Nel gelo di San Pietroburgo il già qualificato Zenit ospita il Valencia, in piena corsa per il secondo posto del gruppo H. Nel 5-3-2 di André Villas-Boas scendono in campo i migliori uomini possibili ad eccezione di Anyukov e Javi Garcia (squalificati) e Fayzulin (problemi al ginocchio): Lodygin tra i pali; Smolinkov, Garay, Lombaerts, Neto e Criscito a formare il folto pacchetto arretrato; Danny, Witsel e Shatov in mediana con Hulk e Dzyba a completare il reparto offensivo. Il Valencia risponde con il 4-3-3: Domenech in porta quindi Ruben Vezo e Abdennour al centro della difesa con Joao Cancelo e Gayà terzini; Andre Gomes, Parejo ed Enzo Perez sono i tre uomini di centrocampo mentre Paco Alcacer è supportato da Rafa Mir e Feghouli. Numerosi gli indisponibili di Nuno Espirito Santo per questa importante sfida: Diego Alves, Mustafi, Barragàn, Piatti, Rodrigo e Negredo sono ko mentre Javi Fuego, in dubbio fino all’ultimo per un attacco influenzale, partirà dalla panchina.



Pronti, via. Il Valencia prova a partire subito forte ma la reattività degli ospiti sta tutta in un tiro dal limite di Paco Alcácer: la conclusione del giovane bomber è debole e di facile lettura per Lodygin. Lo Zenit in breve tempo acquista il controllo del campo e sfiora il vantaggio con Criscito al 12′: Hulk verticalizza per l’italiano che sulla sinistra raggiunge il fondo, fa secco Pérez con una finta e lascia partire un tiro-cross insidioso. Il pallone viene deviato da Vezo e sta per terminare in porta quando Gayà salva tutto con un decisivo colpo di testa. Il gol è nell’aria e arriva due minuti più tardi: il solito Hulk attira su di sé tre giocatori quindi appoggia per Dzyuba. Il gigante russo – non si sa quanto volontariamente – premia l’inserimento di Shatov con un pallone perfetto che si infila in mezzo alla voragine creata dai due centrali spagnoli. Il centrocampista si ritrova davanti a Doménech e resta freddo: delizioso tocco sotto e Zenit meritatamente in vantaggio. E il Valencia? Degli uomini di Nuno Espírito Santo non c’è la minima traccia. Il povero Paco Alcácer fa quel che può considerando la scarsità di rifornimenti; Feghouli si accende ad intermittenza mentre Parejo ed André Gomes appaiono a tratti svogliati. Ne consegue che la manovra spagnola fatica a decollare. Eppure nonostante l’evidente superiorità, lo Zenit rischia parecchio nell’ultima parte di tempo. La retroguardia russa, su banali lancioni lunghi, va in tilt per due volte: al 43′ Parejo serve a Paco l’assist del possibile pareggio ma Smolnikov è decisivo nell’anticipare il tap-in avversario.



Nella ripresa Nuno Espírito Santo richiama uno spento Rafa Mir (5) per inserire Santi Mina: la mossa regala un minimo di vivacità all’attacco spagnolo ma la situazione, per gli ospiti, resta alquanto deprimente. Lo Zenit controlla l’1-0 senza patemi e di tanto in tanto si avventura in qualche sortita dalle parti di Doménech. Al 54′ Hulk ci prova direttamente da corner ma il portiere degli spagnoli non si lascia sorprendere; al 58′ dagli sviluppi di un calcio di punizione Garay svetta più in alto di tutti ma il suo colpo di testa termina a lato di non molto. I padroni di casa chiudono la contesa al 74′ al termine di un’azione fantastica. Shatov (7) vede l’inserimento di Danny e lo serve con una verticalizzazione perfetta: il capitano dello Zenit chiude la triangolazione servendo a Dzyuba (7,5) un pallone da spingere in rete a porta sguarnita.L’attaccante segna così il suo quinto gol in cinque partite di Champions. All’80’ Vezo (5,5) stende Shatov con un intervento scellerato e viene spedito avanti tempo negli spogliatoi: sotto di due gol, sotto di un uomo, per il Valencia è ormai notte fonda. Gli spagnoli nel finale cercano almeno la rete della bandiera ma Lodygin è bravo a parare sul guizzo di Paco Alcácer (6); lo Zenit fallisce invece per due volte il possibile tris prima con Evseev poi con Witsel.



