Empoli-Juventus 1-3: i bianconeri vincono in rimonta al Castellani e per la prima volta in questo campionato ottengono due vittorie consecutive, rilanciandosi in classifica. Buon primo tempo da parte dell’undici di Giampaolo che trova anche il gol con Maccarone che sblocca la partita, poi alla distanza emergono i bianconeri che già prima dell’intervallo ribaltano il risultato. Poi nella ripresa ai padroni di casa mancano le energie per ristabilire la parità e nel finale capitolano davanti a Dybala. Bianconeri in difficoltà nel primo tempo, subiscono il gol di Maccarone e rischiano di vacillare, poi l’undici di Allegri fa valere tutto il suo tasso tecnico per avere la meglio degli avversari. Nella ripresa la Juve controlla e chiude il match con Dybala. Né lui né i suoi assistenti vedono il fuorigioco di Lichtsteiner sul gol di Dybala e probabilmente sono gli unici in tutto il Castellani a non notarlo.
Al termine del primo tempo la Juventus è in vantaggio 2 a 1 sull’Empoli. Eppure si era messa molto bene per i padroni di casa, che attuando un ottimo pressing avevano messo in difficoltà gli avversari, incapaci di creare azioni d’attacco e di guadagnare metri in campo. E infatti è stato l’undici di Giampaolo a portarsi per primo in vantaggio, al 19′, con Massimo Maccarone (7) che ha trovato l’angolino per battere Buffon (6) e firmare la rete dell’1 a 0. I bianconeri accusano il colpo e sbandano per qualche minuto, con l’Empoli che rischia addirittura di raddoppiare. Poi la Juventus si scuote e nel giro di sette minuti ribalta completamente la situazione. Il gol del pari lo segna al 32′ Mandzukic (6,5) che tocca due volte il pallone prima di scavalcare Skorupski (6), poi al 38′ è Evra (6,5), sugli sviluppi di un calcio d’angolo, a saltare più in alto di tutti e a colpire il pallone di testa, realizzando così il gol dell’1-2. I padroni di casa non si danno comunque per vinti e continuano ad attaccare, giocando un buon calcio. Sarà una ripresa tutta da vedere quella al Castellani.
Ottimo inizio per i padroni di casa con un ottimo pressing e che passano al vantaggio con Maccarone, andando vicini al raddoppio. Poi vengono gelati dall’uno-due di Mandzukic ed Evra. A 36 anni è quello che lotta di più in mezzo al campo e non è un caso che sia lui a realizzare la rete del momentaneo 1 a 0. Partita troppo nervosa la sua, con tanti falli e dà l’impressione di voler trovare il pretesto per accapigliarsi con gli avversari.
Nei primi minuti la Juve di Allegri soffre e finisce sotto, poi arriva la reazione dei bianconeri che tirano fuori il carattere e ribaltano il risultato. Oggi sta facendo quello che una volta faceva Pirlo in mezzo al campo: il regista. Bravo a servire i compagni e a propiziare i due gol. Impreciso nei passaggi e distratto in fase difensiva, concede troppi spazi agli attaccanti avversari.
Incolpevole nei tre gol, ma non fa neanche nulla di eccezionale per evitare di subirli. Attento sulle uscite e ad anticipare gli attaccanti avversari.
Si guadagna qualche fallo ed è bravo ad anticipare spesso i movimenti degli avversari
Non si tira mai indietro nei corpo a corpo, come dimostrano i tanti contrasti a centrocampo, ma di certo non è impeccabile in fase difensiva.
Partita anonima, la sua presenza in campo viene avvertita a malapena.
È lui a fare il lavoro sporco per l’Empoli, recuperando palloni e lottando con gli avversari, commettendo anche qualche fallo di troppo.
Qualche giocata notevole, arriva a costringere Buffon a commettere fallo e a farsi ammonire per fermarlo.
Entra nel finale rilevando Paredes, ma non ha il tempo per entrare in partita.
Movimenti prevedibili e passaggi poco precisi da parte sua, oggi non sembrava granché ispirato.
Prende il posto di Maiello, prova a disorientare gli avversari non dando loro riferimenti, ma senza esiti confortanti.
Anche lui si mette poco in evidenza, effettuando pochi passaggi e sbagliandoli anche.
Arriva il tiro, ma senza successo. Nel finale stende Chiellini, impedendo all’Empoli di chiudere perlomeno in attacco.
Il migliore dei suoi con le sue accelerazioni, i suoi passaggi millimetrici e le sue incursioni nell’area di rigore avversaria, suo l’assist per l’1 a 0 di Maccarone.
A 36 anni continua a dare il fritto in campo, è lui a firmare la rete dell’1 a 0 che illude i tifosi dell’Empoli, poi cala nella ripresa per colpa della stanchezza ma senza rinunciare ad attaccare.
Dei centravanti dell’Empoli è quello meno in palla, anche se contribuisce in qualche modo ad alimentare le azioni offensive dell’Empoli.
Bravo a stilare la formazione titolare, un po’ meno nel decidere i tre campi, ne
Bravo a uscire su Maccarone a inizio ripresa, un po’ meno nello stendere Paredes al limite dell’area, ma del resto non aveva alternative.
Un giocatore come lui era mancato ad Allegri, le sue incursioni sulla fascia mettono sempre sulle spine gli avversari. Vizia il 3 a 1 di Dybala con un fuorigioco grosso come una casa.
Entra nel finale al posto di Lichsteiner, stremato, che non ha ancora i 90 minuti delle gambe. Si limita a difendere il vantaggio.
Straordinario nei cambi di ritmo e nelle accelerazioni, tanta roba per un giocatore di 34 anni. Tuttavia commette qualche errore di troppo in fase difensiva, dando il via ai contropiede dell’Empoli.
Suo l’errore che dà il via all’azione dell’1 a 0 dell’Empoli, nella ripresa si riscatta con qualche ottimo intervento difensivo a non abbastanza da arrivare la sua sufficienza.
In una partita come questa l’esperienza di un giocatore come Evra è fondamentale: suo il gol del 2 a 1 bianconero, sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Nei contrasti trova sempre il modo di ottenere il fischio a favore e non contro.
Non lascia il segno sulla gara, se non quando commette fallo e perde palla.
Questa partita ha messo in chiaro come sia lui il vero e proprio erede di Pirlo nelle gerarchie della squadra di Allegri.
Oggi è mancato il suo lampo, ma non fa disastri in mezzo al campo e si sacrifica per i compagni.
Sempre pericoloso sulla fascia destra, serve tanti cross in mezzo all’area anche se il più delle volte vengono intercettati dagli avversari che dai suoi compagni.
Prende il posto di Cuadrado per difendere il vantaggio, facendo esattamente quello che vuole Allegri.
Segna il gol dell’1 a 1 ma se ne mangia altri, nella ripresa colpisce un palo a porta praticamente vuota prima che arrivi Dybala a sistemare le cose.
Oggi non si è visto il miglior Morata, sui palloni arriva quasi sempre in ritardo e a metà della ripresa deve uscire dal campo perché non si sente al meglio.
Subentra a Morata e la musica cambia, la Juve diventa molto più pericolosa e sarà proprio il centravanti argentino a chiudere la gara col gol del 3 a 1.
Il tecnico della Juventus oggi ha avuto la conferma che probabilmente manca ancora qualcosa, ma i bianconeri possono ritornare almeno in corsa per un posto in Champions.
(Stefano Belli)