dopo soli 14 minuti grazie all’uno-due della coppia Inglese-Meggiorini, mentre nella ripresa i padroni di casa, anche grazie ai cambiamenti decisi da mister Castori, hanno sfiorato il pareggio in più occasioni dopo aver accorciato grazie ad un’autorete realizzata da Gamberini. Un pareggio che gli emiliani avrebbero meritato vista la mole di gioco e di occasioni costruite nel corso del secondo tempo. Gli ospiti invece devono fare solo autocritica per aver subito la reazione degli avversari e non riuscendo a gestire al meglio il prezioso vantaggio conquistato nella fasi iniziali dell’incontro.
Approccio completamente sbagliato all’incontro da parte dei padroni di casa che hanno subito due gol nei primi 14 minuti. Nella ripresa, anche grazie ai cambi decisi da mister Castori, si gettano in avanti con coraggio e, dopo aver accorciato le distanze, sfiorano il pareggio, che avrebbero sostanzialmente meritato, in più occasioni senza però riuscirci.
Mezzo voto in più per i tre preziosissimi punti che gli permettono di allontanarsi sensibilmente dalla zona retrocessione perchè gli uomini di Maran, dopo aver disputato un ottimo primo tempo, rischiano di farsi raggiungere per una sciagurata gestione della ripresa durante la quale hanno sempre subito le iniziative degli avversari.
Il direttore di gara non raggiunge la sufficienza soprattutto per il pesante errore accaduto nel corso della ripresa quando ha negato un rigore che è apparso evidente ai padroni di casa sul tocco di mano di Cesar, il cui braccio era abbastanza distante dal corpo. Per il resto amministra l’incontro usando molti cartellini gialli e allontanando praticamente tutta la panchina del Carpi.
Carpi e Chievo Verona si affrontano in una partita delicata soprattutto per i padroni di casa che, occupando l’ultima posizione in classifica, hanno assoluta necessità di punti per provare a lottare per la salvezza. Mister Castori punta nuovamente sul modulo che gli ha regalato la promozione in serie A nella passata stagione, il 4-4-1-1 con Belec (voto 6), che è stato confermato dopo la partita contro il Sassuolo, protetto da una linea difensiva composta da destra da Letizia (voto 6), arretrato sulla linea dei difensori per l’infortunio di Romagnoli, Zaccardo (voto 6,5) accentrato per lo stesso motivo, e Bubnjc (voto 5) al posto di Gagliolo e Gabriel Silva (voto 4,5). Sulla linea dei centrocampisti l’allenatore marchigiano ha provato a rilanciare la formazione con la quale ha concluso la partita di Reggio Emilia, inserendo quindi sulle corsie laterali Matos (voto 5) e Pasciuti (voto 5), che ha vinto all’ultimo il ballottaggio con Di Gaudio che non si è sempre allenato col gruppo in settimana, mentre al centro Marrone (voto 5) e Bianco (voto 5,5) coprono le spalle a Lollo (voto 5) che ha il compito di appoggiare l’unica punta Mbakogu (voto 5). Rolando Maran risponde col modulo utilizzato nelle ultime uscite, il 4-3-1-2 con Bizzarri (voto 6) tra i pali, Cesar (voto 6,5) e Gamberini (voto 6) coppia centrale, mentre Frey (voto 6), preferito a Cacciatore, e Gobbi (voto 6) occupane le corsie esterne. I tre di centrocampo sono Castro (voto 6,5), Rigoni (voto 6), che è stato scelto al posto di Radovanovic in cabina di regia, e Hetemaj (voto 6), i quali giocano dietro a Birsa (voto 7) che tra le linee prova a sostenere il duo d’attacco formato da Meggiorini (voto 6,5), rientrato dalla squalifica e a sorpresa da Inglese (voto 6,5), unico ex della sfida che ha costretto alla panchina a sorpresa Paloschi.
Una squadra che deve lottare per la salvezza non può permettersi di scendere in campo senza la giusta grinta che è assolutamente mancata nei primi minuti dell’incontro. Due disattenzioni della retroguardia sono costate l’uno-due micidiale degli ospiti che hanno messo una grossa ipoteca sull’incontro. La reazione si è concretizzata solamente in una palla sporca capitata tra i piedi Mbakogu che ha messo fuori da ottima posizione. Il capitano biancorosso prova a guidare la retroguardia biancorossa che si sta dimostrando molto disattenta soprattutto sui calci piazzati. Compie diversi interventi decisivi in scivolata su Birsa a cui blocca un ottimo assist per Meggiorini ed una conclusione a colpo sicuro da dentro l’area di rigore. Il brasiliano ha sulla coscienza entrambe le segnature degli avversari visto che era l’incaricato di marcare Inglese in occasione della punizione calciata da Birsa e dato che ha tenuto in gioco Meggiorini, rimanendo lontano dalla linea difensiva emiliana, che ha raddoppiato.
