All’Allianz Arena di Monaco il Bayern, memore della sconfitta patita in Inghilterra, affonda l’Arsenal con uno schiacciante 5 a 1. Subito al 1′ Giroud tenta una conclusione mancando lo specchio ed illudendo i suoi, cosa che non fanno Alaba al 7′ e soprattutto Lewandowski al 10′ con la rete del vantaggio su assist di Alcantara. Al 12′ Ozil pareggia ma l’assistente di porta dell’arbitro Rocchi non esita ad annullare ravvisando un fallo di mano proprio dell’ex madridista. Al 16′ e al 17′ Lewandowski prova la doppietta senza fortuna e al 29′ Muller realizza il secondo goal approfittando del tiro svirgolato di Coman su cross di Lahm dalla destra. Le nuove possibilità per Muller e Douglas Costa al 43′ sono solo il preludio al terzo goal firmato Alaba, bravissimo a rubare il pallone a Cazorla e battere il portiere inglese al 44′ con un missile che chiude il primo tempo.



La ripresa comincia con lo stesso copione della frazione precedente ed il poker viene firmato da Robben al 55′ su passaggio di Alaba, pochissimi secondi dopo essere entrato in campo al posto di Coman. A questo punto i bavaresi si lasciano un po’ andare finchè non vengono svegliati dalla splendida rete di Giroud al 69′, assistito da Sanchez. L’orgoglio tedesco rilancia così i biancorossi che chiudono definitivamente i conti con Muller, micidiale nel ripetersi all’89’ su suggerimento di Douglas Costa.



Goleada spettacolare in cui è stato possibile assistere ad una grande lezione di calcio impartita dal Bayern all’Arsenal, bravo comunque a ricordare ai tedeschi di non perdere mai la concentrazione. 

La squadra di Guardiola domina l’avversario con una prestazione quasi impeccabile se si esclude il momento di defiance che permette a Giroud di colpire.

Non riesce ad organizzare un’azione completa se non quando glielo concede il Bayern. Al di sotto dei suoi standard anche dal punto di vista psicologico.

Lascia correre molto in una partita abbastanza semplice ed in cui l’unico ammonito è stato Campbell al 24′. Ottimo l’assistente di porta che ravvisa il fallo di mano di Ozil sulla possibile rete dell’1 a 1.



A Monaco il Bayern vendica la partita d’andata rientrando negli spogliatoi sul punteggio di 3 a 0 nei confronti dell’Arsenal. Al primo minuto Giroud calcia largo a lato della porta di Neuer ed i padroni di casa rispondono inizialmente col tiro di Alaba al 7′ per poi trovare il vantaggio con Lewandowski in acrobazia al 10′ su assist di Thiago Alcantara. Al 12′ Rocchi convalida inizialmente il pareggio di Ozil salvo poi annullare su suggerimento dell’assistente di porta per un fallo di mano dell’attaccante. Sempre l’autore del goal avrebbe una doppia chance al 16′ e al 17′ anche se in queste occasioni Cech non si lascia sorprendere. Ci pensa allora Muller al 29′ a realizzare il due a zero correggendo in rete il tiraccio di Coman su cross di Lahm dalla destra. Il terzo goal è una prodezza di Alaba che al 44′ ruba palla a Cazorla e lascia partire un siluro imprendibile. Gli inglesi rientrano mestamente negli spogliatoi, visibilmente scossi dal pesante passivo.

La sconfitta patita a Londra è solo un lontano ricordo così come lo è il Bayern di questa sera in confronto a quello dell’Emirates. I tedeschi non lasciano respirare gli avversari concedendo pochissimo. Sblocca il risultato da vero rapace d’area e cerca la doppietta al 16′ e al 17′. Il meno brillante tra i bavaresi in campo, si rende protagonista solo di un tiro al 43′.

Una conclusione sbilenca al primo minuto con Giroud ed una pessima esultanza in occasione del pari di Ozil giustamente annullato per fallo di mano. Il meno disastroso tra i suoi compagni con una buona realizzazione nei passaggi ed un salvataggio. Sbaglia il fuorigioco su Lewandowski spianando la strada al vantaggio avversario. (Alessandro Rinoldi)

Bayern Monaco

Si supera su Giroud al 57′ prima di concedergli la rete della bandiera su cui può far poco.

Una certezza sulla destra, partecipa al raddoppio ed è sempre pronto a fare il suo lavoro.

Peccato per la rete del francese dei Gunners su cui resta a guardare invece di opporsi con decisione.

Non concede assolutamente nulla agli avanti dei londinesi.

Letteralmente indiavolato, percorre la fascia senza sosta,  ruba palla e realizza il goal del due a zero. Nella ripresa regala pure l’assist per la rete di Robben.

Imposta per i compagni facendo ripartire le azioni.

Agisce da fludificante proponendosi da regista offensivo.

Sicuramente una delle sue migliori prestazioni, riesce a propiziare il goal di Muller cercando lui stesso la rete. Esce al 55′ per far spazio a Robben.

Mette a segno il due a zero ed il cinque a uno con una doppietta che mette in mostra tutto il suo talento.

Cresce col passare dei minuti fino a servire l’assist per l’ultima rete.

Sblocca il punteggio spianando la strada ai suoi e ci riprova al 16′ e al 17′.

Impiega pochissimi secondi per mettere la sua firma tra i marcatori e sfiora la doppietta in un altro paio di occasioni.

E Entrano senza incidere nelle fasi finali della gara.

All. GUARDIOLA 8 Il successo di questa sera è figlio della sconfitta subita proprio contro i Gunners all’Emirates Stadium e Pep dimostra di saper imparare dai propri errori.

Arsenal

Compie tantissime parate anche se serve a poco vista la scarsa tenuta di tutta la sua squadra.

Recupera per evitare la doppietta a Robben.

Si arrabbia sulla rete dell’iniziale svantaggio seppur contribuisca lui stesso a subirne altre.

Disattento ed impreciso, lascia aprire le marcature a Lewandowski.

Si lascia superare sulla propria corsia, senza ovviamente fornire un contributo degno di nota.

Cerca di fare del suo meglio in una serata decisamente storta.

Gioca pochissimi palloni validi ed è colpevole di farsi soffiare la sfera dai piedi al 44′, regalando un goal ad Alaba.

Scoordinato nella sua unica occasione sotto porta, si fa ammonire stupidamente dopo aver commesso fallo pochi istanti prima.

Non realizza nulla di buono, specialmente quando, pensando di averla fatta franca, esulta sul pari realizzato col braccio e quindi annullato dall’assistente.

Sostanzialmente invisibile, ci pensa Giroud a concedergli un po’ di luce trasformando il suo assist al 69′.

Quasi mai servito, prova a suonare la carica al primo minuto ma è solo un’illusione. Spreca da due passi al 57′ contro un eccezionale Neuer per poi realizzare un gran goal della bandiera con uno stop e tiro al volo.

Sostituisce l’offensivo Campbell senza riuscire ad evitare un passivo maggiore.

E Inseriti senza aspettative ed incapaci di dare qualcosa in più in cinque minuti scarsi.

All. WENGER 4 Decide, a torto, di cambiare la vincente formazione dell’andata con gli inserimenti di Campbell e soprattutto Gabriel per Koscielny. Ci capisce poco e la reazione del secondo tempo è frutto del freno tirato dal Bayern per rifiatare.

 

(Alessandro Rinoldi)

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