Festa grande per la squadra di Villas-Boas, alla quinta vittoria consecutiva in Champions League. Lo Zenit si qualifica matematicamente prima mentre la permanenza del Valencia nella competizione è adesso a forte rischio. (Federico Giuliani – Twitter @Fede0fede)

Lo Zenit supera con agilità il Valencia per 2-0. Nel primo tempo i russi trovano il vantaggio con Shatov, freddissimo a superare Domenech con un delizioso tocco sotto su assist di Dzyuba. Nella ripresa è lo stesso Dzyuba a chiudere il match capitalizzando al meglio un pallone di Danny al termine di un’azione tutta di prima. Nel finale il Valencia resta in dieci uomini complice l’espulsione diretta di Vezo. Quinta vittoria consecutiva per lo Zenit che continua a dettare legge in modo incontrastato nel gruppo H. 

Quando siamo all’80 il risultato di Zenit-Valencia è di 2-0 in favore dei padroni di casa. Il raddoppio arriva al 74′ e porta la firma di Dzyuba, sempre più goleador della squadra di Villas-Boas. L’azione parte da Shatov che premia l’inserimento in area di Danny il quale, davanti a Domenech, preferisce appoggiare per Dzyuba. L’attaccante non ha problemi ad insaccare a porta vuota. Notte fonda per il Valencia che all’80’ resta in dieci uomini: Vezo abbatte Shatov lanciato verso la porta avversaria. Per l’arbitro non ci sono dubbi: espulsione diretta.   

Quando siamo al 65′ di gioco il risultato di Zenit-Valencia è sempre di 1-0 in favore dei padroni di casa. Gli spagnoli non riescono a trovare la combinazione vincente per scardinare la retroguardia dei locali che sfiorano per due volte il raddoppio. Il protagonista è sempre Hulk che al 54′ tenta la battuta diretta da corner: Domenech non si fa sorprendere ed allontana con i pugni. Al 58′ lo stesso attaccante pennella in area un assist al bacio per la testa di Garay dagli sviluppi di un calcio di punizione dalla sinistra. Il difensore centrale dello Zenit salta più in alto di tutti ma non trova il bersaglio grosso di pochissimo.  

Quando siamo al 50′ il risultato di Zenit-Valencia è sempre di 1-0 in favore dei padroni di casa. La ripresa non offre sostituzioni, con le due squadre che rientrano in campo con gli stessi effettivi del calcio d’inizio. Al 43′ lo Zenit prova a chiudere il match con un assolo di Hulk: il brasiliano riceve palla sulla sinistra e lascia partire una delle sue sassate. Sfera che termina ampiamente sul fondo. Poco dopo occasione anche per Criscito che in area tenta il colpo di tacco su assist di Witsel: buona la parata di Doménech ma inutile visto che il difensore era in posizione irregolare. 

Quando siamo al 35′ di gioco il risultato di Zenit-Valencia è sempre di 1-0 in favore dei russi. Gli ospiti sono hanno avuto una chance interessante per pareggiare al minuto 29: traversone a rientrare dalla trequarti destra di André Gomes e buon inserimento di Rafa Mir. L’attaccante vince il corpo a corpo con Lombaerts e tenta la battuta in porta: il suo tentativo viene però murato dalla difesa russa. 

Quando siamo al 20′ di gioco il risultato di Zenit-Valencia è di 1-0 in favore dei padroni di casa. I russi trovano il vantaggio con Shatov al 14′: Hulk attira su di sè tre difensori avversari e appoggia per Dzyuba che, dal limite dell’area, serve nello spazio un assist quasi involontario a Shatov. Il centrocampista fa secco Domenech con un delizioso tocco sotto. Vantaggio più che legittimato da parte dei padroni di casa considerando anche l’occasione avuta dai russi poco prima del gol con Criscito: il tiro-cross del terzino è stato salvato sulla linea da Gaya.  

Quando siamo al 5′ di gioco il risultato di Zenit-Valencia è sempre di 0-0. Buon inizio gara dei padroni di casa, subito propositivi e padroni del campo: gli spagnoli invece danno l’idea di aspettare gli avversari per far male in contropiede. La prima occasione degna di nota capita al Valencia con Paco Alcacer: al 5′ l’attaccante riceve palla al limite dell’area, si gira alla scialba marcatura di Lombaerts e calcia in porta. Il suo tiro viene parato a terra da Lodygin. Ritmi bassi in questo avvio. 