Gran inizio di partita per la formazione di Maran che ha iniziato nel migliore dei modi portandosi subito in vantaggio sfruttando ancora una volta un magistrale calcio di punizione di Birsa che ha trovato Inglese. L’ottima combinazione Meggiorini-Inglese-Meggiorini ha poi portato il raddoppio che sta decidendo la sfida. I clivensi hanno poi controllato la reazione degli emiliani concedendo solo un occasione a Mbakogu. Nonostante lo sloveno non abbia segnato, finora è stato di gran lunga il migliore in campo dato che ha servito l’assist ad Inglese del vantaggio clivense con un gran calcio di punizione e poi ha regalato numerose ottime giocate, sfiorando più volte la realizzazione negatagli da Zaccardo. Gestisce la situazione fino a quando Pasciuti agisce nella sua zona ma, quando Matos viene messo sulla sua corsia, inizia a faticare un pò di più a limitare le iniziative del brasiliano che sta provando a puntarlo spesso. (Marco Guido)
Carpi
Non può nulla sui gol degli avversari. Si supera quando respinge in tuffo un colpo di testa di Cesar, lasciato colpevolmente solo in area sugli sviuluppi di un calcio d’angolo, ed amministra al meglio la ripresa uscendo sempre con sicurezza sui tentativi di cross degli avversari.
Dopo un inizio un pò timido, il laterale destro spinge con decisione sulla sua corsia di competenza, riuscendo a mettere nell’area avversaria tantissimi palloni, come quello da cui è scaturito l’autogol di Gamberini che ha deviato nella propria porta, un suo cross respinto dalla traversa.
Gran partita per il capitano biancorosso che prova a trascinare con la sua esperienza una squadra che all’inizio ha sofferto tremendamente l’avvio di gara degli avversari. Nella prima frazione si rende protagonista di numerosi interventi in scivolata che hanno impedito al Chievo di segnare il terzo gol. Nella ripresa si butta in avanti alla ricerca del gol ma nella squadra emiliana si sente molto la mancanza di un giocatore bravo a calciare i calci piazzati. Viene clamorosamente ammonito nel finale per proteste dopo che gli viene fischiato una punizione contro per un fallo inesistente.
Il giovane difensore fatica a contenere le iniziative del duo Inglese-Meggiorini, poi cresce, insieme alla squadra e riesce anche a rendersi pericoloso in area avversaria quando il suo tentativo di testa viene respinto col braccio da Cesar. Esce per una brutta distorsione al ginocchio che fa presagire una probabile lunga assenza.
Ha sulla coscienza entrambi i gol del Chievo visto che lascia libero Inglese di segnare di testa il vantaggio clivense e resta troppo basso rispetto alla linea difensiva tenendo in gioco Meggiorini che ha raddoppiato. Nel secondo tempo si rende protagonista di diverse discese e cerca anche il gol con una conclusione dalla distanza, bloccata dall’ottimo Bizzarri.
Sulla fascia destra fatica a trovare la posizione e a mettere in difficoltà Gobbi, mentre il suo rendimento cresce esponenzialmente quando viene sospato sulla corsia opposta da dove è bravo a puntare la retroguardia avversaria, non riuscendo però ad incidere negli ultimi venti metri.
Il regista emiliano non riesce mai a prendere le redini del gioco in mano e fatica ancha a rendersi utile nella fase difensiva. Viene giustamente sacrificato da Castori nella ripresa quando viene sostituito da Lasagna per cercare di agguantare il pareggio.
Il centrocampista biancorosso gioca la sua solita partita di quantità dato che riesce a rendersi utile soprattutto nella fase di contenimento, durante la quale evidenzia un’ottima condizione fisica che lo sorregge per tutti i novanta minuti.
Ha la sfortuna di giocare solamente la prima frazione durante la quale la squadra emiliana non riesce mai ad organizzare una manovra di gioco accettabile. Esce nell’intervallo per far posto al vivace Di Gaudio.
Castori si ostina a schierarlo in posizione avanzata e durante il primo tempo non riesce mai a trovare la giusta posizione, mentre nella ripresa, al fianco di Bianco cresce nettamente riuscendo anche a sfiorare il gol con un gran tiro parato da Bizzarri.
Gioca i primi quarantacinque minuti in maniera quasi imbarazzante lasciando anche il dubbio di avere ancora dei problemi fisici che ne limitano la mobilità. Nel secondo tempo cerca di svariare maggiormente nel fronte d’attacco andando anche vicino alla rete nei minuti finali quando l’estremo difensore clivense si è superato alzando sopra la traversa una sua conclusione al volo da dentro l’area di rigore.
Dopo il buon spezzone disputato al Mapei Stadium, in molti si aspettavano di vederlo nell’undici iniziale e anche la buona prova di oggi fa aumentare i rimpianti, visto che la sua vivacità ha contribuito a cambiare la partita nel secondo tempo quando è subentrato al posto di uno spento Pasciuti. Castori non può permettersi di rinunciare al suo estro.
Entra al posto dell’infortunato Bubnjci nel miglior momento dei suoi, dovendo solamente gestire la situazione visto l’atteggiamento degli avversari. Si fa ammonire per rimediare ad un errato appoggio di Letizia in fase di costruzione dell’azione e tenta il gol provando la conclusione sugli sviluppi di un calcio d’angolo ma il suo tentativo è stato murato dalla difesa scaligera.
Prova a dar vivacità all’attacco biancorosso e prova con la sua generosità a creare dei pericoli negli ultimi venti metri ma sbaglia un pò goffamente una palla dentro l’area piccola avversaria che avrebbe potuto sfruttare meglio.
All.CASTORI 4,5: Seconda insufficienza grave per il tecnico marchigiano che, per la seconda volta consecutiva, sbaglia clamorosamente la formazione iniziale, lasciando il vivace di Gaudio in panchina e puntando su uno schieramento troppo timoroso che ha condizionato i suoi giocatori scesi in campo troppo timorosi e puniti nei primi minuti di gara dall’uno-due di Inglese-Meggiorini. Ha il merito di provare a cambiare la ripresa ma il rammarico di un primo tempo sprecato rimane. L’influenza che esclude Borriello all’ultimo è una tegola che ha comunque pesato nell’economia dei carpigiani.
Chievo
Non può nulla sull’autogol di Gamberini, ma invece è sempre sicuro sui tentativi emiliani che blocca sempre con sicurezza. Si supera su Mbakogu quando devia sopra la traversa di istinto una conclusione volante del centravanti da distanza ravvicinata.
Il capitano clivense ha potuto gestire senza troppa fatica la situazione fino a quando Pasciuti ha agito nella sua zona, non appena Matos prima e soprattutto Di Gaudio poi hanno agito sulla sua corsia, ha faticato non poco a limitarne le iniziative.
Ottima partita del centrale sloveno che ha preso tutti i palloni alti lnell’area scaligera ed è riuscito anche a rendersi pericoloso anche in avanti, sfiorando il gol con un colpo di testa, respinto ottimamente da Belec.
L’esperto difensore gioca una buona gara al fiando di Cesar ma è apparso un pò goffo in occasione dell’autogol che ha realizzato quando ha deviato nella propria porta il cross di Letizia respinto dalla traversa.
L’esterno mancino controlla Matos senza troppe difficoltà, ma fatica invece a contenere la costante spinta di Letizia nella ripresa che lo mette in constante difficoltà con la sua velocità.
Altra ottima gara dell’argentino che sembra un altro giocatore rispetto a quello ammirato a Catania, difatti riesce a rendersi prezioso anche in posizione più accentrata ed è abilissimo nel finale a guadagnare tempo, facendo respirare i suoi nei minuti finali quando viene avanzato dopo l’uscita di Megggiorini.
E’ costretto a giocare col “turbante” quasi tutto l’incontro per un brutto colpo che gli rifila Lollo nei minuti inziali. Si dedica più alla lotta in mezzo al campo che alla costruzione della manovra.
Gara come sempre ricca di generosità e quantità per il finlandese che corre a tutto campo fino al 97^ minuto, aiutando la sua squadra conquistare questa faticosa vittoria anche grazie al suo lavoro “sporco”.
Ottimo primo tempo per lo sloveno che, dopo aver messo sulla testa di Inglese la punizione che ha sbloccato l’incontro, ha regalato diverse pregevoli giocate ed ha sfiorato il gol più volte che gli è sempre stato negato all’ultimo da Zaccardo. Esce per la decima volta nel corso della ripresa durante la quale ha dimostrato di essere molto stanco anche per gli impegni con la sua nazionale.
L’unico ex della sfida, conferma la famosa legge del “gol dell’ex” visto che è riuscito a sbloccare l’incontro dopo soli 8 minuti quando ha deviato di testa in rete un’ottima punizione calciato da Birsa. Ha anche il merito di servire l’assist a Meggiorini in occasione del raddoppio clivense. Nella ripresa si fa notare solo quando viene ammonito in occasione dell’infortunio di Bubnjc. Viene sostituito da Paloschi, a cui sembra aver strappato il posto da titolare.
L’attaccante scaligero, rientrato dalla squalifica, dimostra di essere fondamentale per la sua squadra, non solo per il gol segnato ma anche per l’enorme lavoro col quale aiuta i suoi compagni a difenderer il vantaggio degli uomini di Maran.
Il grande escluso dell’incontro entra a metà ripresa al posto di Inglese che gli ha soffiato il posto nell’undici iniziale. Prova a rendersi utile cercando di tenere lontano il pallone dall’area scaligera ma si fa più notare per i tanti falli che commette ai danni dei difensori avversari.
Entra al posto dello stanco Birsa, piazzandosi però sull’out destro da dove si è però più dedicato ad aiutare Frey nel limitare le discese di Gabriel Silva e di Di Gaudio.
Maran lo fa entrare al posto di Meggiorini col chiaro intento di aumentare l’intensità difensiva in mezzo al campo. Si fa ammoonire nei minuti finali per un fallo su Di Gaudio.
All.MARAN 6,5: Ottimo approccio della sua squadra all’incontro che, dopo 14 minuti aveva difatto già chiuso l’incontro. Azzecca in piena la scelta sorprendente di lanciare l’ex Inglese al posto di Paloschi ma non riesce ad evitare che i suoi ragazzi subiscano nettamente il ritorno nella ripresa degli avversari.
(Marco Guido)