Zenit San Pietroburgo e Valencia stanno per scendere in campo allo Stadion Petrovskiy, andiamo a vedere le formazioni ufficiali delle due squadre. 1 Lodygin; 19 Smolnikov, 24 Garay, 6 Lombaerts, 4 Criscito; 13 Luis Neto, 28 Witsel; 17 Shatov, 10 Danny, 7 Hulk; 22 Dzyuba In panchina: 41 Kerzhakov, 58 Zuev, 5 Ryazantsev, 14 Yusupov, 79 Troyanov, 94 Evseev, 92 Dolgov Allenatore: André Villas-Boas 24 Domenech; 2 Joao Cancelo, 3 Ruben Vezo, 23 Abdennour, 14 Gayà; 8 Feghouli, 10 Parejo, 15 Perez, 21 André Gomes; 9 Alcacer, 37 Mir In panchina: 25 Ryan, 4 Santos, 6 Orban, 12 Danilo, 18 Javi Fuego, 20 De Paul, 22 Santi Mina Allenatore: Nuno Espirito Santo Arbitro: Svein Oddvar Moen (Svezia) 

Inizia presto la quinta giornata di Champions League, con lanticipo delle ore 18.00 di San Pietroburgo fra lo Zenit e il Valencia, Girone H. Andiamo a vedere le statistiche delle due formazioni, per scoprire quale delle due si è comportata meglio nelle scorse quattro uscite. 10 le reti segnate dai russi, contro le 5 degli spagnoli, mentre il possesso palla è in favore degli iberici con il 50% contro il 40. Più alti anche i tiri totali del Valencia, 27 vs 20, così come i calci dangolo, 29 vs 20 battuti dai russi. Nei falli commessi vincono invece i giocatori dello Zenit, con 62 falli, 13 gialli e 1 rosso, contro i 58 falli, 14 ammonizioni e zero espulsioni.

Andiamo a vedere i precedenti della sfida fra i russi dello Zenit di San Pietroburgo e gli spagnoli del Valencia, due squadre che si affronteranno questa sera per la Champions League. Valencia e Zenit si sono incontrate nella loro storia solo in occasione della gara di andata, con vittoria in trasferta dei russi per tre reti a due. In totale sono 17 le volte in cui la squadra di San Pietroburgo ha incontrato una spagnola, con tre vittorie, ben 8 sconfitte e sei pareggi. Il Valencia ha invece sfidato una compagine russa in 11 occasioni nella propria storia, con un bilancio nettamente in favore di sette successi, due pareggi e altrettante sconfitte. 

Il tecnico dello Zenit San Pietroburgo, il portoghese Villas Boas, sta vedendo fruttare più che mai in questa stagione il lavoro messo in atto dal momento del suo arrivo in Russia. Il 4-4-2 utilizzato dallo Zenit è ideale per il calcio atletico messo in atto dai russi, che grazie alle caratteristiche dei loro uomini migliori riescono spesso ad uscire alla distanza anche nel corso delle partite disputate in Champions League. In cui sono spiccati come miglior formazione della competizione in assoluto per rendimento, unica ancora a punteggio fra tutti gli otto gironi. Nuno Espirito Santo si è invece assestato su un 4-3-3 da utilizzare per un Valencia che come detto si è rinnovato dalle fondamenta nel corso del mercato estivo. Una decisione importante ma non è stato facile bilanciare tutti gli ingredienti della nuova ricetta. Nella Liga il Valencia si è dimostrato non ancora da vertice, ma la qualificazione agli ottavi di Champions è ora un obiettivo fondamentale per il club. 

Sarà diretta dall’arbitro norvegese Svien Oddvar Moen assistito dai guardalinee Kim Thomas Haglund e Frank Andas, dal quarto uomo Sven Erik Midthjell e dagli addizionali di porta Ken Henry Johnsen e Svein-Erik Edvartsen. Il rullo compressore Zenit San Pietroburgo ha stupito tutti, finalmente pronto in questa edizione della Champions League a proporsi in una dimensione europea che era sempre mancata alla squadra spesso dominatrice della scena in campo nazionale.

Martedì 24 novembre 2015 alle ore 18:00, dopo quattro vittorie in altrettante giornate della fase a gironi, lo Zenit cercherà il punto che gli manca per blindare il primo posto nel gruppo H (già ottenuta con due turni d’anticipo la qualificazione agli ottavi di finale) ospitando un Valencia che a quota sei deve ancora difendersi dagli assalti di Gent e Lione. Soprattutto i belgi sono distanti solamente due lunghezze dagli spagnoli e potrebbero approfittare di un eventuale passo falso della squadra di Espirito Santo in Russia. Nella sfida d’andata dello scorso 16 settembre, trascinato dalle proprie stelle Hulk e Witsel, lo Zenit era riuscito a sovvertire il pronostico sbancando il Mestalla con un pirotecnico 2-3.

La formazione iberica ha investito più di cento milioni di euro nel mercato estivo, ma dopo aver superato il Monaco nei preliminari ed aver ottenuto l’accesso alla fase a gironi di Champions, il Valencia non ha vissuto altri grandi acuti faticando anche rispetto a formazioni come Gent e Lione, che sembravano sfavorite rispetto agli spagnoli. 

A San Pietroburgo per la formazione del mister portoghese Espirito Santo andrà dunque in scena una sorta di prova del nove. Le probabili formazioni non dovrebbero variare molto dagli undici titolari abitualmente utilizzati dalle due squadre.

Lo Zenit San Pietroburgo è previsto in campo con Lodigin a difesa della porta, Smolnikov terzino destro al posto dello squalificato Anyukov, espulso per doppia ammonizione nel match vinto a Lione; il belga Lombaerts e il portoghese Neto (ex Siena) al centro della difesa, l’italiano Mimmo Criscito laterale a sinistra. A centrocampo i due centrali Witsel e lo Javi Garcia, Shatov sulla fascia destra e l’altro portoghese Danny dalla parte opposta. Il mattatore del match di Lione con una doppietta, il ventisettenne Artem Dzyuba, sarà la seconda punta al fianco del bomber brasiliano Hulk, fiore all’occhiello della formazione russa.

Le combinazioni tra i due attaccanti hanno finora fatto le fortune dello Zenit in Champions League: Dzuyba è già a quota 4 gol in coppa ma spesso le sue reti sono state ispirate dalle grandi giocate del colosso brasiliano. Nel Valencia dovrebbero scendere in campo Domenech tra i pali (Diego Alves è sempre infortunato, rientrerà nel 2016), Barragan a destra e Gaya a sinistra nella linea difensiva completata dai due centrali, il brasiliana Aderlan Santos e l’ex Sampdoria Mustafi. Javi Fuego, l’argentino Enzo Perez e Dani Parejo saranno i centrocampisti alle spalle del tridente offensivo composto dall’algerino Feghouli, Paco Alcacer e dal baby classe ’95 Santi Mina.

I bookmaler vedono la partita in discreto equilibrio. Quota Eurobet di 2.25 per la vittoria dello Zenit San Pietroburgo e di 3.40 per il successo del Valencia, mentre il pareggio viene quotato invece da William Hill 3.25. Segno che il cammino finora senza errori dello Zenit viene tenuto in grande considerazione così come il fattore campo, ma la motivazione del Valencia rende più che possibile il segno ‘2’.

La partita di Champions League tra Zenit San Pietroburgo e Valencia sarà trasmessa in diretta tv da Mediaset Premium su canale Premium Calcio, il numero 371 disponibile anche in alta definizione (HD) al numero 381: telecronaca dalle ore 18:00. Gli abbonati potranno seguire il match anche in diretta streaming video tramite l’applicazione Premium Play, disponibile per pc tablet e smartphone. Il sito ufficiale www.uefa.com metterà a disposizione una pagina azione per azione della sfida con punteggio e statistiche aggiornate in tempo reale.

LA DIRETTA LIVE NON PIU’ DISPONIBILE

Il tabellino

(primo tempo 1-0)

14’Shatov (Z), 74’Dzyuba (Z)

 Lodygin; Smolnikov (64’Yusupov), Garay, Lombaerts, Neto (85’Evseev), Criscito; Danny, Witsel, Shatov (79’Ryazantsev); Hulk, Dzyuba. A disp.: Kerzhakov, Zuev, Troyanov, Dolgov. All.: André Villas-Boas.

Doménech; J.Cancelo (78’De Paul), Vezo, Abdennour, Gayà, Enzo Pérez (72’Danilo), Parejo, André Gomes, Feghouli, Rafa Mir (55’Santi Mina), Paco Alcácer. A disp.: Ryan, Santos, Orbán, Javi Fuego. All.: Nuno Espírito Santo. 

Moen (NOR)

16’Criscito (Z), 44’Rafa Mir (V), 70’Yusupov (Z), 77’Witsel (Z)

80’Vezo (V)

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